mercoledì 29 novembre 2017

TESTIMONIAZE: Salvatore Ruocco: “Così ho salvato la mia azienda”



Salvatore Ruocco: “Così ho salvato la mia azienda”

Dalla rubrica ‘Piccole imprese, grande coraggio’, la storia di un imprenditore che è riuscito a trovare una soluzione per salvare la sua azienda dalla zavorra dei crediti insoluti. E ora è all’opera con Conflavoro Pmi per lavorare ad un piano concreto che vuole ottenere garanzie per le imprese italiane.
“Avevamo toccato il fondo, così ci siamo seduti attorno a un tavolo e abbiamo deciso di inventarci una strategia per ripartire da zero”.
Ci sono volute passione, progettualità, voglia di mettersi in gioco. E una brillante intuizione, quella che ha portato l’imprenditore Salvatore Ruocco, amministratore unico di Trentino Sicurezza, a trovare la soluzione giusta per salvare la sua azienda, che solo qualche anno fa ha rischiato di fallire a causa di crediti insoluti.
L’impresa era nata nel 2002 con l’obiettivo di mettere in sicurezza le abitazioni e le imprese d’Italia con una particolare dedizione allo sviluppo di prodotti e strumenti innovativi per una tutela maggiore degli addetti ai lavori in quota. Una bella squadra, fatta di determinazione e passione per il progetto appena nato, “quel sentimento – racconta Ruocco – che all’inizio ti rende cieco, non ti fa vedere i problemi e i difetti, come in tutte le storie d’amore”.
E invece, giorno dopo giorno, l’azienda è arrivata ad accumulare crediti non riscossi per 400 mila euro. Il problema si è presto ingigantito con un effetto immediato: non è stato più possibile gestire la situazione e l’azienda è stata costretta a ridimensionarsi, lasciando a casa otto collaboratori.
“Era il 2012 – racconta l’imprenditore – Mi ricordo ancora il senso di frustrazione provato, al quale però è seguita subito una reazione contraria. Sarebbe stato veramente un peccato gettare via tutto quello che con fatica avevamo costruito. È tornata in fretta la lucidità e ho cercato di trovare una soluzione. Dovevamo modificare il nostro modo di porci sul mercato. Abbiamo interrotto l’impostazione del pagamento in 60 giorni, iniziando a richiederlo all’ordine. La conseguenza immediata – ricorda Ruocco – è stata devastante. Abbiamo subìto una pesante diminuzione di fatturato, con conseguente perdita del 70 per cento della clientela. Spesso la decisione è stata mia – sottolinea Ruocco – Ho dovuto sganciarmi da quei clienti che non erano in grado di garantire il pagamento immediato. Il tempo ha rivelato che la scelta è stata giusta. Così ce l’abbiamo fatta, riposizionandoci con il 30 per cento rimasto, come trampolino per crescere. Siamo partiti da qui per raggiungere nuovi clienti”.
Che fine hanno fatto i crediti non riscossi dalla Trentino Sicurezza? “Una gran parte – risponde Ruocco – è andata persa – Per il resto, qualcosa spero di recuperare, ma a causa delle lungaggini della giustizia, i tempi sono biblici. Quali sono le nostre aspettative per il futuro? Modificando la clientela, che nella nuova prospettiva di crescita ha iniziato ad essere selezionata sulla base dell’affidabilità, con impiego non indifferente di risorse, ci siamo portati verso una nicchia di mercato con ottimi risultati e siamo riusciti di conseguenza a reintegrare il personale. Ma non può essere questo il futuro. L’obiettivo deve essere quello di mettere in sicurezza i clienti di tutta Italia. D’altra parte è stata una scelta obbligata e l’unica soluzione che potessimo mettere a punto con le nostre forze. Non dobbiamo rassegnarci quindi, ma cercare di creare una sinergia di intenti”.
“Con l’adesione a Conflavoro Pmi – spiega  – ho riscontrato questa condivisione e la spinta giusta per poter lavorare insieme ad un progetto comune, come quello di ottenere maggiori garanzie per la riscossione del credito. L’associazione di categoria sta lavorando concretamente ad un piano che dia in futuro maggiori garanzie e tutele alle imprese in difficoltà perché vittime di insoluti. Una iniziativa che appoggio in pieno e alla quale sto collaborando in prima persona, perché ci credo e ritengo possa dare presto i suoi frutti. Sono convinto che siamo noi imprenditori a dover trovare una soluzione e a mettere in atto il cambiamento in cui crediamo. La storia della mia azienda lo dimostra. Non possiamo più appoggiarci ad uno Stato che ha dato prova di non avere voglia di darci un sostegno, delle garanzie per salvaguardare il futuro delle nostre imprese. Gli imprenditori devono avere il coraggio di continuare a investire su se stessi, sul proprio credo, che è quello di una passione innata verso la propria creatura, e cercare da sé i mezzi per tutelarla”.

domenica 26 novembre 2017

AUTOFURGONE

ATTREZZATURA: AUTOFURGONE

Furgone o veicolo commerciale leggero, dotato di cabina chiusa adibito appositamente al trasporto di merci mediante l’ausilio di personale qualificato.

·         Valutazione e Classificazione dei Rischi
Descrizione
Liv. Probabilità
Entità danno
Classe
o  Incidenti con altri autoveicoli
Non probabile
Grave
Accettabile
o  Stress psicofisico (da routine)
Possibile
Lieve
Basso
o  Vibrazioni corpo intero
Possibile
Modesto
Basso

·         Interventi/Disposizioni/Procedure per ridurre i rischi
A seguito della valutazione dei rischi sono riportati, in maniera non esaustiva, gli interventi/disposizioni/procedure volte a salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori:
  • Verificare la perfetta efficienza dell’autoveicolo, in particolare del sistema frenante, dei dispositivi di segnalazione ottica ed acustica, e dei dispositivi di illuminazione
  • Verificare la presenza a bordo dell’autoveicolo dell’estintore, del pacchetto di pronto soccorso, del triangolo di segnalazione di auto ferma, delle catene da neve e dell’indumento ad alta visibilità (Allegato IV punto 4 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
  • Prima di muovere l’autofurgone garantirsi una buona visione della zona circostante; pulire sempre i vetri della cabina di guida
  • Vietare l’applicazione di adesivi o di altro che riducano il campo visivo durante la guida
  • Prima di avviare l’autofurgone, regolare e bloccare il sedile di guida in posizione ottimale
  • Durante la guida, allacciare le cinture di sicurezza ed osservare scrupolosamente le disposizione di sicurezza, quali la distanza di sicurezza, i limiti di velocità ecc.
  • In caso di arresto dell’autofurgone, riportare i comandi in folle ed inserire il freno; non abbandonare mai la macchina con il motore acceso
  • Chiudere l’autofurgone nelle soste per il pranzo o alla fine della giornata lavorativa, per evitare avviamenti a personale non autorizzato
  • Prestare la massima attenzione nell’attraversare zone con irregolarità superficiali; si potrebbe interrompere la continuità dell'aderenza o della trazione sul terreno della macchina con pericolo di scivolamenti laterali e/o ribaltamenti
  • Evitare che gli interventi di manutenzione vengano effettuati da personale inesperto o non autorizzato. Al termine dell'intervento, rimettere a posto tutte le protezioni della macchina (carter, ecc.), che erano state asportate per eseguire la manutenzione stessa
  • Tutti gli interventi di manutenzione dovranno essere eseguiti senza la presenza di personale nella cabina guida, a meno che si tratti di personale esperto, incaricato di collaborare all'operazione
  • Non eseguire mai interventi di manutenzione con il motore acceso, salvo ciò sia prescritto nelle istruzioni per la manutenzione della macchina (Allegato V parte I punto 11 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
  • In caso di intervento in luogo chiuso (officina) o ambiente confinato (galleria) predisporre un sistema di depurazione o allontanamento dei gas di scarico (Allegato IV del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
  • Verificare che i comandi e gli indicatori principali siano facilmente accessibili e che le interferenze elettromagnetiche parassite (EMC, radio e telecomunicazioni, trasmissione elettrica o elettronica dei comandi) non provochino accidentalmente movimenti dell’autofurgone (Allegato V parte I punto 2 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
  • L'operatore dovrà essere in grado di rallentare e di arrestare la macchina per mezzo del freno di servizio. In caso di guasto del freno di servizio dovrà essere previsto un freno di soccorso

  • Dovrà essere previsto un dispositivo meccanico di stazionamento per mantenere immobile la macchina già ferma; questo freno di stazionamento dovrà essere bloccabile e potrà essere combinato con uno degli altri dispositivi di frenatura
  • Verificare la presenza di protezioni al motore e agli organi di trasmissione del moto
  • Verificare che l'autofurgone sia dotato di sistemi di accesso adeguati, che garantiscano accesso sicuro al posto dell'operatore e alle zone da raggiungere per la manutenzione
  • L’autofurgone deve essere dotato di un sedile regolabile concepito in modo ergonomico, in grado di attenuare le vibrazioni e che mantenga l'operatore in una posizione stabile e gli permetta di comandare la macchina in tutte le condizioni operative prevedibili (Allegato V parte I punto 10 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
  • Verificare che la forma e la posizione del posto dell'operatore siano tali da garantire visibilità sufficiente della zona di guida e della zona di lavoro. Per ovviare ad una visione diretta insufficiente, dovranno essere previsti dei dispositivi supplementari, quali specchietti, congegni ad ultrasuoni o dispositivi video (Allegato V parte I punto 2 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
  • Gli specchietti retrovisori esterni dovranno garantire una sufficiente visibilità. Il finestrino anteriore e, se necessario, quello posteriore, dovranno essere dotati di tergicristallo e di lavacristallo motorizzati. Dovrà essere previsto un sistema di sbrinamento dei finestrini anteriori
  • Effettuare la formazione e l’aggiornamento dell’autista in relazione alla conoscenza del codice stradale, dell’effetto dell’alcool e dei farmaci durante la guida, della corretta alimentazione e del comportamento da tenere in caso di emergenza
  • Effettuare il dovuto addestramento alla guida in condizioni particolari, quali strada bagnata, presenza di ghiaccio, nebbia, ostacoli improvvisi (Art. 18 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
  • Adottare procedure tali da favorire il rispetto del codice stradale e dei limiti di velocità, del divieto di assumere alcolici e sostanze stupefacenti durante la pausa pranzo, del corretto uso del cellulare ecc.

·         DPI
In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è riportata la descrizione ed i riferimenti normativi:
RISCHI EVIDENZIATI
DPI
DESCRIZIONE
NOTE
Investimento da altri autoveicoli
Giubbetto retroriflettente ad alta visibilità
Gilet ad alta visibilità in colore arancio con bande rifrangenti e tessuto in fitta rete di poliestere traspirante e non impregnante in caso di pioggia
Rif. Normativo
Art 75 – 77 – 78 D.Lgs. n.81/08
Allegato VIII D.Lgs. n.81/08 punti 3,4 n.7 come modificato dal D.Lgs. n.106/09
UNI EN 471 (1994)
Indumenti di segnalazione ad alta visibilità per uso professionale – Metodo di prova e requisiti.

E’ obbligatorio l’utilizzo delle cinture di sicurezza durante la guida dell’aut

ATTREZZAGGIO DEL CENTRO DI LAVORO




FASE DI LAVORO: ATTREZZAGGIO DEL CENTRO DI LAVORO

 
Attività svolta da personale specializzato con tempi e sequenze variabili, che consiste nell’allestimento e nella messa a punto della macchina, ossia in una serie di operazioni di sistemazione e di preparazione, dette “attrezzaggio”. In generale, durante questa fase lavorativa si provvede ad allineare le macchine utensili ed i vari componenti, quali attrezzi di fissaggio, rotaie, supporti, rulli, convogliatori ed alberi.
Tale fase lavorativa è quella maggiormente legata alle problematiche della sicurezza degli operatori, quando vengono utilizzate le macchine a controllo numerico computerizzato.

·         Macchine/Attrezzature
Nella fase di lavoro oggetto della valutazione sono utilizzate le seguenti Attrezzature/Macchine:
o    Centro di lavoro CNC


·         Valutazione e Classificazione dei Rischi
Descrizione
Liv. Probabilità
Entità danno
Classe
o  Ferite, abrasioni e tagli alle mani
Possibile
Grave
Notevole
o  Presa e trascinamento
Possibile
Grave
Notevole
o  Schiacciamento degli arti
Possibile
Grave
Notevole
o  Proiezione di schegge o pezzi di lavorazione
Possibile
Significativo
Notevole
o  Rumore
Possibile
Significativo
Notevole
o  Vibrazioni
Possibile
Significativo
Notevole
o  Elettrocuzione
Non probabile
Grave
Accettabile
o  Stress psicofisico
Possibile
Lieve
Basso
o  Microclima
Possibile
Lieve
Basso

·         Interventi/Disposizioni/Procedure per ridurre i rischi
A seguito della valutazione dei rischi sono riportati, in maniera non esaustiva, gli interventi/disposizioni/procedure volte a salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori:
·         Effettuare da parte del datore di lavoro la valutazione dei rischi per la salute dei lavoratori derivanti dall’utilizzo di attrezzature necessarie a svolgere le mansioni lavorative ed attuare le misure necessarie per eliminare o ridurre rischi (Art. 71 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
·         Attuare la formazione e l’informazione dei lavoratori sulle corrette modalità di esecuzione delle attività e di utilizzo in sicurezza delle macchine/attrezzature (Art. 71 comma 7 lettera a) del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
·         Predisporre orari e turni di lavoro secondo quanto stabilito dalla contrattualistica nazionale
·         Attuare le misure tecnico organizzative necessarie per evitare la ripetitività e la monotonia delle attività, stabilendo pause, turnazioni con altre mansioni che consentano un cambio della posizione eretta/seduta, ecc.
·         Attuare la formazione e l’informazione degli addetti circa gli atteggiamenti e/o abitudini di lavoro da assumere durante l’attività lavorativa
·         Effettuare la manutenzione periodica delle macchine/attrezzature e verificare l’efficienza dei relativi dispositivi di sicurezza, nonché la tenuta del manuale d’uso e di manutenzione
·         Nel caso tale attività causi dispersioni di particelle nell’ambiente, provvedere alla loro captazione ed aspirazione con appositi sistemi centralizzati o adeguati aspirapolvere (Allegato IV punto 2 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
·         Predisporre idonei sistemi di ventilazione e di condizionamento/riscaldamento dell’ambiente di lavoro a garanzia del benessere microclimatico (Allegato IV del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
  • Garantire il ricambio dell’aria dell’ambiente di lavoro (Allegato IV del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
  • Prevedere idonei sistemi di illuminazione artificiale e naturale (Allegato IV punto 1.10 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
·         Effettuare la sorveglianza sanitaria periodica
  • Attuare le norme igieniche generali relative alla pulizia del luogo di lavoro (Allegato IV del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
  • Provvedere affinché tale attività sia eseguita esclusivamente da personale autorizzato, competente e capace
  • Verificare che gli operatori addetti siano correttamente formati ed informati all'uso di queste macchine complesse
  • Prima di montare l’utensile sulla macchina, ispezionarlo per verificare eventuali danni subiti durante il trasporto
  • Maneggiare gli utensili con molta cura ed utilizzare solo attrezzi forniti dal produttore della macchina
  • Effettuare le operazioni di attrezzaggio, a macchina ferma, altrimenti tutte le parti in movimento pericolose devono essere rese inaccessibili mediante schermi fissi trasparenti (Allegato V parte I punto 11 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
  • Accertarsi che gli organi mobili, gli utensili e tutte le parti potenzialmente fonti di danno siano ferme ed inerti
  • Verificare che non vi siano in nessun caso parti del corpo dell’operatore esposte a rischio di schiacciamento durante le fasi operative
  • Proteggere le zone pericolose di traslazione della macchina, gli organi lavoratori, le parti pericolose, tramite protezioni fisse, mobili, barriere immateriali fotosensibili, tappeti sensibili, costole sensibili ecc… (Allegato V parte I punto 6 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
  • Assicurarsi che gli schermi di protezione dell’utensile siano collocati in posizione adeguata
  • Verificare che la macchina sia dotata di dispositivo di sicurezza che impedisca l'avviamento intempestivo in caso ritorni l'alimentazione elettrica dopo che questa era venuta a mancare (Allegato V parte I punto 2 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
  • Controllare che il cavo della alimentazione elettrica sia in buono stato di conservazione e che non sia schiacciato da materiali di scarto o in lavorazione; qualora presentasse abrasioni o tagli sostituirlo immediatamente.
  • Controllare sempre l’affilatura degli utensili; non lavorare mai con utensili poco taglienti e che il numero di giri dell’albero motore sia compatibile con il diametro dell’utensile
  • Regolate la guida di lavoro in funzione della lavorazione da eseguire
  • Dopo l’attrezzaggio della macchina, procedere al riposizionamento di eventuali dispositivi di sicurezza e degli altri punti di controllo
  • Riporre tutti i mezzi e gli attrezzi utilizzati in luoghi sicuri e sufficientemente distanti dalle parti mobili
  • Eseguire se possibile un ciclo di lavorazione a vuoto prima dell’inizio delle lavorazioni
  • Durante il lavoro evitare di distrarsi e sorvegliare attentamente la posizione delle mani rispetto alla zona di lavoro, al fine di evitare che vadano ad urtare contro l’utensile in movimento
  • Indossare abiti con maniche aderenti ai polsi e privi di lembi svolazzanti
  • Non indossare anelli, orologi da polso, gioielli non necessari che potrebbero impigliarsi nell’utensile o avvolgersi sull’albero motore o comunque essere trascinati in rotazione
  • Predisporre tutti gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo gli eventuali rischi derivanti dall’esposizione alle vibrazioni (Allegato V parte I punto 10 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
  • Predisporre tutti gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo gli eventuali rischi derivanti dall’esposizione al rumore (Art. 192 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
  • Ridurre la concentrazione delle macchine rumorose (Art. 192 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
  • Indossare i necessari dispositivi di protezione individuale verificandone preventivamente l’integrità e/o lo stato di efficienza seguendo quanto specificato sul manuale d'uso e manutenzione (Art. 75 - 78 del D.Lgs. n. 81/08)
  • Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante (Art. 77 del D.Lgs. n.81/08)

·         DPI
In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è riportata la descrizione ed i riferimenti normativi:
RISCHI EVIDENZIATI
DPI
DESCRIZIONE
NOTE
Presa e trascinamento
Tuta di protezione
In modo da evitare che capi o accessori personali possano impigliarsi nelle parti in movimento della macchina
Rif. Normativo
Art 75 – 77 – 78 D.Lgs. n.81/08
Allegato VIII D.Lgs. n.81/08 punti 3,4 n.7 come modificato dal D.Lgs. n.106/09
UNI EN 510 (1994)
Specifiche per indumenti di protezione da utilizzare in presenza di rischio di impigliamento con parti in movimento
Cesoiamento degli arti superiori
Guanti in crosta
Da utilizzare nei luoghi di lavoro caratterizzati dalla presenza di materiali e/o attrezzi che possono causare fenomeni di abrasione/taglio/
perforazione delle mani
Rif. Normativo
Art 75 – 77 – 78 D.Lgs. n.81/08
Allegato VIII D.Lgs. n.81/08 punti 3,4 n.5 come modificato dal D.Lgs. n.106/09
UNI EN 388(2004)
Guanti di protezione contro rischi meccanici
In caso di esposizione a polveri
Mascherina
Mascherina per la protezione di polveri a media tossicità, fibre e aerosol a base acquosa di materiale particellare >= 0,02 micron.
Rif. Normativo
Art 75 – 77 – 78 D.Lgs. n.81/08
Allegato VIII D.Lgs. n.81/08 punti 3,4 n.4 come modificato dal D.Lgs. n.106/09
UNI EN 149(2003)
Apparecchi di protezione delle vie respiratorie.
Semimaschera filtrante contro particelle. Requisiti, prove, marcatura
In caso di rumore che supera i livelli consentiti
Tappi preformati
In spugna di PVC, inseriti nel condotto auricolare assumono la forma dello stesso
Rif. Normativo
Art 75 – 77 – 78 D.Lgs. n.81/08
Allegato VIII D.Lgs. n.81/08 punti 3,4 n.3 come modificato dal D.Lgs. n.106/09
UNI EN 352-2 (2004)
Protettori dell'udito.
Requisiti generali. Parte 2: Inserti
Proiezione di schegge
Occhiali protettivi
Occhiali a mascherina in materiale anallergico con fascia elastica regolabile e lente in policarbonato classe ottica 1, trattamento antigraffio esterno e antiappannante interno.
Rif.Normativo
Art 75 – 77 – 78 D.Lgs. n.81/08
Allegato VIII D.Lgs. n.81/08 punti 3,4 n.2 come modificato dal D.Lgs. n.106/09
UNI EN 166(2004)
Protezione personale degli occhi. Specifiche.
Schiacciamento degli arti
Scarpe antinfortunistiche
Calzatura con puntale in lamina antiforo e antischiacciamento a sfilamento rapido, con suola antiscivolo ed antistatica.
Rif. Normativo
Art 75 – 77 – 78 D.Lgs. n.81/08
Allegato VIII D.Lgs. n.81/08 punti 3,4 n.6 come modificato dal D.Lgs. n.106/09
UNI EN 345 (1994)
Specifiche per calzature di sicurezza per uso professionale