SOSTANZA:
ACQUA RAGIA
L’acqua ragia è una miscela di idrocarburi
ricavati dalla distillazione frazionata del petrolio, aromatizzata con
trementina ed essenze, che trova impiego come diluente e come smacchiatore.
Viene utilizzata, prevalentemente, come solvente per la diluizione di vernici
e smalti sintetici, oleo-sintetici, cere, polish ed antiruggini. L'acquaragia,
infatti, grazie al suo forte potere solvente, conferisce una perfetta
dilatazione del film e quindi un’ottima brillantezza delle superfici verniciate,
aumentando la resa della vernice stessa.
Può venire utilizzata, inoltre, per semplici
operazioni di lavaggio e sgrassaggio, come decerante e desiliconizzante di
tutte le superfici anche verniciate.
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·
Valutazione e Classificazione
Dei Rischi
Descrizione
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Liv. Probabilità
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Entità danno
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Classe
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o Dermatiti
irritative da contatto (eczemi ed
arrossamenti locali)
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Possibile
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Grave
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Notevole
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o Irritazione
delle vie digerenti per ingestione
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Possibile
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Grave
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Notevole
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o Irritazione
dell’apparato respiratorio per inalazione prolungata
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Possibile
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Grave
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Notevole
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o Irritazione
delle mucose oculari
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Possibile
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Grave
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Notevole
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o Esplosione
ed incendio (per presenza di fiamme
libere, scintille, ecc.)
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Possibile
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Grave
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Notevole
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Interventi/Disposizioni/Procedure per ridurre i rischi
A seguito della valutazione dei rischi sono riportati,
in maniera non esaustiva, gli interventi/disposizioni/procedure volte a
salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori:
- Attenersi
scrupolosamente alle istruzioni riportate nelle schede di sicurezza dei
prodotti impiegati
- Il
datore di lavoro valuta i rischi per la salute dei lavoratori derivanti
dalla presenza di agenti chimici ed
attua le misure necessarie per eliminare o ridurre tali rischi (Art 223,
224, 225 del D.lgs. n.81/08 come modificato
dal D.lgs n.106/09)
- Conoscere
le caratteristiche delle sostanze utilizzate (es. infiammabilità,
incompatibilità), nello specifico
le concentrazioni, le modalità d'uso ed i tempi di contatto (Art 227,
comma 1 del D.lgs. n.81/08 come modificato
dal D.lgs n.106/09)
- Conservare
il prodotto in ambienti freschi adeguatamente areati e in locali a norma
per prodotti infiammabili (Allegato IV Punto 2.1 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
- Conservare
il prodotto lontano da calore, fiamme libere, scintille o altre sorgenti
di accensione (Allegato IV Punto 4.1. del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
- Non
fumare durante la manipolazione (Allegato IV Punto 4.1.1. del D.lgs.
n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
- Se
si opera in ambienti ristretti o scarsamente ventilati ridurre al minimo
il tempo di esposizione anche attraverso l'attivazione di impianti di
aspirazione localizzati (Allegato IV Punto 2.1 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
- Aerare
gli ambienti durante l’uso (Allegato IV Punto 2.1 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
- Durante
l'uso di sostanze del tipo in esame, non devono essere consumati cibi e
bevande, perché possono favorire un maggior assorbimento del prodotto tossico
- Utilizzare
sostanze dotate della minore tossicità possibile ed attivare, ove
possibili, lavorazioni in ciclo chiuso
- Impedire
il più possibile l'eventuale evaporazione inutile dei prodotti organici
usandone la quantità minima per il lavoro, mantenendo i coperchi sui
contenitori e usando contenitori sigillati.
- L'uso e la conservazione dei prodotti
devono avvenire sempre secondo quanto riportato sull'etichetta
- Non
lasciare in giro indumenti contaminati dalle sostanze chimiche.
- Nel
caso di contatto cutaneo con tale sostanza ai lavoratori viene
raccomandato di utilizzare le sostanze specifiche indicate per la
detersione e di lavarsi con abbondante acqua e sapone. In caso di
persistenza dell’irritazione, consultare il medico
- In
caso di contatto accidentale con gli occhi, lavare immediatamente ed
abbondantemente con acqua per almeno 15 minuti e consultare il medico
- In
caso di inalazione, portare il soggetto all’aria fresca e consultare il
medico
- In
caso di ingestione accidentale, consultare immediatamente il medico
- Effettuare
la sorveglianza sanitaria con periodicità annuale o con periodicità
diversa decisa dal medico competente con adeguata motivazione (Art 229 del
D.lgs. n. 81/08 come modificato
dal D.lgs n.106/09)
- Poiché
il prodotto è facilmente infiammabile, tenere lontano da fonti di calore,
eliminare tutte le fiamme libere e le possibili fonti di ignizione e
vietare di fumare (Allegato IV Punto 4 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
- Utilizzare
misure antincendio e mezzi di estinzione idonei, quali CO2, schiuma, o
polvere chimica per liquidi infiammabili (Allegato IV Punto 4.1 del D.lgs.
n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
- Verificare
la presenza di impianti elettrici di sicurezza (Art. 80 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
- Vietare
severamente di versare in fogna e seguire le disposizioni locali per lo
smaltimento
- Utilizzare
il prodotto secondo le buone pratiche lavorative evitando di disperderlo
nell'ambiente
- Avvisare
le autorità competenti nel caso che il prodotto si versi accidentalmente
in corsi d'acqua o fognature o nel caso contamini il suolo o la
vegetazione
- Indossare
i necessari dispositivi di protezione (guanti, tute impermeabili, maschere
respiratorie con filtri e grado di protezione adeguato al rischio,
occhiali protettivi, stivali) individuale verificandone preventivamente
l’integrità e/o lo stato di efficienza seguendo quanto specificato sul manuale
d'uso e manutenzione (Art. 75 - 78 del D.lgs. n. 81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
- Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto
il personale operante (Art. 77 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
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DPI
In
funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti
DPI, di cui è riportata la descrizione ed i riferimenti normativi:
RISCHI
EVIDENZIATI
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DPI
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DESCRIZIONE
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RIF.NORMATIVO
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Contatto con prodotti chimici
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Guanti di protezione
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Guanti in
gomma pesante o neoprene, resistenti ad agenti chimici aggressivi ed
irritanti
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Art 75 –
77 – 78, Allegato VIII-punti 3, 4 n.5 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09
UNI EN 374(2004)
Guanti
di protezione contro prodotti chimici e microrganismi.
Parte,
1,2 e 3
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Esposizione
ad aerosol di gas, fumi e vapori
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Maschera con filtri per vapori
organici
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Semimascherina
FFABE1P3 in gomma ipoallergenica completa di due filtri intercambiabili per
vapori organici, gas vapori inorganici, gas acidi e polveri, con valvola di
espirazione.
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Art 75 –
77 – 78, Allegato VIII-punto 3, 4 n.4 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09
UNI
EN 149(2003)
Apparecchi di protezione delle vie
respiratorie.
Semimaschera filtrante contro
particelle. Requisiti, prove, marcatura
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Schizzi di prodotti chimici
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Occhiali di protezione
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Con lente
unica panoramica in policarbonato trattati anti graffio, con protezione
laterale
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Art 75 –
77 – 78, Allegato VIII-punto 3, 4 n.2 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09
UNI EN 166 (2004)
Protezione personale
degli occhi - Specifiche.
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Esposizione
a prodotti chimici
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Tuta protettiva
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Tuta in materiale antiacido in modo da evitare che il prodotto
venga a contatto con la pelle
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Art 75 –
77 – 78, Allegato VIII-punto 3, 4 n.7 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09
UNI
EN 943-1 (2003)
Indumenti di protezione contro prodotti chimici liquidi e
gassosi, inclusi aerosol liquidi e particelle solide - Requisiti
prestazionali per tute di protezione chimica, ventilate e non ventilate, a
tenuta di gas (Tipo 1) e non a tenuta di gas (Tipo 2).
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Schizzi di prodotti chimici
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Stivali di protezione
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Stivali
in PVC antiacido con suola antiscivolo resistente agli agenti aggressivi
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Art 75 –
77 – 78, Allegato VIII-punto 3, 4 n.6 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09
UNI
EN 13832-1(2007)
Calzature di
protezione contro agenti chimici - Parte 1: Terminologia e metodi di prova
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