La Legge di stabilità approvata poche ore fà in via definitiva alla Camera dei Deputati ha prorogato al 31 maggio 2013 la previsione che permette ai datori di lavoro di autocertificare i rischi in tema di sicurezza sul lavoro.
La proroga era stata da tempo annunciata ma mai definitivamente confermata. Tale proroga risolve intanto il “buco legislativo” che si era creato tra l’entrata in vigore del decreto sulle procedure standardizzate e la scadenza dell’autocertificazione.
La proroga concessa dalla Legge consente alle aziende interessate di attuare la norma con più tempo e quindi evitando inutili “corse al documento”.
Di seguito abbiamo sintetizzato quanto prevede la norma al fine di consentire alle aziende interessate di applicare la legge correttamente senza inutili sprechi di tempo e di denaro e nel contempo evitare omissioni che comporterebbero sostanziose sanzioni.
PROCEDURE STANDARDIZZATE
per la Valutazione dei rischi
ai sensi dell’art. 6, comma 8, lettera f e dell’art. 29 comma 5 del D.Lgs 81/08
Scopo della procedura standardizzata è indicare un modello di riferimento sulla base del quale effettuare la valutazione dei rischi o aggiornarla, in modo da individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e programmare gli interventi da mettere in atto per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.
In vigore: Il Decreto interministeriale entrerà in vigore il 4 febbraio 2013 (60 giorni dalla pubblicazione dell'avviso in Gazzetta Ufficiale). Da tale data si potranno utilizzare le procedure standardizzate.
Cosa dice la norma
Il Datore di Lavoro di un’azienda con meno di 10 dipendenti, che ha redatto una Valutazione dei Rischi conforme al D.Lgs.81/08 e smi
(NB: valutazione dei rischi, NON autocertificazione),
può mantenerla:
non vi è obbligo di riscrivere il documento secondo le Procedure standardizzate
(Commissione per gli Intepelli – interpello n°7/2012 del 15/11/12)
Permane l’obbligo di aggiornare il documento
nel rispetto degli art. 17,18,29 del D.Lgs 81/08 e smi.
ATTENZIONE
Il Decreto prevede che per la Valutazione di quei Rischi di cui al D.Lgs 81/08 e smi, per i quali sono previsti metodi di quantificazione con Prove, queste
devono essere applicate.
Quindi relativamente a, esempio, rischio rumore e rischio vibrazioni,
questi devono continuare a essere misurati secondo le modalità già previste dal D.Lgs 81/08 e smi
È importante sottolineare che sono escluse dalla possibilità di utilizzare le Procedure Semplificate
le aziende che pur avendo fino a 10 lavoratori:
Quanto alle aziende fino a 50 lavoratori,
ne sono escluse, oltre alle appartenenti alle tipologie sopra sopraelencate,
anche le aziende in cui si svolgono attività che espongono i lavoratori a rischi chimici, biologici, da atmosfere esplosive, cancerogeni, mutageni, connessi alla esposizione all'amianto.
Tutto ciò sopra considerato rimaniamo a vostra completa disposizione in merito a :
Nessun commento:
Posta un commento