I cortocircuiti che si possono verificare in prossimità di un quadro elettrico sono molto pericolosi e possono determinare un arco elettrico, ovvero la ionizzazione dell’aria che determina un calore intenso, la diffusione di gas nocivi e l’emanazione di raggi ultravioletti.
Dal momento che vengono raggiunte delle temperature molto elevate, il fenomeno è molto pericoloso per le persone e per le apparecchiature, che possono essere danneggiate anche con la fusione di materiali molto resistenti aumentando notevolmente il rischio di incendio.
Proviamo a capire cosa accade esattamente quando si verifica un arco elettrico e come è possibile prevenirlo.
Le fasi
Il processo si può sintetizzare in questo modo:
1. Anzitutto l’aria all’interno del quadro si surriscalda a causa dell’energia elevata e in una prima fase vi sono temperature con valori diversi delle varie zone del quadro.
2. La pressione interna aumenta e si verifica un’apertura nel quadro da cui esce l’aria surriscaldata determinando una successiva diminuzione della pressione.
3. Tutta l’aria viene espulsa, proprio a causa della pressione elevata.
4. La temperatura del quadro elettrico raggiunge quasi quella dell’arco elettrico e tutti i metalli e materiali che vengono a contatto con l’arco vengono danneggiati ed erosi con l’emanazione di gas altamente nocivi.
Per un individuo, dunque, è molto pericoloso trovarsi in prossimità di un arco elettrico: la temperatura dell’arco elettrico può raggiungere gli 8mila gradi provocando ustioni e il rumore può arrivare a 160 dB, creando gravi danni all’udito. Inoltre, un individuo che si dovesse trovare in prossimità del guasto, potrebbe essere soggetto a lesioni a causa di materiale esploso e all’inalazione di sostanze nocive.
La prevenzione
Come è possibile prevenire questi possibili danni?
La prima regola è che gli impianti elettrici devono essere installati da tecnici specializzati, in quanto solo così vi è la garanzia che rispetti le normative di sicurezza in vigore.
I rischi che si determinano per contatto diretto, possono essere ridotti tramite l’utilizzo di isolanti per i cavi o di distanziatori meccanici che evitano all’individuo di avvicinarsi alle parti elettriche.
E’ possibile proteggersi dai contatti indiretti, invece, tramite specifici accorgimenti attuati nel momento della realizzazione dell’impianto. Ne è un esempio la messa a terra dei dispositivi di metallo e l’utilizzo dei cosiddetti salvavita che interrompono la dispersione di corrente anche a valori molto bassi.
Da non dimenticare, poi, l’utilizzo degli apparecchi elettrici a doppio isolamento il cui involucro presenta due strati di protezione: quello più esterno è costituito da materiale che non è in grado di condurre elettricità.
Da ultimo, è consigliato seguire degli accorgimenti specifici quando è necessario intervenire sugli impianti, come l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e la segnalazione pronta di ogni anomalia all’impianto evitando sempre gli interventi fai da te.