Per chi vuole ridurre il rischio da calcoli renali da ossolato.
Il Nemico del Calcio
L'acido ossalico è un fattore antinutrizionale presente in numerosi alimenti, fra cui spinaci, rabarbaro, cereali integrali e cavoli. Una volta ingerito si combina con diversi minerali (ferro, magnesio e soprattutto il calcio) formando dei sali, detti ossalati, che ne impediscono l'assorbimento. Per questa loro capacità di ridurre i minerali a disposizione dell'organismo, gli ossalati favoriscono l'instaurarsi di stati da carenza (osteoporosi, anemie ecc.).
Il consumo di acido ossalico diventa addirittura tossico quando raggiunge dosi uguali o superiori ai 1500 mg. In simili situazioni gli ossalati ingeriti vengono rapidamente assorbiti nell'intestino tenue e vanno a legarsi con il calcio sierico. Il conseguente ribasso della concentrazione del minerale nel sangue causa disturbi severi, come contrazioni muscolari involontarie, tremori, crampi e crisi tetaniche.
Gli alimenti ricchi di ossalati possono risultare nocivi anche se ingeriti a dosi non letali. Combinandosi col calcio, l'acido ossalico dà origine all'ossalato di calcio, un sale insolubile che tende a precipitare sottoforma di cristalli e ad accumularsi nelle vie urinarie (calcoli renali). Quando queste formazioni dure e cristalline raggiungono dimensioni significative, insorgono disturbi come irritazione alle vie urinarie, ematuria (presenza di sangue nelle urine) e danni renali. Per questo motivo, in presenza di calcolosi da ossalati, la dieta non dovrebbe fornire più di 100 mg al giorno di acido ossalico. Per approfondire l'argomento: dieta e calcoli renali.
Contenuto in Acido Ossalico degli Alimenti | |||
Tipo di alimento
|
mg/100g
|
Tipo di alimento
|
mg/100g
|
Bietole
|
690
|
Fragole
|
15
|
Spinaci
|
676
|
15
| |
Cacao in polvere
|
450
|
Mirtilli
|
15
|
Barbabietola rossa (radici)
|
338
|
Albicocche
|
14
|
80
|
12
| ||
Cavolfiore
|
60
|
10
| |
Sedano (coste)
|
50
|
7,5
| |
Cioccolato al latte
|
35
|
Cavolo verde (verza)
|
7,3
|
Sedano di Verona
|
34
|
Banane
|
6,4
|
33
|
Ananas sciroppato
|
6,3
| |
Fagiolini
|
30
|
5,9
| |
Cicoria riccia
|
27
|
Patate
|
5,7
|
Indivia
|
27
|
Avena (fiocchi)
|
5,6
|
Scarola
|
27
|
Asparagi
|
5,2
|
25
|
Fagioli
|
4,3
| |
24
|
4
| ||
23
|
Piselli freschi
|
1,3
| |
18
|
Pesche sciroppate
|
1,2
| |
16
|
1
|
Oltre alla presenza di acido ossalico in un determinato alimento, occorre valutare anche la biodisponibilità del calcio in esso contenuto. Questo parametro si ottiene dal rapporto tra i quantitativi di acido ossalico e quelli di calcio (g/kg). Gli alimenti in cui tale rapporto è superiore a 2,25 possono essere considerati "decalcificanti", oltre che cattiva fonte di calcio. Questo rapporto è inferiore ad uno nella lattuga, nel cavolo, nel pisello e nella cipolla; è intorno all'unità nella patata e nel ribes, mentre raggiunge valori di 7 nella bietola, nello spinacio e nel cacao.
Nessun commento:
Posta un commento