Negli ultimi giorni sono stato oggetto di un incidente
automobilistico.
Dopo aver parcheggiato l’auto in uno degli spazi segnalati
dal comune di Roma, nell’atto di uscire dall’auto ho avvertito il suono di un
botto e lo scuotimento della mia auto che era stata toccata nella parte posteriore
sul paraurti ed il suono metallico di qualcosa che rotolava determinato dalla
marmitta che era stata staccata e lanciata 15 metri più avanti.
ha incominciato a dire che la colpa dell’accaduto era mia
in quanto stavo facendo marcia indietro.
Ero entrato nello spazio a disposizione in quel momento
ed avevo spento il
motore assicurandomi che era all’interno delle strisce della segnaletica orizzontale.
A fronte di un eventuale infortunio, dopo l’esperienza di questo infortunio non potrò più uscire da
solo.
La mia assicurazione mi fa capire che se non voglio essere
penalizzato dovrò portarmi il testimone appresso o dotarmi di qualche impianto
di ripresa telematica per certificare quello che io asserisco.
Eppure il perito dell’assicurazione ha accertato che il
danneggiato sono stato io. Che l’investitrice strisciando sul mio paraurti
posteriore non solo ha lasciato parte del colore della sua fiancata che e
rimasta intatta, ma ha agganciato l’estremità del tubo di scarico dei fumi
asportandolo assieme alla marmitta a
seguito di una sua distrazione nella guida dell’auto che aveva a disposizione
per transitare in sicurezza tutta la larghezza di via del Bucintoro di Ostia
Lido…
Non è possibile…….. che un perito venga smentito dopo
essersi specializzato per svolgere il suo lavoro solo perché una donna non
riesce ad ammettere di essersi distratta
sbandando per accudire con lo sguardo il ragazzo che trasportava sul
sedile posteriore.
LE ASSICURAZIONI CHE VI CHIEDONO DI MENO VI DARANNO SOLAMENTE DI MENO…….
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