martedì 30 ottobre 2012

Applicazione delle norme

Per tornare a casa sano e salvo è necessario conoscere le norme e il mestiere e metterli  in atto entrambi.

Alcuni anni addietro, quando ricoprivo l'incarico di personale tecnico ispettivo dell'Ass. Naz. per il Controllo della Combustione, in occasione di un controllo di vigilanza su un impianto termico, mi fu chiesto se i dispositivi di sicurezza e controllo erano necessari anche su impianti che per le loro caratteristiche non rientravano nei controlli obbligatori.

L'interlocutore quando ascoltò le mie argomentazioni restò perplesso senza rendersi conto della bestialità che aveva innanzi pronunciata.

Se un impianto di ridotta potenzialità non fosse stato dotato di quei dispositivi quali garanzie di funzionamento poteva offrire anche per soli pochi minuti di esercizio ?

Salire su un'impalcatura senza aver indossato di DPI previsti per proteggere il capo, gli occhi, le mani e i piedi ed una eventuale cintura di sicurezza da fissare ad un ancoraggio idoneo in presenza di operatività in assenza di opere provvisionali in fase di montaggio equivale a moltiplicare il rischio di caduta dall'alto presente comunque nelle attività praticate ad un'altezza superiore ai due metri dal piano di campagna.

La stessa cosa vale per un saldatore che si appresta a svolgere la sua attività. Deve necessariamente dotarsi di parannanza ignifuga, di scarpe di sicurezza facilmente scalzabili nell'eventualità che una schicchera di fuoco dovesse penetrare all'interno di esse; indossare scarpe adeguate a sopportare eventuali cadute di gravi; guanti ignifughi e resistenti al taglio su eventuali profili metallici che si presentano con limiti taglienti ed irregolari; occhiali adatti per proteggere gli occhi; Impianto di aspirazione localizzato se non si vuole indossare una maschera contro i fumi prodotti dal processo di saldatura e via di seguito.

Oggi a fianco della valutazione dei rischi residui sono obbligatorie le procedure che non possono derivare solamente da programmi preconfezionati, le procedure devono rispondere al superamento delle problematiche che il lavoro presenta per cui la loro standardizzazione è da condannare mentre é necessario richiamare l'attenzione sull'analisi costante delle metodologie adottate per apportare le correzioni necessarie alla buon riuscita della riduzione del rischio residuo senza prenderci confidenza.

Potrei proseguire per ore, ma non è questo il metodo per richiamare l'attenzione di chi mi legge sulla necessità di non diventare abitudinari come certi ex colleghi ispettivi che scrivevano sempre le stesse contravvenzioni  concludendo con prescrizioni che annotavano sempre la stessa soluzione, cioè quella di risolvere le problematiche nel rispetto della norma violata.

                                                                                           Per. Ind.  Gioacchino Ruocco



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