La direttiva UE sul whistleblowing
Tutto ciò che le aziende devono sapere sul sistema di whistleblowing
6 minuti | 05/07/2021
Il Parlamento europeo ha approvato la direttiva sul "whistleblowing" (segnalazione di un illecito) nel dicembre 2019 (Direttiva EU 2019/1937). Questa direttiva ha lo scopo di proteggere dalle ritorsioni, in modo più efficace, gli informatori o segnalatori ("whistleblower") che scoprono e segnalano violazioni del diritto. Tutti gli Stati membri dell'UE devono recepire questa direttiva nelle rispettive legislazioni nazionali entro la fine del 2021. Le aziende dovranno quindi affrontare la sfida di soddisfare i nuovi requisiti ed è dunque fondamentale che si impegnino sin da ora in questo processo e sviluppino una strategia interna per attuare le nuove normative. Il presente articolo fornisce informazioni chiave sulla legislazione di riferimento, oltre a suggerimenti utili per capire e implementare un sistema di whistleblowing.
Contesto della normativa
I whistleblower sono coraggiosi: rivelano pratiche illecite, nonostante siano consapevoli che potrebbero rischiare di andare incontro a conseguenze negative. L'atto di denuncia è assolutamente importante per preservare una società aperta ma sappiamo che, fino ad ora, solo alcuni Stati membri dell'UE hanno garantito ai whistleblower una protezione sufficiente. Mancano garanzie trasparenti e i nuovi regolamenti mirano proprio a sviluppare meccanismi adeguati in relazione al diritto dell'UE.
Qual è lo scopo della direttiva sul whistleblowing?
La direttiva sul whistleblowing mira a rilevare e prevenire violazioni del diritto dell'UE, rafforzare i sistemi di applicazione della legge e proteggere i segnalatori da qualsiasi tipo di responsabilità: civile, penale, amministrativa o legata al lavoro. Essa serve a proteggere i whistleblower da conseguenze negative, come il licenziamento, il trasferimento o l'intimidazione.
La direttiva fornisce protezione in numerosi settori chiave del diritto dell'UE, tra cui:
Lotta al riciclaggio di denaro
Protezione dei dati
Protezione degli interessi finanziari dell'Unione Europea
Sicurezza degli alimenti e sicurezza dei prodotti
Salute pubblica
Tutela dell'ambiente
Sicurezza nucleare
Quando entrerà in vigore la direttiva?
Sono previste due date diverse per le implicazioni legali. In primo luogo, le autorità e le aziende con oltre 250 dipendenti devono disporre di un sistema di whistleblowing entro il 17 dicembre 2021, data entro la quale gli Stati membri dell'UE devono mettere in vigore le leggi e i regolamenti nazionali. Le stesse regole si applicheranno anche alle aziende con 50-250 dipendenti, ma solo a partire dal 2023. Naturalmente, le aziende possono anche implementare in modo proattivo sistemi di whistleblowing prima della scadenza.
Requisiti del sistema di whistleblowing
Se i dipendenti non ricorrono a un sistema di whistleblowing sicuro, potrebbero essere costretti a coinvolgere le autorità. Le aziende possono evitarlo introducendo canali di segnalazione interna efficaci e riservati. Tali sistemi di whistleblowing devono però essere sempre disponibili, offrire l'opzione dell'anonimato, presentare un'interfaccia tradotta in tutte le lingue pertinenti e fornire spiegazioni e istruzioni chiare per i dipendenti. Questi sono tutti elementi cruciali e costituiscono una base stabile per comunicazioni interne affidabili.
Chi viene tutelato con questa direttiva?
La direttiva UE sul whistleblowing menziona i gruppi che possono richiedere la protezione legale quando segnalano delle violazioni:
Dipendenti (sia attuali che precedenti, più i candidati);
Impiegati statali e altri dipendenti del settore pubblico;
Lavoratori autonomi e appaltatori;
Tirocinanti;
Azionisti;
Membri dell'organo di amministrazione, direzione o vigilanza di un'impresa;
Sostenitori e parenti dei whistleblower,
Nuovi datori di lavoro o persone altrimenti collegate ai whistleblower in un contesto lavorativo.
La direttiva tutela quindi i lavoratori dipendenti nonché le persone altrimenti legate all'impresa in questione. Un'eccezione si applica a medici e avvocati, che non sono coperti dalle garanzie, poiché segnalare una violazione violerebbe il loro dovere di riservatezza professionale.
Inoltre, i segnalatori possono ancora essere perseguiti se commettono reati come violazione di domicilio o attività di criminalità informatica (ad esempio, pirateria informatica e accesso ai dati senza autorizzazione). Ciò non si applica alle violazioni di altre norme o accordi contrattuali. Se, ad esempio, un dipendente entra nell'ufficio del proprio responsabile per fare copie di documenti - anche se di solito non gli sarebbe consentito farlo - questa violazione è protetta dalla direttiva sul whistleblowing. I whistleblower possono presentare segnalazioni utilizzando i sistemi di segnalazione interna o contattando le autorità competenti. Ad esempio, dove c'è un interesse pubblico importante, i whistleblower saranno protetti se decidono di esporsi subito pubblicamente.
Riepilogo
La direttiva UE sul whistleblowing entrerà in vigore per le aziende con 250 o più dipendenti nel dicembre 2021. È fortemente consigliato che le aziende di queste dimensioni esplorino le diverse opzioni possibili per i sistemi di whistleblowing e li implementino nelle loro operazioni prima di tale scadenza.
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