Ostia lido...
Ero venuto
qui non per dormirvi,
ma per trovare casa e definire
col tempo
se valeva la pena di restarci.
Arrivavo dal mare a dilaniare
i miei residui atteggiamenti di
arrembaggio
che adagio adagio
con il lavoro sicuro
avevano trovato un atterraggio
che di certo col tempo, forse,
mi sarebbe piaciuto
facendo anch'io un poco di
fortuna
coi piedi a terra
da trasferire ai figli
ancora ignudi di aspettative
e di sogni mozzafiato
o del sicuro….
Di fermate ne
avevo
già fatte
alcune
tornando
indietro
per non
perdere di vista
la mia
origine comune
ai tanti già
partiti
per
ritrovarsi altrove,
dove era
possibile
con un
denominatore comune
che solo a
volte affligge
le speranze
ad una ad una
per la
lontananza
che pochi
mettono in conto
ed io tra
quelli
tornando al
dunque
con una
nostalgia
che già
sembrava una poesia.
Cercando casa
da una strada
all’altra
mi resi conto
di quanto era
scaltro
questo
quartiere
che metteva
le cose
in modo tale
da fare notte
a guardar le
stelle
o restare
sommerso dal rumore
di una vita
che aveva le
ore contate
in tutte le
giornate
della
settimana o delle stagioni
e a volte un
film
che stavano
girando
girando tra
noi confondendo
il cuor con
la ragione
dove i maghi,
solo immaginati,
rendevano le
loro opinioni
tangibili,
illusivi
da perder la
ragione
con un
respiro che non sapevi più
distinguere
se era assistito
o naturale
che ormai,
arrivato sui giornali
avevo solo il
senso che gli dava
qualche
aspettativa
sragionata,
evasiva,
che arrivando
tardiva
alla ragione
poteva farti male
con le tanti
illusioni
che creava.
Ancor oggi
la trovi sui
giornali,
acefala,
senza una ragione
che te la
rende cara
e salsa
almeno
come l’acqua
di mare.
Ogni tanto mi
sveglia
il grido del
gabbiano
o il garrire di
rondini
venute a farsi
il nido
nella buona
stagione.
Ostia Lido 01.06.
2021
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