mercoledì 21 settembre 2016

Riqualificazione periferie: Costituito il Nucleo per la valutazione dei progett


21/09/2016
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In riferimento alle previsioni contenute nell’articolo 2 (Istituzione e funzionamento del Nucleo), comma 6 del DPCM 25 maggio 2016 recante “Approvazione del bando con il quale sono definiti le modalità e la procedura di presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta”, con Decreto 6 settembre 2016 del Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Consigliere Paolo Aquilanti, presso la stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri - Segretariato generale, è stato costituito il Nucleo per la valutazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie.
Il Nucleo è composto dal Segretario Generale della Presidenza del Consiglio Consigliere Paolo Aquilanti che svolge le funzioni di presidente e da seguenti sei esperti di particolare qualificazione professionale, anche esterni alla pubblica amministrazione:
  • Ing. Michele Brigante, designato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome;
  • Architetto Elisabetta Fabbri;
  • Dott.ssa Veronica Nicotra, segretario generale dell'ANCI, designata dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani (AN CI);
  • Prof. Fabio Pammolli, professore ordinario di Economia e gestione delle imprese presso la Scuola Superiore Universitaria IMT Alti Studi Lucca;
  • Prof.ssa Laura Ricci, direttore del Dipartimento di pianificazione design tecnologia dell'architettura della Facoltà di Architettura dell'Università di Roma La Sapienza;
  • Cons. Ferruccio Sepe, dirigente della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Nella prima riunione - che stando alle notizie di stampa, dovrebbe essere avvenuta lo scorso 19 settembre - il Nucleo ha definito le proprie modalità di funzionamento nonché ulteriori criteri di valutazione rispetto a quelli indicati nel bando allegato al DPCM 25 maggio 2016 (tempestiva esecutività degli interventi, capacità di attivare sinergie fra finanziamenti pubblici e privati, fattibilità economica e finanziaria e coerenza interna del progetto, ecc.), come previsto espressamente dal citato articolo 2, comma 6 del DPCM 25 maggio 2016.
A cura di LavoriPubblici.i

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