FASE DI
LAVORO: Produzione di mozzarella
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Il
processo che porta alla produzione delle mozzarelle, comincia con il
trattamento del latte (pastorizzazione) ed il riempimento delle macchine
polivalenti. Dopo aver immerso nel latte i fermenti selezionati, si aggiunge
il caglio per la coagulazione.
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Una
volta ottenuta la cagliata, essa viene trasferita tramite apposite coclee su
tavoli di acciaio inossidabile con piano forato e vasca sottostante di
raccolta del siero. Su di essi avviene il taglio manuale: prima in grosse
fette, utilizzando un apposito coltello a manico lungo e lama non affilata e
successivamente con una lira a fili d'acciaio, fino a ridurre la cagliata in
piccoli pezzi, della dimensione di una nocciola. Il siero che si raccoglie
sul fondo del tavolo viene estratto tramite una pompa per poi essere
utilizzato per la produzione della ricotta.
La
cagliata tagliata viene lasciata riposare al caldo su altri tavoli (simili ai
precedenti), per un tempo abbastanza lungo da consentire al fermento di terminare
il suo lavoro, fino alla completa maturazione. A questo punto iniziano le
prove di filatura: con una tecnica vecchia di secoli, si fila la pasta
ottenuta con un mastellino pieno d'acqua molto calda ed una bacchetta a forma
di forcella. La pasta filata viene “mozzata” con le mani ottenendo le
classiche mozzarelle. Successivamente, le mozzarelle vengono raffreddate con
acqua fredda. Dopo che il prodotto si è raffreddato, si procede al
confezionamento con l'ausilio di apposite macchine.
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·
Macchine/Attrezzature
Nella
fase di lavoro oggetto della valutazione sono utilizzate le seguenti
Attrezzature/Macchine:
o
Caldaie
polivalenti
o
Coclea
raccogli siero
o
Tavoli
per il taglio della cagliata e la formatura della mozzarella.
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Valutazione e Classificazione dei Rischi
Descrizione
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Liv. Probabilità
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Entità danno
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Classe
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o Rumore
(dovuto alle pompe)
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Possibile
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Significativo
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Notevole
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o Stress dovuto alla necessità di
compiere movimenti ripetitivi con le mani
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Possibile
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Modesto
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Accettabile
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o Ferite
e tagli (manipolazione di coltelli, ecc.)
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Possibile
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Modesto
|
Accettabile
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o Scivolamento
e/o cadute in piano
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Possibile
|
Modesto
|
Accettabile
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o Ustioni
alle mani (per manipolazione di materiale ad
elevata temperatura)
|
Possibile
|
Modesto
|
Accettabile
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o Microclima
caldo-umido
|
Possibile
|
Modesto
|
Accettabile
|
·
Interventi/Disposizioni/Procedure per ridurre i rischi
A seguito della valutazione dei rischi sono riportati,
in maniera non esaustiva, gli interventi/disposizioni/procedure volte a
salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori:
·
Le
mani vanno lavate all’inizio delle lavorazioni, ad ogni ripresa del lavoro dopo
interruzioni o dopo aver toccato interruttori, maniglie, telefoni e simili.
Esistono corrette procedure di lavaggio delle mani
·
Eventuali
tagli e ferite di qualsiasi genere alle mani vanno sempre protetti con cerotti,
bendaggi idonei e guanti di lattice o gomma
·
Vestiti,
scarpe, cappelli, mani, ospitano quasi sempre dei germi raccolti all’esterno.
Gli operatori dovranno curare scrupolosamente l’igiene personale indossando
all’interno dei locali di lavorazione solo indumenti appositi puliti (camici o
sopravvesti) e calzature apposite (per non introdurre contaminazione
dall’esterno), munendosi di copricapi in grado di contenere la capigliatura
·
I
locali di lavorazione devono essere protetti dall’ingresso di infestanti: i
muri e gli infissi non devono presentare fessure o fori, le finestre e le altre
aperture devono essere protetti da reticelle
·
Effettuare
pause dal lavoro e turnazioni, perché gli addetti effettuano movimenti ripetitivi
con le braccia e le mani
·
E’
necessaria la segregazione della coclea con ripari fissi o muniti di
dispositivo di interblocco, per evitare fenomeni di trascinamento degli addetti
·
Ridurre
il rumore derivante dalle pompe di aspirazione del siero, utilizzando macchine meno
rumoroso oppure utilizzando pannellature fonoisolanti/fonoassorbenti (Art. 192
del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs.
n.106/09)
·
A
partire dal 17 Marzo 2004, il personale addetto alla preparazione, produzione,
manipolazione e vendita di alimenti non ha più l'obbligo del libretto di
idoneità sanitaria. Questi operatori dovranno però seguire dei corsi di
formazione specifici per migliorare le conoscenze sulle norme igieniche e di
comportamento per la prevenzione delle malattie trasmesse da alimenti
·
E’
necessaria l’informazione e la formazione dei lavoratori esposti al rumore (Art.
192 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs.
n.106/09)
·
I
tavoli di lavorazione devono essere in materiali facili da lavare e idonei al
contatto con gli alimenti (acciaio inox, marmo, materiali plastici per alimenti)
·
Per
quanto riguarda gli scarichi delle acque di lavaggio, essi devono avvenire
secondo le norme vigenti, rispettando i limiti di legge per gli inquinanti
contenuti nello scarico e, ove necessario, depurare le acque reflue tramite
specifici impianti
·
Gli
addetti alla manipolazione di prodotti maggiormente a rischio (prodotti
freschi) dovranno inoltre utilizzare guanti in lattice (se sono presenti ferite
nelle mani) ed eventuali mascherine per la bocca e il naso e non indossare
bracciali o orologi, che spesso sono ricettacoli di contaminazione (Art. 75 del
D.Lgs. n.81/08)
·
Durante
la filatura e formatura manuale della mozzarella, precedentemente riscaldata,
l'addetto si può scottare, quindi è necessario utilizzare DPI (Art. 75 del D.Lgs.
n.81/08)
·
Indossare
i necessari dispositivi di protezione individuale verificandone preventivamente
l’integrità e/o lo stato di efficienza seguendo quanto specificato sul manuale
d'uso e manutenzione (Art. 75 - 78 del D.Lgs. n. 81/08)
·
Verificare
l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante (Art. 77 del D.Lgs.
n.81/08 )
·
DPI
In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati
obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è riportata la descrizione ed i
riferimenti normativi:
RISCHI EVIDENZIATI
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DPI
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DESCRIZIONE
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NOTE
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Scivolamenti per la generale umidità dei locali e/o per la
presenza di acqua
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Stivali antinfortunistici
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Con suola
del tipo antiscivolo
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Rif. Normativo
Art 75
– 77 – 78 D.Lgs. n.81/08
Allegato
VIII D.Lgs. n.81/08 punti 3, 4 n.6 come modificato dal D.Lgs. n.106/09
UNI EN 13287-2(2008)
Dispositivi
di protezione individuale - Calzature - Metodo di prova per la resistenza
allo scivolamento
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Rischio di contaminazione dei
prodotti durante le operazioni
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Guanti di protezione
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Guanti in
puro lattice di gomma naturale. Privi di polvere e dotati di elevata
resistenza, elasticità e morbidezza
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Rif. Normativo
Art 75
– 77 – 78 D.Lgs. n.81/08
Allegato
VIII D.Lgs. n.81/08 punti3,4 n.5 come modificato dal D.Lgs. n.106/09
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Rischio di contaminazione ai
prodotti durante le operazioni
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Grembiule
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Grembiule in PVC antistrappo,
dotato di chiusura con lacci al
collo e alla vita.
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Rif. Normativo
Art 75
– 77 – 78 D.Lgs. n.81/08
Allegato
VIII D.Lgs. n.81/08 punti 3,4 n.7 come modificato dal D.Lgs. n.106/09
UNI EN 14126(2004)
Indumenti di
protezione - Requisiti prestazionali e metodi di prova per gli indumenti di
protezione contro gli agenti infettivi
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