La vita per essere vissuta,
sempre e comunque,
ha bisogno
di continui compromessi
con le realtà intorno,
con la storia del luogo che ci
ospita
e con quelli con i quali
abbiamo preso impegni
per tutta la vita
che non possono
risolversi in due parole.
Me ne sono accorto
Me ne sono accorto
nei miei continui trasferimenti
quando
stavo per toccare il cielo con
le mani
e i miei affetti
non potevano più fare a meno
di un confronto,
di in una presa di coscienza
che, per non dichiararsi perdente,
prendeva a pretesto,
in maniera
apparentemente unilaterale,
anche gli avvenimenti
che si scatenavano intorno,
con un interlocutore
da sempre ricerca di un
conforto,
quanto meno rassicurante,
con parole
ormai assuefatte alla poesia
e con i brividi che riescono
a suggerire,
col rischio di minare
le fondamenta
di un vissuto
corposo e intenso.
Avverbi, diverbi e sentimenti
è il riassunto
dei miei umori
sociali, morali, creativi e
amorosi
senza riserve alcune
e senza pudori
che da tempo vivono dentro di me
e da quando abito ad Ostia
con un cuore che stenta a
trovare
la sua collocazione definitiva
sul suo territorio
fisico e sociale.
Gioacchino Ruocco
Ostia lido 26.03.019
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