domenica 1 agosto 2021

Contro i DATTERAI e a FAVORE DEI DATTERARI...

 

Commentando i fatti ultimi successi a Castellammare di Stabia e dintorni , l‘arresto dei datterari e l’aggressione perpetrata contro i militari presenti in Capitaneria all’atto dell’avvenimento,  si evince che lo stato sociale di alcune fasce della popolazione locale oltre alla disperazione che la anima per la propria sopravvivenza trovata in un lavoro contro legge nei fondali marini antistanti la penisola sorrentina prelevando dalla materia prima della costa tufo e sedimenti calcarei, i datteri che fruttano soldoni non soltanto a chi come questi li va a prendere, ma anche a chi li commercia facendoli arrivare fin dove ne hanno sentito parlare per il gusto che conferiscono alle pietanze che con essi vengono preparate.

La connivenza è tanta e l’attenzione al fenomeno si verifica soltanto quando non se ne può fare a meno, quando gli avvenimenti sono talmente evidenti che chi tutela non può esimersi dall’intervenire ora per tutelare i Faraglioni di Capri ora lo scoglio di Rovigliano, ora la costa che si getta a mare senza pudore per i distacchi naturali che si verificheranno in concomitanza di effetti tellurici per la presenza sul nostro territorio di molte bocche di fuoco in attività continua da secoli come la storia recente e passata documentano, ora per tutelare la propria integrità fisica  messa in pericolo da quelli che pretendono di sopravvive comunque anche controlegge.

Si salvi chi può civilmente e penalmente per l’inerzia delle istituzioni  operative che non mostrano percorsi concordi

con autorizzazioni a prelievi e con una sorveglianza che doveva essere messa in atto dall’insorgere del fenomeno, che metterebbe fine a chi lo fa contro legge non lasciandogli scampo e scuse per continuare nella sua azione per avere un minimo di reddito garantito operando  nella legalità con controlli che non lasciano dubbi.

La predica vale se lo stato diventa maggiorenne senza contrabbandare la legalità per una chiusura d’occhi, senza voler ammettere che il marcio in Italia è dovunque e non è occasionale , ma perpetrata da anni durante i quali sono state messe in atto procedure farraginose, quando esistono, che chiudevano non un occhio ma tutti e due.

Ogni famiglia deve guardare dentro se stessa, così gli enti dove non tutti mettono in atto servizi adeguati per combattere chi disattende le norme di garanzia, chi tergiversa senza far niente salvo reclamare per mezzi non adeguati per combattere i fenomeni che devono estirpare.

Dov’è il marcio ? Nella finta ignoranza di chi dice di non capire o nella finta impotenza di chi non ama fare, tanto….

nel malefico desiderio di tirare a campare fino all’ultimo giorno senza farsi nemici per non dispiacere agli amici degli amici che senza datteri non sanno vivere, che senza di essi non riscuotono mazzette, che senza di essi perderebbero la loro potenza sessuale restando al capezzale di una vita noiosa e insignificante.

Gioacchino Ruocco

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