PREMESSA
In Teatro, l’analisi del lavoro ha individuato nel palcoscenico l’ambiente più
a rischio per la sicurezza per tutto il personale artistico, tecnico, ed ospite
che opera al suo interno.
L’obbiettivo è quello di focalizzare l’attenzione sulla valutazione del rischio
e sulle misure di prevenzione e protezione da attuare, per la gestione e
conduzione dello spettacolo, tenendo conto che detta valutazione deve essere
separata dalla normale valutazione dei rischi relativi al montaggio
dell’allestimento:
La prima è riferita alla sicurezza degli artisti e a tutto il personale tecnico
e ospite che accede in palcoscenico durante lo spettacolo.
La seconda è riferita al montaggio dell’allestimento ove le regole del lavoro
sono ben definite.
• NB: gli esempi e le procedure sono riferite al Teatro Regio di Torino.
IL DECRETO N° 81/08 E LE REGOLE DEL LAVORO
Salire su un palcoscenico, spalanca le porte ad un mondo nuovo e particolare
dove, in alcuni casi, la realizzazione di uno spettacolo, può determinare
situazioni di pericolo dovute ad esigenze artistiche e di regia che possono
esporre il personale tecnico ed artistico, presente in palcoscenico, al rischio
di infortuni fisici.
Il Teatro e soprattutto il palcoscenico, ha caratteristiche particolari che
richiederebbero regole particolari. Attualmente, non esiste una normativa
specifica in merito alla sicurezza in palcoscenico, ma solo il D.P.R. 322 del
20 marzo 1956 riferito alle norme per la prevenzione infortuni nell’industria
della cinematografia.
Va da se che, proprio per la sua specificità, sul palcoscenico non si possono
applicare tutte le regole previste dal Decreto Legislativo n° 81/08, e
successive modifiche integrative emanate con Decreto legislativo n° 106 del 03
agosto 2009.
Come il precedente Dlgs 626/94, anche il Dlgs 81/08 e successivo Dlgs106/09 si
applica in tutti i settori di attività privati o pubblici e a tutte le
tipologie di rischio, ma non contiene riferimenti specifici per le attività che
si svolgono sul palcoscenico dei Teatri Italiani.
Questo comporta, a volte, derogare alle regole del lavoro. Quello cui
occorre meditare è la complessa questione delle deroghe, cioè il complesso
delle disposizioni a carattere cogente che costituisce solo il livello minimo
delle misure adottabili in presenza di rischi particolari ( livello al di sotto
del quale si è nel reato).
PERCHE’ NON SI POSSONO APPLICARE TUTTE LE REGOLE
Perché alcune regole elementari di buona tecnica dicono :
• che non si può sostare sotto i carichi sospesi ( in palcoscenico abbiamo
sulla testa migliaia di chili appesi ai tiri di scena che si muovono
continuamente (quinte, fondali, americane, proiettori, elementi di scena,
ecc.).
• quando un dislivello supera 100 - 200 cm. di altezza rispetto al piano di
calpestio, occorre mettere i parapetti di protezione ( a volte in scena, per
motivi artistici, non sempre è possibile mettere i parapetti di
protezione).
• la zona di lavoro deve essere ampia, ben illuminata e priva di ostacoli (
spesso in scena si opera in condizioni di scarsa illuminazione e in spazi
ristrettissimi).
• i ponti e i mezzi di sollevamento sono “attrezzature”di scena e non sono
abilitati per il trasporto delle persone in quanto non sono né ascensori, né
montacarichi, (può capitare che, per esigenze sceniche e/o di regia , i ponti,
i carri e/o i mezzi di sollevamento , possono essere usati per il trasporto e/o
il sollevamento delle persone).
• sul palcoscenico è vietato fumare e usare fiamme libere (in questo caso,
l’uso nelle rappresentazioni di fiamme libere può essere consentito previa
autorizzazione delle autorità competenti ; vedi Decreto Ministeriale 19 agosto
96 titolo V).
LE MISURE DI SICUREZZA ALTERNATIVE
In mancanza di norme tecniche specifiche, non resta che applicare il
principio di equivalenza del livello di protezione che indirizza verso le
scelte “alternative” , le quali, per detti motivi, potrebbero non essere
necessariamente di carattere tecnico, ma appoggiarsi significativamente sul
contributo di procedure comportamentali.
Anche quindi, nel caso di ricerca delle azioni di prevenzione in “deroga”
l’unico strumento è l’applicazione dei principi scalari dell’azione di
sicurezza secondo le priorità individuate nell’’art. 15 comma 3 del Dlgs
81:(ove l’eliminazione dei rischi non sia possibile, il rischio stesso deve
essere ridotto al minimo, in relazione alle conoscenze acquisite in base al
progresso tecnico.
Non esiste rischio zero ma esiste rischio accettabile.
È imperativo quindi :
• Motivare caso per caso il perché della non applicabilità del principio di
ordine prioritario ( dispositivi di protezione quali parapetti o altri sistemi,
Dispositivi di Protezione Individuale, ecc.).
• Dettagliare la misure o il complesso delle misure alternative adottate,
ponendo in evidenza l’effettiva possibilità di raggiungere un livello di
protezione equivalente a quello conseguibile con le misure canoniche.
• Dettagliare le procedure operative e comportamentali da seguire.
• Acquisire la ragionevole certezza della possibilità di applicarla in maniera
efficace.
• Prevedere strette misure di controllo – sorveglianza sulla corretta e
costante applicazione della misura stessa.
• Mantenere evidenza documentale di tutto il processo messo in atto.
• Entrare in palcoscenico è come entrare all’interno di una macchina
con organi in movimento dove non sempre è possibile proteggere le zone
potenzialmente a rischio!
Si riporta un estratto di alcuni articoli del Dlgs81/08
• Misure generali di tutela: art. 15.
• La valutazione dei rischi e data certa: art. 28.
• Formazione e e informazione: art. 36.
• Parapetti protezione: art. 126 e titolo XVIII comma 2.1.5.
• Non sostare sotto carichi sospesi: all. VI comma 3.1.5.
• Prescrizioni sistemi sollevamento e movimento: all. V titolo II.
• Sistemi e dispositivi di comando: all. V comma 2.
• Manutenzione impianti e registro manutenzione: Art. 15 comma Z – titolo V comma11.
• Protezione contro la caduta di proiettori o altro: all. V comma 3.
• Controllo funi: all. VI comma 3.1.2.
IL RISCHIO SPECIFICO
In palcoscenico, tra le situazioni a rischio specifico
per la sicurezza
di tutto il personale , certamente bisogna prendere in considerazione:
• La movimentazione dei tiri di scena ( elettrici o manuali).
• La movimentazione dei ponti mobili.
• La movimentazione di carri ( elettrici o manuali).
• I lavori sulla soffitta.
Condizione essenziale per garantire la sicurezza a tutto il personale artistico
e tecnico presente in palcoscenico, nelle situazioni a rischio specifico, è
quello di attuare un efficace modello organizzativo per la gestione in
sicurezza di tutti gli impianti della meccanica di scena: (tiri di scena -
ponti mobili - Carri mobili - ecc).
NB:
è fondamentale che gli impianti della meccanica di scena, siano soggetti a
regolare
manutenzione il cui esito deve essere riportato su apposito registro.
IL DOCUMENTO SULLA LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO NELLO SPETTACOLO
A differenza della valutazione dei rischi delle attività lavorative presenti in
Teatro, dove i rischi specifici sono facilmente individuabili dalle lavorazioni
stesse, la valutazione dei rischi relativi alla realizzazione di uno
spettacolo, quando non può essere individuata in anticipo, deve essere attuata
nel momento in cui avviene l’azione in scena.
Infatti, spesso le situazioni di potenziale pericolo emergono durante le prove
tecniche o di assieme , secondo le esigenze artistiche che il regista richiede;
tali esigenze però , possono essere più volte cambiate in base alle
osservazioni e ai cambiamenti richiesti dal regista stesso nel corso della
regia dello spettacolo.
Per questo motivo, per poter attuare una corretta valutazione dei pericoli e
una esaustiva attuazione delle misure di prevenzione e protezione, il documento
sulla valutazione dei rischi per lo spettacolo , deve essere un documento
dinamico che si “modula” nel corso delle prove adattandosi ad ogni nuova
situazione che dovrà essere mediata e concordata con il Regista, il Direttore
Allestimenti, il Direttore di Scena e il Responsabile del Servizio
Prevenzione.
CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
La valutazione dei rischi e le misure di sicurezza relative allo spettacolo
devono essere effettuate tenendo conto:
• Del Decreto legislativo 09 aprile 2008 n° 81 ( art. 15 – 28 – 36 – all. V –
VII, ecc.).
• Dell’analisi dell’allestimento in fase di presentazione con: il Regista, il
Direttore degli Allestimenti, il Responsabile del Servizio Prevenzione lo
Scenografo Bozzettista .
• Del tipo di allestimento realizzato e dai pericoli derivati al suo
accedere.
• Delle esigenze artistiche e delle azioni in scena richieste dalla
Regia.
• Del tipo degli effetti speciali ( fumi, nebbie, fiamme in scena, ecc.).
• Della movimentazione di carri elettrici o manuali, di ponti o altro con la
presenza di masse artistiche in palcoscenico.
• Dell’aspetto emotivo e psicologico degli artisti in relazione alle loro
sensazioni quando, in scena, si trovano in situazioni di potenziale
pericolo.
LE PROCEDURE DI SICUREZZA
L'analisi dei rischi e delle misure di prevenzione deve essere riportata su
apposite schede di sicurezza così suddivise:
• La prima è riferita all’analisi dello spettacolo in fase di progetto sotto il
profilo artistico, strutturale, impiantistico; (è in questa fase che devono
essere valutate le situazioni di potenziale pericolo, individuate le soluzioni
di sicurezza alternative, eliminando, ove possibile, già alla fonte le
situazioni di rischio).
• La seconda è riferita all’analisi dell’allestimento relativo alle fasi di
montaggio - smontaggio; è in questa fase che devono essere valutate tutte le
condizioni di sicurezza necessarie per il montaggio degli allestimenti, tenendo
conto del peso degli elementi da movimentare, degli impianti da realizzare,
dell’informazione -formazione del personale tecnico che esegue i lavori sul
palcoscenico.
• La terza è riferita all’analisi dello spettacolo tenendo conto dei
particolari eventi scenici e delle azioni richieste dalla Regia nel corso della
preparazione dello spettacolo (movimentazione di carri, ponti, tiri, effetti
speciali, particolari elementi di attrezzeria , ecc.).
• In questa fase che devono essere valutate:
1 - le situazioni di potenziale pericolo che possono emergere durante le
prove
tecniche e/o di assieme in palcoscenico e/o in sala Regia per tutto il
personale
artistico e tecnico presente in scena.
2 - le misure di formazione informazione e le disposizioni da attuare, per
la
sicurezza di tutto il personale artistico e tecnico che opera in
palcoscenico.
• La quarta e ultima scheda è riferita all’analisi dello spettacolo prima della
prova generale e/o prima della prima, al fine di verificare che non siano
emerse nuove situazioni di pericolo.
L’esito della valutazione deve essere firmato:
• dal Direttore degli Allestimenti dal Responsabile del Servizio Prevenzione,
dal Responsabile dei Servizi di Palcoscenico, dal Direttore di Scena , dai
Rappresentanti dei Lavoratori per l Sicurezza e dal Medico Competente.
• Ove occorra il documento di sicurezza dovrà essere personalizzato e firmato
per presa visione da artisti, comparse, tecnici e se in scena vi sono minorenni,
dai genitori.
NB:
• il documento dovrà riportare la cronologia delle date dove sono state attuate
le misure di sicurezza e prevenzione.
• La “data certa” della valutazione è attestata dalla sottoscrizione del
documento da parte del datore di lavoro, del Responsabile del servizio
Prevenzione, dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezzae dal medico
Competente ( art. 18 comma c- Dlgs 106/09).
COMPITI DEL DIRETTORE DI SCENA
Il Direttore di Scena, in collaborazione con il Direttore Allestimenti e il
Responsabile del Servizio Prevenzione Protezione dovrà:
• Informare il personale artistico che opera sul palcoscenico, secondo quanto
previsto dal documento di sicurezza relativo allo spettacolo.
• Collaborare con il Responsabile del Servizio Prevenzione e il Direttore
Allestimenti, per la stesura del documento di sicurezza relativo
all’allestimento nelle sue varie fasi .
• Gestire lo spettacolo nel rispetto delle schede di sicurezza emanate.
• Segnalare alla Direzione Allestimenti e al Responsabile del Servizio
Prevenzione, eventuali situazioni di pericolo e/o richieste particolari della
Regia non previste durante le fasi di preparazione dello spettacolo, al fine di
attuare le misure di sicurezza necessarie.
• Qualsiasi variazione alle misure di sicurezza previste o qualsiasi nuovo
effetto scenico, richiesto dalla Regia, che possa comportare pericolo per le
persone, deve essere autorizzato dalla Direzione Allestimenti al fine di
effettuare le opportune valutazioni e le relative misure di prevenzione.
LE SCHEDE DI SICUREZZA RELATIVE ALLO SPETTACOLO
• La raccolta delle principali misure di prevenzione e protezione per il
personale tecnico ed artistico che opera sul palcoscenico, è riferita
esclusivamente alla gestione e conduzione dello spettacolo, dall’inizio delle
prove sino all’andata in scena.
• I destinatari, cui sono indirizzate le presenti schede devono rendere edotti
i preposti ed i lavoratori del suo contenuto ed esigerne il rispetto.
Allegato - 1 RELAZIONE TECNICA
MATERIALE SCENICO (Dm 19 agosto 1996 titolo2 comma 2.3.3).
- I materiali utilizzati per realizzare gli allestimenti, devono essere
rispondenti al Titolo 2 comma 2.3.3 del Decreto Ministeriale 19 agosto 1996 (
vedi fascicolo prevenzione incendi in palcoscenico).
STRUTTURALE
Allegare ove occorra:
- ll progetto dell’allestimento, firmato da professionista iscritto all’albo,
con i dati di calcolo della struttura, di passerelle, balconate, praticabili,
ecc..
- Il peso dei vari elementi scenici da installare e movimentare in relazione
alla portata della struttura di appoggio o di sostegno della soffitta, dei
mezzi di sollevamento, dei carri, dei ponti, ecc..
- Le istruzioni per il corretto montaggio della struttura da parte del
progettista.
- La verifica di avvenuto corretto montaggio secondo le istruzioni al fine di
rispettare, dette istruzioni, nei successivi montaggi e cambi di scena durante
le rappresentazioni.
IMPIANTI ELETTRICI
- Gli impianti elettrici a servizio della scena devono essere eseguiti secondo
le regole dell’arte ( norme CEI e Decreto Ministeriale del 22 gennaio 2008 n°
37 ex legge 46/90).
NB:
- Il documento da produrre è un documento dinamico in quanto deve essere
aggiornato ogni qualvolta che cambiano le condizioni di montaggio e di
sicurezza.
- Annotare sulla scheda i casi in cui non necessitino dati di progetto e di
calcolo.
Allegato - 2
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
PROCEDURE DI SICUREZZA
• Descrivere il lavoro in tutte le sue parti e le modalità di intervento
..
• Stabilire la squadra, il numero e livello delle persone coinvolte.
• Individuare quali sono i pericoli per persone e cose e le misure di sicurezza
da attuare, previste dal documento sulla valutazione del rischio dei Servizi di
Palcoscenico e dalle schede di sicurezza.
• Individuare quali sono i DPI da utilizzare in base alle schede di
sicurezza.
• Informare i tecnici addetti del tipo di lavoro, la modalità di esecuzione
ecc.
• Organizzare l’area di lavoro ( ove necessario segregare l’area con transenne
o altri sistemi).
• Valutare i sistemi di sollevamento e le modalità di aggancio degli elementi
in relazione al carico.
• Valutare i carichi dei vari elementi scenici da lavorare e movimentare.
• Individuare il preposto per l’esecuzione dei lavori e per il controllo
dell’applicazione delle misure di sicurezza
• Verbalizzare l’esito delle procedure individuate.
• NB:I lavori che comportino particolari rischi non previsti dalle schede di
sicurezza in vigore o in generale, devono essere segnalati al responsabile del
Servizio Prevenzione e al Direttore degli Allestimenti, al fine al fine di
effettuare una nuova valutazione dei rischi con le relative misure di
prevenzione da attuare.
COME MUOVERSI IN PALCOSCENICO
• Porre molta attenzione ad ogni attività di palcoscenico tenendo sempre in
considerazione che per esigenze sceniche ed artistiche le situazioni di potenziale
rischio sono spesso differenti tra uno spettacolo e l’altro.
• Sarà cura della Direzione di Scena, della Direzione Allestimenti in
collaborazione con il Responsabile del Servizio Prevenzione, fornire le giuste
informazioni sui pericoli che si possono incontrare e su come comportarsi in
scena.
In particolare modo per il palcoscenico si raccomanda :
• di rispettare i segnali di divieto e/o di accesso al palcoscenico durante le
fasi di montaggio, smontaggio o altro.
• di muoversi con cautela, soprattutto in presenza di grandi masse artistiche
e/o quando in scena ci sono situazioni particolari (movimento di carri,
elementi di scena, fiamme libere, ecc).
• di fare sempre attenzione ai dislivelli improvvisi e ai segnali posti a
pavimento che delimitano le zone di pericolo.
• di porre attenzione all’utilizzo di particolari elementi di
attrezzeria ( lance, spade, scudi, fiaccole, ecc.).
• di rispettare le istruzioni date dalla Direzione di Scena e/o
Allestimenti.
• per le donne, se non per esigenze sceniche: evitare durante le prove di
indossare scarpe con tacchi a spillo, calzature aperte o leggere ( sandali,
ciabatte ecc).
• al termine delle prove e/o spettacoli abbandonare il palcoscenico con
calma.
• Ciascuno per il proprio ruolo è tenuto, in osservanza dell’art. 20 del
Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n° 81 (obbligo dei lavoratori) a:
• rispettare le regole segnalando alla Direzione eventuali situazioni che
possono generare una condizione di pericolo per persone e cose.
• dare il proprio contributo per il miglioramento del livello di
sicurezza.
• non compiere di propria iniziativa azioni che possano pregiudicare la
sicurezza propria e altrui.
• è importante “ rispettare” il palcoscenico quale “luogo” di lavoro, non
sottovalutarlo e soprattutto essere a conoscenza che si opera in un luogo
potenzialmente a rischio.
DECRETO
DEL MINISTRO DELL’INTERNO 19 AGOSTO 1996
PREVENZIONE INCENDI IN PALCOSCENICO
PREMESSA
A differenza del Dlgs. 81/ 08 la sicurezza antincendio nei Teatri è
regolamentata da
apposito Decreto Ministeriale 19 agosto 1996 n° 149 che detta le regole come
attuare
prevenzione incendi, relativa ad un allestimento e come effettuare gli effetti
speciali
( fiamme in libere, colpi arma da fuoco, fuochi d’artificio, ecc.).
Presupposto essenziale, per garantire la sicurezza antincendio è che la struttura
del Teatro o dei locali ad essi destinati, siano rispondenti a quanto indicato
dal Decreto Ministeriale 19 agosto 1996 n° 149 (approvazione della regola
tecnica di prevenzione incendi per la progettazione , costruzione ed esercizio
dei locali di intrattenimento e pubblico spettacolo).
NB: gli esempi di seguito descritti sono riferiti ad un Teatro Lirico
Concertistico
LA
NORMATIVA PER IL PALCOSCENICO
• Titolo II comma 2.3.3: materiale scenico.
• Titolo V comma 5.1: disposizioni particolari per la scena
• Titolo V comma 5.2.6.1: locali di servizio alla scena
MATERIALE
SCENICO
Dm 19 agosto 1996 - Titolo 2 art. 2.3.3 .
Per la realizzazione degli scenari fissi e mobili ( quinte, tendaggi e simili)
è ammesso l’impiego di materiali combustibili di classe di reazione al fuoco
non superiore a 2.
E’ consentito l’impiego di materiali di classe superiore a 2 a condizione che
siano previsti effettivi accorgimenti migliorativi delle condizioni globali di
sicurezza della scena, quali efficaci sistemi di smaltimento dei fumi asserviti
agli impianti di rivelazione automatica degli incendi e/o di spegnimento
automatico.
Normalmente oggi, la realizzazione di un allestimento , viene effettuata
utilizzando materiali in classe uno per tele, fondali, tappeti materici, ecc.
reperibili sul mercato e corredati di certificato di conformità; mentre la
realizzazione delle armature viene realizzata utilizzando cantinelle in legno
trattate con vernice ignifuga o con armature in ferro o in alluminio.
Occorre tenere però presente che da tempo esiste un continuo scambio degli
allestimenti tra i vari Teatri Italiani ed Europei, allestimenti che spesso
sono stati realizzati in anni in cui non esisteva un’ armonizzazione delle
leggi di prevenzione incendi tra i vari teatri Italiani ed Europei; in questi
casi la normativa ci viene incontro permettendo di
usare anche allestimenti superiori alla classe due purchè i palcoscenici siano
dotati degli impianti indicati al titolo due sopra descritto.
Tutte le opere effettuate oltre il sipario tagliafuoco, devono essere invece
realizzate rigorosamente in classe zero o in classe uno corredati dalla
relativa documentazione probante.
In alternativa la classe di reazione al fuoco può essere attribuita trattando
il manufatto in legno con vernice ignifuga specifica per il tipo di legno
utilizzato, con la relativa documentazione probante.
Di tale circostanza deve essere fatta menzione nel certificato di prova la cui
validità è comunque limitata a sei mesi con l’obbligo di non effettuare
lavaggi o altre operazione di manutenzione che possano alterare le
caratteristiche di reazione al fuoco.
Nei locali con scena integrata nella sala, i materiali allestiti nell’area
scenica devono essere di classe di reazione al fuoco non superiore a 1.
Documenti probanti.
1. dichiarazione del responsabile dove risulti che il manufatto in legno è
stato trattato con la vernice ignifuga tipo xxxx idonea per il tipo di legno
utilizzato, nei modi e nella quantità previste dalla ditta fornitrice della
vernice.
2. Certificato di conformità della ditta costruttrice della vernice.
3. Certificato di omologazione della vernice del Ministero dei Trasporti.
4. Documento di trasporto del prodotto.
DISPOSIZIONI PARTICOLARI PER LA SCENA
Titolo V comma 5.1:
• Le scene, sia del tipo separato che integrato rispetto alla sala, devono
contenere unicamente gli scenari, gli spezzati e gli attrezzi necessari per lo
spettacolo del giorno, che devono essere collocati in modo da non ingombrare i
passaggi e rendere accessibili le attrezzature e i mezzi antincendio.
• L’uso nelle rappresentazioni di fuochi d’artificio, fiamme libere e di spari
con armi, deve essere oggetto di valutazione da parte dell’autorità competente
e non può essere autorizzato in mancanza di misure di sicurezza appropriate ai
rischi.
• ……………….
• È vietato fumare nella scena e sue dipendenze salvo che per esigenze
sceniche.
• Titolo V. comma 2.6.1: camerini e cameroni.
• Nessuna installazione neppure provvisoria, di camerini è consentita nella
scena propriamente detta, ivi compreso il sottopalco, salvo che quest’ultimo
sia dotato di proprie uscite dirette verso luogo sicuro e costituisca un
compartimento antincendio di classe REI 120.
“REGISTRO DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO”
• Il titolare dell’attività è tenuto a registrare i controlli, gli interventi
di manutenzione sugli impianti e sulle attrezzature finalizzate alla sicurezza
antincendio, indicate al titolo 18.6 del DM 19 agosto 1996.
PRINCIPALI
MISURE DI PREVENZIONE INCENDI RELATIVE AD UN ALLESTIMENTO
• I materiali utilizzati per realizzare gli allestimenti devono essere
rispondenti al Dm 19 agosto 1996 ( vedi capitolo precedente).
• I proiettori di scena, quale fonte di calore, devono essere installati ad una
distanza di sicurezza da fondali, quinte, o qualsiasi elemento che possa essere
pericolo di innesco.
• I cavi elettrici, le prolunghe , le spine devono rispondere alle norme “CEI”
in vigore e devono essere del tipo non propagante l’incendio.
• Gli impianti elettrici realizzati all’interno di un allestimento, devono
essere realizzati secondo le regole dell’arte ( norme CEI DM 22 gennaio 2008
n°47 ex legge 46/90).
• Qualsiasi macchinario elettrico quale fonte di calore, deve avere marchio CE
ed essere installato secondo le norme di buona tecnica e lontano da elementi
che possono essere causa di innesco.
• Deve essere curata la manutenzione dei cavi di collegamento dei proiettori,
delle macchine di scena, delle prolunghe con le relative spine ecc; (i falsi
contatti elettrici sono la prima causa di un principio di incendio!).
• Cavi di collegamento spine e prolunghe, devono avere sezione adeguata al
carico.
• Sul palcoscenico e comunque in tutti i locali del Teatro a tutte le quote, è
vietato fumare.
• Rispettare il divieto di fumo, il divieto di utilizzo di fiamme libere, il
divieto di deposito di liquidi infiammabili o bombole di gas all’interno del
locale; ….l’uso nelle rappresentazioni di fiamme libere, di colpi di arma da
fuoco, ecc, deve essere oggetto di valutazione da parte dell’autorità
competente e non può essere autorizzato in mancanza di misure di sicurezza
appropriate ai rischi (DM 19 agosto 1996 Titolo 5.1).
• In caso di ritocchi sulle armature in alluminio e/o metallo di un
allestimento, che necessitano l’utilizzo di flessibili e/o saldatrici
elettriche, occorre attuare tutte le misure di sicurezza necessarie atte a
prevenire l’insorgere di un principio di incendio ed esattamente:
– coordinare il lavoro in funzione della programmazione di montaggi e/o
prove al fine di evitare interferenze con le altre attività del Teatro.
– assistenza durante il lavoro di un addetto alla squadra antincendio dotato di
estintore.
– utilizzo di coperte antifiamma o altri sistemi idonei atti ad evitare la propagazione
di scintille e/o scorie di saldatura.
– Siano sempre garantite le vie di fuga dal palcoscenico.
• Al termine di ogni giornata lavorativa :
– disattivare gli utilizzi elettrici non necessari ( luci, macchine , ecc.).
– Tutto il materiale scenico, non strettamente necessario all’allestimento,
(cantinelle, praticabili, fianchi, ecc.), deve essere collocato negli appositi
magazzini o negli appositi spazi nel retro palco o sfondati laterali, in
maniera
tale da non ingombrare i passaggi, le vie di uscita o impedire la chiusura
delle porte e portoni tagliafuoco del palcoscenico.
– chiudere le porte tagliafuoco interessate.
- abbassare il sipario tagliafuoco
FIAMME
IN SCENA
l’uso nelle rappresentazioni di fiamme libere, di colpi di arma da fuoco, ecc,
deve essere oggetto di valutazione da parte dell’autorità competente e non può
essere autorizzato in mancanza di misure di sicurezza appropriate ai rischi (DM
19 agosto 1996 Titolo 5.1).
Misure generali di prevenzione
• Le misure di prevenzione dovranno essere di volta in volta adeguate in
relazione del tipo di effetto e al tipo di allestimento messo in atto.
• Sentite le autorità competenti, la gestione delle fiamme libere in scena deve
essere fatta in stretta collaborazione con il Responsabile del Servizio
Prevenzione, la Direzione di Scena, e il Direttore degli Allestimenti e il
Direttore Tecnico.
Attività di informazione formazione
• Il personale tecnico ed artistico che opera in palcoscenico deve essere
informato sui rischi derivati dall’incendio e sulle procedure di emergenza da
attuare in caso di pericolo.
Servizi di sicurezza
• In palcoscenico, deve essere garantita (con programma settimanale)
l’assistenza:
•• Elettrica da parte di tecnico abilitato.
•• Antincendio da parte degli addetti alla prevenzione incendi aziendali.
ESEMPI
DI FIAMME IN SCENA
1° esempio
descrizione della scena
• Utilizzo di candele o più candelabri in scena.
• Utilizzo di fiaccole portate in scena da artisti e/o comparse.
valutazione del rischio
• Di principio di incendio
• Di pericolo d’incendio per i costumi.
• Di ustioni più o meno gravi in relazione al tipo di incendio.
misure di prevenzione
• Valutare secondo le esigenze sceniche :
• Chi, come, dove e quando accende le candele, i candelabri e/o le
fiaccole.
• Chi, come, dove e quando avviene lo spegnimento.
• Dove sono poste in scena.
• Verificare che nelle immediate vicinanze non vi siano elementi che possano
propagare la fiamma.
• Informare e istruire il personale tecnico addetto all’accensione e allo
spegnimento delle fiamme ( NB: in quella fase deve essere presente un addetto
antincendio dotato di estintore idoneo).
• Informare gli artisti sui rischi e come comportarsi in scena, soprattutto se
indossano costumi vaporosi e facilmente infiammabili.
• Informare i Vigili del Fuoco Provinciali del Comando di Appartenenza, in
servizio per lo spettacolo, della presenza di fiamme in scena.
Per le fiaccole:
• utilizzare fiaccole di sicurezza realizzate in lamiera metallica con ritorno
a molla.
( in caso di caduta o rilascio della molla, lo stoppino rientra
all’interno
dell’impugnatura soffocando la fiamma).
• Per limitare la propagazione della fiamma, proteggere la stessa con una
retina metallica.
misure di sicurezza
• Predisporre adeguati mezzi di spegnimento ( estintori – estintori idrici -
naspo – coperte antifiamma).
• Predisporre adeguato servizio di vigilanza antincendio in base alle
prescrizioni della Commissione Provinciale di Vigilanza o dai Vigili del fuoco
del comando di competenza.
2°
esempio
“CLEMENZA DI TITO” FIAMME IN SCENA DI UNA CERTA RILEVANZA
Relazione presentata alle Autorità Competenti per l’ottenimento della
relativa autorizzazione per l’impiego di fiamme libere di una certa rilevanza
in occasione
dello spettacolo “CLEMENZA DI TITO” in scena al Regio di Torino nel maggio
2008.
RELAZIONE TECNICA
• Gli effetti saranno realizzati da esperto abilitato e autorizzato dalla
questura di competenza per la manipolazione e l’impiego di prodotti per la
produzione di fiamme per effetti scenici.
DESCRIZIONE DELLA SCENA E DELL’EFFETTO
• La scena avviene alla fine del Primo atto e rappresenta il Campidoglio in
fiamme.
• L’effetto scenico, deve raffigurare un incendio, della larghezza di circa sei
metri con un altezza delle fiamme di circa un metro, visto dalle finestre del
campidoglio.
• L’effetto, della durata di circa sei - sette minuti, sarà realizzato nella
parte posteriore al palcoscenico utilizzando un apposito “Gel a base alcolica”
che brucia con fiamma regolare, non sprigiona gas tossici e non rilascia
residui incandescenti né scintille.
• Il “gel” sarà collocato in apposito focolare, realizzato in lamiera e isolato
dal palcoscenico.
• L’accensione delle fiamme è effettuata, dietro le quinte, dall’esperto
abilitato per mezzo di appositi accenditori comandati a distanza.
• Lo spegnimento avviene naturalmente per esaurimento del combustibile.
Descrizione del focolare
• il focolare è composto da n° 4 vasche metalliche (90 x 20 x 5) collocate su
apposito carro mobile che può essere spostato in caso di pericolo.
Valutazione del rischio
• Di principio di incendio
• Pericolo di incendio per i costumi.
• Di ustioni più o meno gravi in relazione al tipo di incendio.
MISURE DI PREVENZIONE
• Distanze di sicurezza:
• Il focolare è isolato dal carro mobile tramite mattoni refrattari.
• il carro mobile è foderato a sua volta da una lamiera metallica
• Nelle vicinanze delle fiamme non vi sono elementi pericolosi che possono
propagare l’incendio.
• Mezzi di spegnimento
• Ai lati del palcoscenico nelle vicinanze dell’effetto saranno posizionati e
disponibili : estintori portatili adeguati, estintori carrellati, idranti e n°
2 coperte antifiamma.
Durante
l’effetto sarà presente in palcoscenico:
•
la squadra dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale in servizio per lo
spettacolo, che seguirà a vista l’effetto, dai due lati del palcoscenico.
• la squadra Aziendale degli addetti alla prevenzione incendi del Teatro Regio,
nel
numero indicato dalla Commissione Provinciale di Vigilanza, che sarà a
disposizione dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale.
• un elettricista della manutenzione con il compito di disattivare tensione a
tutti i circuiti di scena in caso di emergenza
• Si trasmette quanto sopra per le opportune valutazioni al fine di ottenere la
relativa autorizzazione e per predisporre le appropriate misure di
sicurezza.
ATTIVITA’
DI FORMAZIONE INFORMAZIONE COMUNE
• Artisti e/o personale tecnico, devono essere informati sui pericoli per
persone e cose derivati da fuoco, sulle misure di sicurezza individuate e su
come comportarsi in scena.
• Nel corso delle prove di scena, artisti e tecnici, seguiranno gli
insegnamenti su come comportarsi in scena, in base alle misure di prevenzione
individuate dalla Direzione Allestimenti e dalla Direzione Tecnica e dal
Servizio Prevenzione.
• L’esito della valutazione e delle misure di prevenzione e informazione
attuate, saranno riportate su apposita scheda personalizzata firmata per conoscenza
dagli artisti, comparse, tecnici e se in scena ci sono dei minori, dai
genitori.
a cura di Bruno Scagliola Rspp Teatro Regio di
Torino
Anonimo ha detto...
E' un articolo molto interessante e curato.
Ho potuto prendere diversi spunti per il mio lavoro.
Anonimo ha detto...
Salve, per la tipologia di armi da fuoco non è
specificato bene quali modelli e come devono essere fatti per essere abili
all'uso in scena. Potreste darmi dei dettagli? Ho uno spettacolo in
allestimento dove la regia richiede delle armi da fuoco d'epoca ad avancarica
che devono sparare e la fiamma dovrebbe essere visibilmente in fuoriuscita
dalla canna, dal davanti e non dall'alto come alcune armi riprodotte a causa
del tappo rosso in metallo hanno uno sfogo sulla parte alta della canna. questo
genere di armi si usano per il cinema, ma sono abili anche per il palcoscenico?
Il fornitore o nolegiatore che documentazione deve rilasciare e se tale
documentazione va inviata ai vigli del fuoco ? Grazie
Buongiorno provo a rispondere alle sue domande. Le
armi da fuoco utilizzate nello spettacolo devono sempre caratterizzarsi dalla
riconoscibilità della loro finzione. Nello specifico il tappo rosso deve essere
sempre presente. Per ottenere la fiamma in uscita dalla canna viene applicato
un dispositivo elettronico che ha lo scopo di ottenere questo effetto insieme
al rumore dello sparo. In Italia esistono delle ditte specializzate in effetti
speciali che si occupano sia del noleggio che della certificazione. Credo che
questa sia la strada più semplice e comunque quella che le consiglio di
seguire. Al nord est trovera' ad esempio la ditta Guerini. Spero di esserle
stato di aiuto. Buon lavoro.
Giuseppe Patti
Anonimo ha detto...
Salve. Vorrei sapere se c'è una legge o un regolamento
per quando riguarda l'illuminazione di servizio sul palcoscenico durante il
lavoro di carico/scarico e montaggio attrezzature. Ci sono dei parametri che
definiscono l'illuminazione di palco sufficiente o meno per i lavoratori?
Grazie
Buongiorno, in relazione alla sua domanda le propongo
un articolo, che ho pubblicato nel 2010, il quale affronta nello specifico il
tema che lei pone. Ecco il link dell'articolo:
https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=6459218578424455565#editor/target=post;postID=8150375762787184569;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=69;src=postname
Federica Debbi ha detto...
Buongiorno, intanto complimenti per l'articolo
esaustivo ed interessante. Faccio parte di una compagnia teatrale amatoriale e
nel prossimo allestimento vorremmo utilizzare una sorta di altalena con cui
sollevare una persona di circa 3 mt da terra. La persona non deve eseguire
movimenti particolari, solo stare seduta e recitare/cantare. Che misure di
sicurezza dobbiamo adottare? Se possibile, avrei bisogno di una risposta a
tutto tondo, ovvero tutto ciò che è richiesto per una cosa del genere:
modulistica, attrezzatura, cavi ecc... Vi ringrazio in anticipo, saluti
Federica
Grazie per i complimenti sul blog!
Mi e' già successo di avere situazioni analoghe alla sua.
Paradossalmente durante uno spettacolo venne anche una ispezione della USL che
assistette al volo su altalena dell'attrice (anche lei era a circa 3 metri da
terra). Non fecero grosse storie, si limitarono a dire che il rischio era
insito nel suo lavoro di artista circense e la stessa era una artista navigata
e riconosciuta. Io rimasi sbalordito da questa valutazione ed infatti ancora
oggi non la ritengo pienamente corretta. In parole povere dipende da chi e'
l'ufficiale che viene a controllare e dipende da .... da altri fattori.
Per stare piu' o meno sicuro ecco cosa farei io:
L'artista che andra' su altalena e' una libera professionista o una lavoratrice
dipendente?
Nel secondo caso le farei fare un corso di 8 ore sui DPI di III Categoria;
servira' anche per il futuro.
L'altalena a cosa e' legata? Cosa abbiamo nel soffitto? E' un teatro con
graticcio?
In questo caso collegherei l'altalena ad un motore C1 con cella di carico e
darei all'operatore del motore il controllo visivo dell'altalena.
Per concludere: cercherei di far indossare una leggerissima imbracatura
all'artista e dal graticcio farei scendere una corda di un sistema paracadute
(funziona tipo la cintura di sicurezza della macchina) che legherei
all'imbracatura.
Inoltre scriverei una procedura di recupero dell'artista in caso di mal
funzionamento delle apparecchiature e/o in caso di malore della stessa. Farei
provare questa procedura al personale coinvolto nello spettacolo.
Per finire farei rientrare quanto detto in un valutazione dei rischi che
discuterei insieme ai RLS. Di questa Valutazione darei informazione a tutti
coloro che prendono parte allo spettacolo.
Mi rendo conto che sono tante cose ma visto che ci scriviamo e non parliamo al
telefono sono costretto a scrivere tutto quello che farei. Scripta manet...
In bocca al lupo e buon lavoro!