La gotta è una malattia del metabolismo caratterizzata da attacchi ricorrenti
di artrite infiammatoria acuta con dolore,
arrossamento e gonfiore delle articolazioni,
causati del deposito di cristalli di acido urico in presenza di iperuricemia.
L'articolazione più frequentemente colpita è, in circa il 50% dei casi, la metatarso-falangea dell'alluce, donde il
nome di podagra.[1] L'acido urico può inoltre depositarsi
nei tendini e nei tessuticircostanti, generando i cosiddetti tofi, anche a livello renale, inducendo la
comparsa di nefropatia
gottosa.
La diagnosi può essere confermata dalla rilevazione di caratteristici
cristalli aghiformi nel liquido
sinoviale. Il trattamento con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), colchicina o steroidi,
è in grado di migliorare i sintomi. Una volta che l'attacco acuto è risolto, i
livelli di acido urico vengono generalmente tenuti bassi adottando delle
modifiche dello stile di vita e nei pazienti che accusano attacchi
frequenti, con l'assunzione di allopurinolo o probenecid,
in grado di fornire una profilassi a lungo termine.
L'incidenza della gotta è aumentata in frequenza
negli ultimi decenni, colpendo circa l'1-2% della popolazione occidentale. Si ritiene
che l'aumento sia dovuto a fattori di rischio crescenti nella popolazione, come
la sindrome metabolica, l'aspettativa di vita più lunga e cambiamenti nella dieta.
La gotta era storicamente conosciuta come "la malattia dei re" o la
"malattia dei ricchi".
Cenni storici
L'ottico e naturalista olandese Antoni van Leeuwenhoek. Descrisse per primo, nel 1679, l 'aspetto
microscopico dei cristalli diacido urico.[2] Bisognerà aspettare però fino al 1848, per identificare
nella sovrabbondanza di questo acido, la causa della gotta.
La parola "gotta" è stata inizialmente utilizzata da
Randolphus di Bocking, intorno al 1200.[3] Il nome deriva dal latino gutta, che significa "una
goccia" (di liquido).[2] Secondo l'Oxford English Dictionary deriva dalla teoria umorale e dall'idea che sia la "caduta di
un materiale morboso dal sangue dentro e intorno alle articolazioni".[4]
La gotta, tuttavia, è una condizione conosciuta fin
dall'antichità. Storicamente, è stato denominata "il re delle malattie e
la malattia dei re"[5][6] o "malattia dei ricchi".[7] Questo perché era associata ad una
alimentazione ricca e al forte consumo di bevande
alcoliche, condizioni che solitamente si potevano riscontrare
solamente negli individui più ricchi.[8]
La prima documentazione della malattia risale all'antico Egitto,
in una descrizione del 2600 a .C.
di una artrite dell'alluce. Il medico
greco Ippocrate di Coo la descrisse, intorno al 400 a .C., nei suoi Aforismi cogliendone la sua assenza negli eunuchi e nelle donne in pre-menopausa.[2][9] Aulo Cornelio Celso (30 d.C.) evidenziò, nel sua De Medicina, il legame con l'alcol,
l'insorgenza nelle donne e l'associazione con problemi renali:[10]
Già nel 1679, lo scienziato olandese Antoni van Leeuwenhoek iniziò ad osservare al microscopio la
presenza dei cristalli di acido urico.[2],
mentre qualche anno dopo, nel 1683, Thomas Sydenham,
un medico inglese, ne constatò la comparsa nelle prime ore del mattino e la
maggior prevalenza tra i maschi più anziani,[11] ma solo nel 1848, un altro medico
inglese, Alfred Baring Garrod, intuì che l'eccesso di
acido urico nel sangue sarebbe potuto essere la causa della gotta.[12]
Poiché, come detto in precedenza, in passato la gotta era una
condizione associata alle classi più abbienti, si conoscono molti personaggi
storici che ne hanno sofferto. Tra questi: Carlo Magnocon
tutta la dinastia dei Carolingi, Caterina d'Aragona, Enrico VIII d'Inghilterra, Piero di Cosimo de' Medici fu soprannominato "il gottoso", Thomas Jefferson, Isaac Newton, Charles Darwin,Leonardo da
Vinci, Benjamin
Franklin, Theodore Roosevelt.[13][14][15][16][17] Si sospetta che il politico statunitense John Hancock (1737-1793) utilizzasse la gotta come
frequente scusa per sottrarsi a difficili situazioni.[8] Si sa anche di molti papi affetti da questa condizione, tra cui Giulio II, Clemente VIII, Innocenzo XI.[13] Secondo la storiografia ufficiale
anche Papa Bonifacio
VI è morto, dopo soli
quindici giorni di pontificato,
a causa della gotta ("de podagrico morbo correptus").[18]
Il poeta e drammaturgo William Shakespeare, solito a descrivere
abilmente le condizioni mentali e fisiche dei propri personaggi, fa riferimento
alla gotta in molti dei suoi lavori, come Come vi piace, Cimbelino, Enrico IV, parte II, Misura per
misura, I due nobili congiunti, nonché ne Lo stupro di Lucrezia in cui usa queste parole: "The
aged man that coffers-up his gold / Is plagued with cramps and gouts and
painful fits".[19]
Epidemiologia
La gotta colpisce circa l'1-2% della popolazione occidentale, in un certo momento
nella loro vita e sempre più sta diventando frequente.[20][5] I tassi di incidenza della malattia sono quasi raddoppiati
tra il 1990 e il 2010.[21] Si ritiene che ciò sia dovuto alla
crescente durata media della vita, ai cambiamenti nella dieta e all'aumento delle malattie
correlabili alla gotta, come lasindrome metabolica e l'ipertensione.[22] Sono stati determinati una serie di
fattori che influenzano i tassi di gotta, tra cui l'età, la razza e il periodo
dell'anno. Negli uomini di età superiore ai 30 e nelle donne sopra i 50 anni di
età, la prevalenza è
del 2%.[23]
Negli Stati Uniti,
la gotta si verifica due volte più probabilmente negli afroamericani maschi rispetto agli americani di
origine europea.[24] Il numero dei casi è più alto tra i
popoli delle isole delPacifico ed
i Maori della Nuova Zelanda,
ma risultano rari negli aborigeni australiani, nonostante una
concentrazione media più alta di acido urico in quest'ultimi.[25] La gotta è diventata una condizione
comune in Cina, in Polinesia e nelle città dell'Africa sub-sahariana.[5] Alcuni studi hanno dimostrato che gli
attacchi di gotta si verificano più frequentemente in primavera. Ciò è stato
attribuito ai cambiamenti stagionali nella dieta, al consumo di bevande
alcoliche, all'attività fisica e alla temperatura.[26]
Eziologia [modifica]
Molecola dell'acido urico
L'iperuricemia è
la causa della gotta. La condizione può verificarsi per una serie di motivi,
tra cui dieta, predisposizione genetica o la ipoescrezionerenale di urato, il sale dell'acido urico.[20] L'ipoescrezione è la causa primaria di
iperuricemia verificandosi in circa il 90% dei casi, mentre la sovrapproduzione
è causa nel restante 10%.[5] Circa il 10% delle persone con
iperuricemia sviluppano, ad un certo punto della vita, la gotta.[27] Il rischio, tuttavia, varia a seconda
del grado di iperuricemia. Quando i livelli sono compresi tra 415 e 530
micromol/l (7 e 8,9 mg/dl), il rischio è dello 0,5% all'anno, mentre in quelli
con un livello superiore a 535 mmol/l (9 mg/dL), il rischio è di 4,5 %
all'anno.[1]
Lo screzio metabolico origina da un eccessivo catabolismo degli acidi nucleici,
che si traduce essenzialmente nel rilascio massivo di basi puriniche nel torrente circolatorio. La
concomitante ipercolesterolemia determina, anche nell' ambito delle capsule articolari, alterazioni del
microcircolo, che ostacolano il deflusso del liquido sinoviale. Così la
concentrazione di tali basi azotate aumenta fino a realizzare le condizioni di
una soluzione sovrassatura e, proprio in quelle zone dove vi è
maggior ristagno, si formano cristalli aghiformi di urato monosodico, che
tendono a precipitare e ad accrescersi. Talvolta questi,
come dimostrato da Daniel McCarty e Joseph Hollander,[28] innescano una reazione
infiammatoria con la
formazione di ungranuloma da
corpo estraneo.[29] Nei casi più lievi, il processo
infiammatorio guarisce spontaneamente, fino al completo riassorbimento della
matrice amorfa centrale (cellule necrotiche, detriti cellulari, etc.) e dei
cristalli di urato monosodico, rimanendo misconosciuta. Altre volte, la matrice
si accumula, dando luogo ad una formazione nodulare cistica, detta tofo.[30]
Stile di vita e dieta [modifica]
La dieta è ritenuta essere la causa del 12% dei
casi di gotta,[20] con una forte responsabilità dovuta al
consumo di alcool,
di bevande zuccherate, di carne e frutti di mare.[21][31] Altri fattori scatenanti includono traumi fisici e la chirurgia.[5] Studi recenti hanno individuato un
nesso casuale con alcuni fattori dietetici, compresa l'assunzione di vegetali
ricchi di purine (ad esempio, fagioli, piselli, lenticchie e spinaci) e di
proteine totali.[32][22] Il consumo di caffè, vitamina C e prodotti caseari, così come il
mantenimento della forma fisica, sembrano diminuire il rischio.[33][34][35]Si
ritiene che ciò sia dovuto in parte alla loro capacità di ridurre la resistenza all'insulina.[35]
Genetica [modifica]
La gotta riconosce una parziale componente genetica, che
contribuisce a circa il 60% della variabilità del livello di acido urico.[5] Due geni, chiamati SLC2A9 e
ABCG2, sono stati identificati come correlati alla gotta e le loro variazioni
possono portare ad un raddoppio del rischio.[36] Alcune malattie
genetiche rare,
tra cui la nefropatia
iperuricemica giovanile familiare, la malattia cistica
della midollare renale, l'iperattività
della fosforibosilpirofosfato sintetasi e il deficit di
ipoxantina-guanina fosforibosiltransferasi comune nella sindrome di Lesch-Nyhan, sono condizioni
complicanti la gotta.[5]
Condizioni mediche
Spesso, la gotta si manifesta in combinazione con altri problemi
medici. La sindrome metabolica, l'obesità,
l'ipertensione,
l'insulino resistenza e elevati livelli di lipidi, sono
condizioni predisponenti che si riscontrano in circa il 75% dei casi di gotta.[37] Altre condizioni mediche rappresentano
complicanze della gotta, quali: policitemia, avvelenamento da piombo, insufficienza renale cronica,anemia emolitica, psoriasi nonché il trapianto d'organo.[5][38] Un indice di massa corporea maggiore o uguale a 35 aumenta il
rischio di gotta di circa tre volte nel paziente maschio.[22]L'esposizione
cronica al piombo è un noto fattore di rischio a causa
del suo effetto dannoso sulla funzionalità renale.[39] La sindrome di Lesch-Nyhan è spesso
assciata con l'artrite gottosa.
Assunzione di farmaci
I farmaci diuretici sono stati associati con casi di
gotta. Tuttavia, una bassa dose di idroclorotiazide non sembra aumentare il rischio.[40] Altri farmaci ritenuti in qualche modo
responsabili della manifestazione della condizione sono la niacina e l'aspirina (acido acetilsalicilico).[21] Anche i farmaci immunosoppressori come la ciclosporina e il tacrolimus sono associati alla gotta,[5] in particolare il primo quando usato
in combinazione con l'idroclorotiazide.[41]
Fisiopatologia
Il grafico schematizza il metabolismo delle purine che comporta la sintesi di acido urico,
la cui elevata concentrazione serica è causa della gotta
La gotta, come detto, è una malattia del metabolismo delle purine.[5] Il suo contrassegno bioumorale è
l'aumento dell'acido urico,metabolita finale
delle purine, nel siero sanguigno (iperuricemia).
Il siero risulta saturo quando la concentrazione di acido
urico raggiunge i 7 mg per decilitro.
Valori più elevati espongono al rischio della sua cristallizzazione in forma di urato monosodico, che precipita nellearticolazioni,
nei tendini e nei tessuti circostanti.[21] Questi cristalli innescano
successivamente una reazione infiammatoria locale immuno-mediata.[21] Si ritiene che una delle proteine chiave della risposta infiammatoria
sia l'interleuchina 1β.[5] La carenza di uricasi,
in grado di scomporre l'acido urico, durante l'evoluzione negli esseri umani e nei primati superiori ha fatto sì che questa
condizione sia frequente.[5]
I meccanismi che portano a questa precipitazione di acido urico
non sono ancora ben compresi. La cristallizzazione è probabilmente dovuta alla
maggior concentrazione della sostanza.[21][42] Altri fattori ritenuti importanti
nello scatenare l'episodio acuto di artrite, sono le temperature fresche, i rapidi
cambiamenti dei livelli di acido urico, l'acidosi,[43][44] dell'idratazione articolare e delle
proteine della matrice extracellulare, quali collagene e proteoglicani.[5] L'aumento delle manifestazioni con le
basse temperature spiegano in parte perché le articolazioni dei piedi sono le
più comunemente colpite.[20] Rapidi cambiamenti di acido urico
possono verificarsi a causa di una serie di fattori, tra cui traumi importanti, interventi chirurgici, chemioterapia,
assunzione di diuretici e con l'inizio o la sospensione di una
terapia con allopurinolo.[1] Trattamenti con calcio-antagonisti e losartan sono correlati con un minor rischio di
sviluppare la gotta rispetto ad altri farmaci usati per il trattamento dell'ipertensione.[45]
L'iperuricemia, invece, non è causata da un unico difetto genetico
o da un solo fattore dietetico, ma da un insieme di disturbi diversi che possono
contribuire in misura variabile alle manifestazioni cliniche. L'aumentato
assorbimento di acido urico (ossia l'eccessivo apporto alimentare di purine) è
importante ma non essenziale nello sviluppo della gotta. È evidente come un
regime alimentare iperproteico, cioè ricco di basi puriniche, possa elevare il
tasso ematico di acido urico, mentre la concomitante assunzione di grassi, attraverso
le alterazioni del microcircolo,
ne favorisca il ristagno in corrispondenza delle articolazioni.
Una serie di studi ha però dimostrato che sottoponendo i pazienti gottosi a una
dieta priva di purine, si aveva una diminuzione dell'uricemia solo di
1 mg/dl.[46][47]
Vi sono, inoltre, alcuni difetti enzimatici che comportano l'iperuricemia, tra
questi: il deficit di ipoxantina-guanina fosforibosiltransferasi, propria della sindrome di Lesch-Nyhan, l'iperattività
della fosforibosilpirofosfato e il deficit di
glucosio-6-fosfatasi.[48] Queste alterazioni
genetiche sono rare ma vanno ricercate nei pazienti che
presentano gotta prima dei 30 anni di età; l'iperuricemia nei giovani è spesso
un marker della sindrome metabolica.[49]
Clinica [modifica]
Gotta all'articolazioni
metatarso-falangea dell'alluce: da notare il lieve arrossamento cutaneo
La gotta si può presentare in vari modi, anche se il più frequente
è l'attacco ricorrente di artrite infiammatoria acuta (con gonfiore, arrossamento eirritazione all'articolare).[20] Più spesso viene colpita la base dell'alluce, rappresentando
questa la metà dei casi,[37] altre articolazioni, come il tallone, ilginocchio,
il polso e le dita, possono essere
colpite.[37] Il dolore articolare inizia
solitamente durante la notte e dura da 2 a 4 ore.[37] La spiegazione dell'insorgenza
notturna è data dal fatto che la temperatura corporea è più bassa.[37] I primi segni in genere si manifestano
in individui maschi fra i 30 e i 60 anni. Nelle donne questa affezione compare
di solito più tardi, dopo la menopausa.
La comparsa di un accesso di gotta in un paziente più giovane impone la ricerca
di un difetto enzimatico. Altri
sintomi possono verificarsi raramente insieme con il dolore articolare, tra
questi la stanchezza e lafebbre elevata.[1][37]
Tofi [modifica]
Livelli elevati per lungo tempo di acido urico (iperuricemia)
possono provocare altre condizioni, compresi i tofi: depositi duri e
dolorosi di cristalli di acido urico. Ampi tofi possono portare ad artrite
cronica dovuta a erosione ossea.[21] L'entità della formazione dei tofi
dipende dalla durata e dal grado dell'iperuricemia, che è a sua volta effetto
della gravità dell'interessamento renale. I tofi possono essere morbidi o duri,
solidi o fluttuanti, lisci o ruvidi e in genere si localizzano nelle parti cartilaginee delle articolazioni colpite dalla
gotta, o anche in corrispondenza dell'elice dell'orecchio. Se i tofi sono superficiali, tendono
ad aprirsi liberando un liquido lattiginoso nel quale con l'esame microscopico si possono rilevare i cristalli di
urato. Talvolta la perforazione della pelle porta ad una infezione secondaria,
che richiede cure attente in quanto i tofi guariscono lentamente.[50] Prima dell'introduzione di trattamenti
farmacologici efficaci, i tofi si presentavano nel 60% dei pazienti,
percentuale ora ridotta a meno del 25%.[51][52]
Tofi su di un dito ed all'elice
dell'orecchio
Tofo sul ginocchio
Tofi sul dito del piede e sulmalleolo esterno
Rottura di tofi con fuoriuscita di essudatocontenente
cristalli di acido urico
Crisi acuta [modifica]
L'esordio è drammatico, con dolori lancinanti, solitamente nelle
primissime ore del mattino, cioè quando è maggiore la stasi ematica, ed il
paziente spesso riferisce che il semplice peso delle coperte sull'alluce gli
risulta insopportabile.[53] Si ha iperemia,
tumefazione ed aumento locale della temperatura.
La crisi è preceduta da iperuricemia,
nonché da segni generali quali febbre, leucocitosi ed aumento della VES. Al termine della crisi fa seguito una
fase asintomatica (gotta interaccessuale o intervallare), che precede la fase
cronica. La durata di questa fase è variabile: alcuni pazienti non presentano
un secondo accesso gottoso, ma nella maggioranza dei casi i sintomi ricompaiono
dopo alcune settimane, per poi divenire sempre più ricorrenti.
Gotta cronica [modifica]
Dopo un periodo di latenza, oltre alle inevitabili mutilazioni
articolari, alla radiografia sono visibili erosioni ossee "ad
alabarda", oppure rotondeggianti, dette geodi.[54] Durante questa fase della malattia i
pazienti accusano soprattutto una dolorabilità sorda e profonda delle
articolazioni interessate, nelle quali la rigidità può rappresentare una
componente essenziale.
Nefropatia gottosa [modifica]
La formazione di tofi nella midollare del rene esercitando compressione sui dotti collettori è in grado di condurre a necrosi dei nefroni
tributari, tuttavia la compromissione renale, soventemente
accompagnata da litiasi uratica,
decorre lentamente con una prognosi relativamente benigna.[55]
Diagnosi [modifica]
Cristalli di acido urico in un campione diliquido sinoviale fotografati grazie ad un microscopio
ottico a luce polarizzata. La formazione di cristalli di acido urico nelle
articolazioni è associata con la gotta.
Un caso di gotta al piede
sinistro visto tramite raggi X: la
posizione tipica è l'articolazione dell'alluce. Si noti anche la tumefazione
dei tessuti molli sul bordo laterale del piede.
La gotta può essere diagnosticata e trattata, senza ulteriori indagini,
in chiunque presenti iperuricemia e i classici sintomi della patologia.
Tuttavia, se la diagnosi è dubbia, si può procedere nell'analisi del liquido
sinoviale.[1] I raggi X,
utili per identificare la gotta cronica, hanno scarsa utilità nella diagnosi
durante gli episodi acuti.[5] Diversi studi hanno messo in luce
l'utilità dell'ecografia per la
diagnosi e la valutazione del decorso della malattia cronica.[56]
Analisi del liquido sinoviale [modifica]
Una diagnosi definitiva di gotta si basa sulla individuazione di
cristalli di urato monosodico nel liquido sinoviale o nei tofi.[37] Tutti i campioni di
liquido sinoviale ottenuti da articolazioni infiammate devono essere esaminati per la ricerca
di questi cristalli.[5] L’analisi dei cristalli richiede un
microscopio ottico a luce polarizzata che permetta di identificare i cristalli
grazie alla loro birifrangenza.[57] Questo test è difficile esecuzione e
richiede un operatore qualificato.[58] I campioni devono anche essere
esaminati in tempi relativamente brevi dopo l'aspirazione, infatti la temperatura e il pH possono influenzare la solubilità.[5]
Imaging biomedico [modifica]
A partire dal primo decennio del 2000, grazie ai forti progressi
tecnologici nelle tecniche di imaging
biomedico, si sono sviluppate nuove metodologie diagnostiche,[59] infatti, se la radiografia tradizionale tende a non avere una potenzialità
diagnostica nei casi di gotta acuta ma solo nella gotta cronica (in genere dopo
da 7 a 10
anni)[60],
tecniche più avanzate sono in grado di analizzare la condizione con maggior
precisione e tempestività.
Studi recenti stanno dimostrando la capacità della tomografia computerizzata (TC) ad alta risoluzione di indagare
il rapporto tra erosioni ossee e tofi. Larisonanza magnetica e l'ecografia possono, invece, fornire immagini che
dimostrano la natura infiammatoria tipica della artropatia gottosa, rivelando
informazioni sulla composizione e la vascolarizzazione dei tofi.[59]
Esami del sangue [modifica]
L'iperuricemia è una condizione classica e presente nei casi di
gotta, ma la malattia però si ha per quasi la metà del tempo senza che questa
sia presente. Inoltre, la maggior parte delle persone con un aumento dei
livelli di acido urico non ha la gotta. Perciò
l'utilità diagnostica della misura del livello di acido urico nel sangue è limitata. L'iperuricemia è definita come un
livello di acido urico plasmatico superiore ai 420 micromol/l (7,0
mg/dl) negli uomini e 360 micromol/l (6,0 mg/dl)
nelle donne.[62] Altri test comunemente eseguiti sono
la conta dei globuli bianchi,
i valori degli elettroliti,
i test di
funzionalità renale e
la velocità di eritrosedimentazione (VES). Tuttavia, sia la conta dei
globuli bianchi che la VES possono essere elevati a causa della gotta anche in
assenza di infezione.
Diagnosi differenziale [modifica]
La diagnosi differenziale da fare più importante per la gotta è
quella con l'artrite settica. Questa dovrebbe essere considerata nei
pazienti con segni di infezione o in coloro che non migliorano con il
trattamento. Per facilitare la
diagnosi, una cultura con colorazione di Gram può essere eseguita sul liquido
sinoviale. Altre condizioni che
si presentano in modo simile sono: l'artrite reumatoide e la pseudogotta. I tofi della gotta, possono essere
confusi per con il carcinoma basocellulare o con
altre neoplasie.
Prevenzione
Sia le modifiche allo stile di vita e l'assunzione di farmaci possono diminuire i livelli di acido
urico. Tra le scelte alimentari più efficaci per perseguire questo scopo
comprendono la riduzione dell'assunzione di carne e pesce, il consumo di
adeguate quantità di vitamina C,
limitazioni nel consumo di alcool e di fruttosio ed evitare di incorrere nell'obesità.[20] Una dieta a basso contenutocalorico negli uomini obesi comporta una
riduzione dei livelli di acido urico di 100 mmol/l (1,7 mg/dl).[40]
L'assunzione di vitamina C con 1.500 mg al giorno diminuisce il
rischio di gotta del 45%.[67] Il consumo di caffè sembra essere associato a un minor
rischio di contrarre la patologia.[68] La gotta può anche essere correlata
alla sindrome delle apnee nel sonno per via del rilascio di purine dalle cellule in
debito di ossigeno;
il trattamento di tali apnee può ridurre l'insorgenza di attacchi di gotta.]
Trattamento [modifica]
L'obiettivo iniziale del trattamento per la gotta è quello di
risolvere i sintomi dell'attacco acuto.[70] Il ripetersi di tali attacchi può
essere prevenuto con l'utilizzo di farmaci che riducono i livelli sierici di
acido urico.[70] L'applicazione di ghiaccio,
per la durata di 20-30 minuti più volte al giorno, può far diminuire il dolore.[20][71] Le opzioni per il trattamento acuto
comprendono la somministrazione di farmaci antiinfiammatori non
steroidei (FANS), la colchicina e gli steroidi,[20] mentre i farmaci utilizzati a scopo
preventivo sono l'allopurinolo, il febuxostat e il probenecid.
Il solo abbassamento dei livelli di acido urico è sufficiente a curare la
malattia.[5] mentre il trattamento delle
comorbidità risulta altrettanto importante.[5]
FANS [modifica]
Per approfondire, vedi Farmaci anti-infiammatori non
steroidei.
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I FANS sono solitamente utilizzati per il trattamento di prima
linea per la gotta, senza distinzione di efficacia tra di essi. Il miglioramento può essere osservato
entro quattro ore, le linee guida suggeriscono una durata del trattamento di
una o due settimane.[20][5] Questa categoria di farmaci, non è
però consigliabile nei pazienti che presentano altre condizioni mediche, come: emorragia gastrointestinale, insufficienza renale cronica o insufficienza cardiaca.[23] Se l'indometacina è stato storicamente il FANS più
frequentemente usato, un'alternativa come l'ibuprofene può essere preferita grazie al suo
miglior profilo di tollerabilità a parità di efficacia. Per i soggetti a rischio di effetti collaterali alla mucosa gastrica, possono essere
co-somministrati gli inibitore della pompa protonica.[72]
Colchicina e Indometacina [modifica]
Per approfondire, vedi Colchicina e Indometacina.
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L'utilizzo della Colchicina è una valida alternativa per coloro
che non tollerano i FANS.[20] I suoi effetti collaterali
(principalmente disturbi gastrointestinali) però ne limitano l'utilizzo.[73] Tuttavia, questi disturbi, dipendono
dalla dose somministrata e il rischio può essere ragionevolmente ridotto
utilizzando dosi ridotte ma ancora efficaci.[40] La Colchicina può interagire con altri
farmaci comunemente prescritti, quali, ad esempio, l'atorvastatina e la eritromicina.[73] Recentemente viene proposto l'impiego
dell'indometacina in alternativa alla colchicina, per
via dei suoi minori effetti collaterali.
Steroidi [modifica]
Per approfondire, vedi Steroidi.
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I glucocorticoidi sono stati identificati efficaci come
i FANS per la gotta[74] e possono essere utilizzati quando vi
sono controindicazioni per quest'ultimi.[20] Prima di essere prescritti, è però
necessario escludere la presenza di un'infezione anche banale, che potrebbe peggiorare
con l'utilizzo degli steroidi per via sistemica.[20]
Pegloticase [modifica]
Il Pegloticase è un farmaco approvato, nel 2010,
negli Stati Uniti d'America per il trattamento della gotta.[75] Questo farmaco rappresenta un'opzione
per circa il 3% delle persone che sono intolleranti agli altri farmaci.[75] Pegloticase viene somministrato
mediante infusione endovenosa ogni due settimane,[75] ed è in grado di ridurre i livelli di
acido urico.[76]
Profilassi [modifica]
Per approfondire, vedi Profilassi.
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Enzima della xantina ossidasi.
I suoi inibitori (come l'allopurinolo e
il febuxostat)
sono utilizzati nella profilassi per la gotta.
Un certo numero di farmaci sono utili per prevenire ulteriori
episodi di gotta, tra di essi gli inibitori della xantina ossidasi (allopurinolo e febuxostat)
e gliuricosurici (probenecid e sulfinpirazone).
La terapia con essi, generalmente, non inizia prima di una o due settimane
dalla risoluzione di un attacco acuto, per via di alcuni timori teorici sul
peggioramento dell'attacco.[20] Vengono, inoltre, spesso usati in
combinazione con un FANS o con la colchicina, almeno per i primi tre o sei mesi.[5]
La profilassi non è raccomandata fino a quando una persona non ha
sofferto di almeno due attacchi di gotta[20] a meno che non si siano verificate
alterazioni distruttive alle articolazioni, tofi o nefropatie da urati.[77][20]
Le misure profilattiche devono essere calibrate al fine di
arrivare a livelli sierici di acido urico al di sotto 300-360 mmol/l (5,0-6,0
mg/dl) e devono poi essere continuate a tempo indeterminato.[20][5] Se questi farmaci vengono utilizzati
cronicamente, al momento di verificarsi di un eventuale attacco,essi devono essere
momentaneamente sospesi.[37] Se non si riesce a portare i livelli
di acido urico al di sotto 6,0 mg/dl e vi sono attacchi ricorrenti, si deve
considerare un fallimento del trattamento o la presenza di un caso di gotta
refrattaria.[78]
I farmaci uricosurici vengono generalmente preferiti se vi è una
iposecrezione di acido urico, come rilevabile da una raccolta di urina di 24
ore in cui risulta una quantità di acido urico inferiore a 800 mg.[20] Tuttavia non sono raccomandati se una
persona ha una storia di calcoli renali.[20] Se in 24 ore l'escrezione nelle urine
è di oltre 800 mg, c'è un'indicazione di sovrapproduzione, e si preferisce un
inibitore della xantina ossidasi,
come l'allopurinolo e il febuxostat.[20] Essi sono ben tollerati nei pazienti
con insufficienza renale o calcoli di urato, anche se l'allopurinolo ha causato
ipersensibilità in un piccolo numero di individui.[20] In tali casi, il febuxostat, può
essere preferito.[79]
Prognosi [modifica]
Senza trattamento, un attacco acuto di gotta solitamente si
risolve in un periodo che va dai cinque ai sette giorni. Tuttavia, il 60% delle
persone sperimenterà un secondo attacco entro un anno.[1]Gli
individui affetti da gotta vedono aumentato il loro rischio di sviluppare ipertensione, diabete mellito, sindrome metabolica, malattie renali e
cardiovascolari, quindi hanno un maggior rischio di morte.[5][80] Ciò può essere dovuto in parte alla
sua associazione con l'insulino-resistenza e con l'obesità, ma una parte del
rischio sembra essere comunque indipendente.[80]
Senza trattamento, gli episodi di gotta acuta possono trasformarsi
in gotta cronica con distruzione delle superfici articolari, deformità
articolare, tofi e dolore.[5] Questi tofi si manifestano nel 30% dei
pazienti con gotta[81] e possono essere eliminati con un
trattamento aggressivo. I calcoli renali spesso possono complicare la gotta,
manifestandosi nel 10 e il 40% delle persone gottose. I calcoli si verificano a
causa del basso pH delle urine che favorisce la precipitazione dell'acido urico.[5] Possono verificarsi anche altre forme
di insufficienza renale cronica.[5]
Negli
altri animali [modifica]
La gotta è una condizione rara nella maggior parte degli altri
animali. Questo per via della capacità di questi di produrre l'uricasi,
che è in grado di scomporre l'acido urico.[82] Gli esseri umani, insieme agli altri Hominidae,
non possiedono questa capacità, e così la gotta per essi è una patologia
comune.[1][82] Tuttavia, un esemplare di Tyrannosaurus
rex, conosciuto come "Sue", si ritiene abbia sofferto
di gotta.[83]
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