Covid, vaccino AstraZeneca e trombosi: il verdetto dell'Ema
L'Ema si è espressa sul
legame tra i casi rari di trombosi e il vaccino AstraZenecaio:
le farmacie lanciano il test fai-da-ton 1:47
Un nesso di causalità
tra i rari casi di trombosi e la somministrazione del vaccino contro il Covid-19 di AstraZeneca è
possibile. È la conclusione alla quale è arrivata l’Ema durante la riunione
plenaria della commissione di farmacovigilanza sulla valutazione del
rischio (Prac). L’Agenzia europea del farmaco era chiamata a pronunciarsi
nuovamente sulla sicurezza del preparato dell’azienda anglo-svedese dopo ulteriori
decessi sospetti per trombosi associate a un basso numero di piastrine.
Fino ad oggi l’Ema aveva ribadito più volte la
mancanza di un legame di causa-effetto tra l’iniezione del vaccino AstraZeneca,
adesso apre a questa possibilità, nonostante si continui a sottolineare
come i benefici siano maggiori dei rischi.
“I coaguli sono effetti collaterali molto rari
del vaccino AstraZeneca” ha detto la direttrice dell’Ema Emer Cook, che ha
inoltre aggiunto che “età e genere non rappresentano dei fattori di rischio“,
assicurando in conferenza stampa che “le nuove scoperte saranno
aggiunte alle informazioni sul prodotto“.
“Finora, la maggior parte dei casi segnalati si è verificata
in donne di età inferiore a 60 anni entro 2 settimane dalla vaccinazione. Sulla
base delle prove attualmente disponibili, i fattori di rischio specifici non
sono stati confermati” afferma l’agenzia in una nota riguardo il vaccino
AstraZeneca.
Al momento l’Ente regolatorio non ha ritenuto
di dover esprimere limitazioni alle inoculazioni per specifiche
categorie o fasce d’età. La decisione spetterà alle autorità nazionali.
“Non ci sono rischi generalizzati nella
somministrazione del vaccino, quindi non abbiamo ritenuto necessario
raccomandare misure specifiche per ridurre il rischio” hanno affermato i
responsabili dell’Ema in conferenza stampa.
Lala direttrice dell’Ema, Emer Cooke ha provato
inoltre a fornire una ragione per il manifestarsi degli effetti avversi:”Una
spiegazione plausibile per i rari eventi collaterali” verificatisi dopo la
somministrazione di AstraZeneca “è una risposta immunitaria al vaccino che
porta a una condizione simile a quella osservata a volte nei pazienti trattati
con eparina, definita trombocitopenia indotta dall’eparina”.
La valutazione finale del Prac, come riporta l’Ansa, è
il risultato di un’analisi approfondita di 62 casi di trombosi del seno venoso
cerebrale e 24 casi di trombosi venosa dell’addome riportati
nel database sulla sicurezza dei farmaci dell’Ue (EudraVigilance) al 22 marzo
2021, 18 dei quali fatali. Nella nota riferita al vaccino
AstraZeneca, l’Ema sottolinea che “i casi provenivano principalmente da sistemi
di segnalazione spontanea dell’AEA e del Regno Unito, dove circa 25 milioni di
persone avevano ricevuto il vaccino”.
Il terzo rapporto del Prac, il Comitato sulla
sicurezza dei farmaci composto dai rappresentanti dei governi Ue, delle
autorità nazionali e da personale Ema, su AstraZeneca, è stato reso necessario
dalle decisioni prese in direzioni diverse dai Paesi Ue: la Germania, ad esempio, ha
autorizzato il vaccino anglo-svedese soltanto per gli over 60, mentre la
Francia a chi ha più di 55 anni.
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