giovedì 23 maggio 2013

Ossalati, ossalato di calcio, calcoli di ossalato

Ossalati, ossalato di calcio, calcoli di ossalato

Per chi vuole ridurre il rischio da calcoli renali da ossolato. 

Il Nemico del Calcio

L'acido ossalico è un fattore antinutrizionale presente in numerosi alimenti, fra cui spinacirabarbarocereali integrali e cavoli. Una volta ingerito si combina con diversi minerali (ferromagnesio e soprattutto il calcio) formando dei sali, detti ossalati, che ne impediscono l'assorbimento. Per questa loro capacità di ridurre i minerali a disposizione dell'organismo, gli ossalati favoriscono l'instaurarsi di stati da carenza (osteoporosianemie ecc.).
Ossalati rabarbaroIl consumo di acido ossalico diventa addirittura tossico quando raggiunge dosi uguali o superiori ai 1500 mg. In simili situazioni gli ossalati ingeriti vengono rapidamente assorbiti nell'intestino tenue e vanno a legarsi con il calcio sierico. Il conseguente ribasso della concentrazione del minerale nel sangue causa disturbi severi, come contrazioni muscolari involontarie, tremori, crampi e crisi tetaniche.
Gli alimenti ricchi di ossalati possono risultare nocivi anche se ingeriti a dosi non letali. Combinandosi col calcio, l'acido ossalico dà origine all'ossalato di calcio, un sale insolubile che tende a precipitare sottoforma di cristalli e ad accumularsi nelle vie urinarie (calcoli renali). Quando queste formazioni dure e cristalline raggiungono dimensioni significative, insorgono disturbi come irritazione alle vie urinarie, ematuria (presenza di sangue nelle urine) e danni renali. Per questo motivo, in presenza di calcolosi da ossalati, la dieta non dovrebbe fornire più di 100 mg al giorno di acido ossalico. Per approfondire l'argomento: dieta e calcoli renali.

Contenuto in Acido Ossalico degli Alimenti

Tipo di alimento
mg/100g
Tipo di alimento
mg/100g
Bietole
690
Fragole
15
Spinaci
676
15
Cacao in polvere
450
Mirtilli
15
Barbabietola rossa (radici)
338
Albicocche
14
80
12
Cavolfiore
60
10
Sedano (coste)
50
7,5
Cioccolato al latte
35
Cavolo verde (verza)
7,3
Sedano di Verona
34
Banane
6,4
33
Ananas sciroppato
6,3
30
5,9
Cicoria riccia
27
Patate
5,7
Indivia
27
Avena (fiocchi)
5,6
Scarola
27
Asparagi
5,2
25
Fagioli
4,3
24
4
23
Piselli freschi
1,3
18
Pesche sciroppate
1,2
16
1

Oltre alla presenza di acido ossalico in un determinato alimento, occorre valutare anche la biodisponibilità del calcio in esso contenuto. Questo parametro si ottiene dal rapporto tra i quantitativi di acido ossalico e quelli di calcio (g/kg). Gli alimenti in cui tale rapporto è superiore a 2,25 possono essere considerati "decalcificanti", oltre che cattiva fonte di calcio. Questo rapporto è inferiore ad uno nella lattuga, nel cavolo, nel pisello e nella cipolla; è intorno all'unità nella patata e nel ribes, mentre raggiunge valori di 7 nella bietola, nello spinacio e nel cacao.



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