Commentando i fatti ultimi successi a Castellammare di
Stabia e dintorni , l‘arresto dei datterari e l’aggressione perpetrata contro i
militari presenti in Capitaneria all’atto dell’avvenimento, si evince che lo stato sociale di alcune fasce
della popolazione locale oltre alla disperazione che la anima per la propria
sopravvivenza trovata in un lavoro contro legge nei fondali marini antistanti
la penisola sorrentina prelevando dalla materia prima della costa tufo e
sedimenti calcarei, i datteri che fruttano soldoni non soltanto a chi come
questi li va a prendere, ma anche a chi li commercia facendoli arrivare fin
dove ne hanno sentito parlare per il gusto che conferiscono alle pietanze che
con essi vengono preparate.
La connivenza è tanta e l’attenzione al fenomeno si verifica
soltanto quando non se ne può fare a meno, quando gli avvenimenti sono talmente
evidenti che chi tutela non può esimersi dall’intervenire ora per tutelare i
Faraglioni di Capri ora lo scoglio di Rovigliano, ora la costa che si getta a
mare senza pudore per i distacchi naturali che si verificheranno in
concomitanza di effetti tellurici per la presenza sul nostro territorio di
molte bocche di fuoco in attività continua da secoli come la storia recente e
passata documentano, ora per tutelare la propria integrità fisica messa in pericolo da quelli che pretendono di
sopravvive comunque anche controlegge.
Si salvi chi può civilmente e penalmente per l’inerzia delle
istituzioni operative che non mostrano
percorsi concordi
con autorizzazioni a prelievi e con una sorveglianza che
doveva essere messa in atto dall’insorgere del fenomeno, che metterebbe fine a
chi lo fa contro legge non lasciandogli scampo e scuse per continuare nella sua
azione per avere un minimo di reddito garantito operando nella legalità con controlli che non lasciano
dubbi.
La predica vale se lo stato diventa maggiorenne senza
contrabbandare la legalità per una chiusura d’occhi, senza voler ammettere che
il marcio in Italia è dovunque e non è occasionale , ma perpetrata da anni
durante i quali sono state messe in atto procedure farraginose, quando
esistono, che chiudevano non un occhio ma tutti e due.
Ogni famiglia deve guardare dentro se stessa, così gli enti
dove non tutti mettono in atto servizi adeguati per combattere chi disattende
le norme di garanzia, chi tergiversa senza far niente salvo reclamare per mezzi
non adeguati per combattere i fenomeni che devono estirpare.
Dov’è il marcio ? Nella finta ignoranza di chi dice di non
capire o nella finta impotenza di chi non ama fare, tanto….
nel malefico desiderio di tirare a campare fino all’ultimo giorno
senza farsi nemici per non dispiacere agli amici degli amici che senza datteri
non sanno vivere, che senza di essi non riscuotono mazzette, che senza di essi
perderebbero la loro potenza sessuale restando al capezzale di una vita noiosa
e insignificante.
Gioacchino Ruocco
Nessun commento:
Posta un commento