Coronavirus, quando si può uscire di casa. Le regole
Alcune spiegazioni
utili per capire al meglio come e quando è possibile uscire di casa per
compiere degli spostamenti
12 marzo 2020
Cosa si intende per
‘evitare ogni spostamento delle persone fisiche?’
E quali sono
esattamente i divieti?
Ecco alcune
spiegazioni utili per capire al meglio come e quando è possibile
uscire di casa per compiere degli spostamenti in piena emergenza Coronavirus.
Intanto, la regola per
tutti è evitare di uscire di casa. Ma ci sono delle eccezioni:
si può uscire per andare al lavoro o per
ragioni di salute o per altre necessità,
quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si
deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che
potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia
statali e locali. Attenzione però: la veridicità delle autodichiarazioni sarà
oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato.
Con sanzioni pesanti.
È comunque
consigliato lavorare a distanza, ove possibile,
o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario
restare a casa, per il bene di tutti.
È previsto anche il
‘divieto assoluto’ di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus. Ma ci sono limitazioni negli
spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a
37,5? In questo caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il
proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone.
Se si abita in un
comune e si lavora in un altro, si può fare ‘avanti e indietro’? La risposta è
sì: è uno spostamento giustificato per esigenze lavorative. Ma cosa
significa ‘comprovate esigenze lavorative’? I
lavoratori autonomi come faranno a dimostrarlo? È sempre possibile uscire per
andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o
prendere ferie o congedi. ‘Comprovate’ significa che si deve essere in grado di
dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite
l’autodichiarazione vincolante o con ogni altro mezzo di prova, la cui non
veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria
necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità
della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di
false dichiarazioni.
Come si devono
comportare i transfrontalieri? I transfrontalieri potranno entrare
e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare
a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello
spostamento con qualsiasi mezzo.
Ci saranno posti di
blocco per controllare il rispetto della misura? Ci saranno
controlli. In presenza di regole uniformi sull’intero territorio nazionale, non
ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La
Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria
attività di controllo del territorio, vigileranno sull’osservanza delle regole.
Chi si trova fuori dal
proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi? Sì, chiunque ha
diritto a rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo
restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di
necessità o motivi di salute.
È possibile uscire per
andare ad acquistare generi alimentari? I generi alimentari saranno sempre
disponibili? Sì, si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari e non
c’è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno sempre disponibili.
Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari? Si, ma solo in
caso di stretta necessità (acquisto di beni necessari, come ad esempio le lampadine
che si sono fulminate in casa).
E ancora: è consentito fare attività motoria? Sì, l’attività
motoria all’aperto è consentita purché non in gruppo.
Posso andare ad
assistere i miei cari anziani non autosufficienti? Sì, è una
condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più
vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.
L’accesso a parchi e
giardini pubblici è consentito? Sì, parchi e giardini pubblici
possono restare aperti per garantire lo svolgimento di sport ed attività
motorie all’aperto, come previsto dall’art.1 comma 3 del dpcm, a patto che non
in gruppo e che si rispetti la distanza interpersonale di un metro.
Sono
separato/divorziato, posso andare a trovare i miei figli? Sì, gli
spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o
comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono
consentiti, in ogni caso secondo le modalità previste dal giudice con i
provvedimenti di separazione o divorzio.
In collaborazione
con Adnkronos
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