Tra gli argomenti che formano oggetto della circolare dell’Inps 45 del 29 febbraio, abbiamo scelto di commentare:
- Benefici previdenziali per i lavoratori esposti all’amianto – Proroga del termine di presentazione delle domande;
- Regime sperimentale donna.
Il primo riguarda i benefici previdenziali per i lavoratori esposti all’amianto con la proroga* al 31 dicembre 2016 del termine per la presentazione all’Inps delle domande di riconoscimento del beneficio previdenziale previsto dall’art. 1, c. 115, della L190/2014. “Pertanto, entro il 31 dicembre 2016 gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, gestita dall’Inps, e all’assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali, gestita dall’Inail, dipendenti da aziende che hanno collocato tutti i dipendenti in mobilità per cessazione dell’attività lavorativa, i quali abbiano ottenuto in via giudiziale definitiva l’ accertamento dell’avvenuta esposizione all’amianto per un periodo superiore a dieci anni e in quantità superiore ai limiti di legge e che, avendo presentato domanda successivamente al 2 ottobre 2003, abbiano conseguentemente ottenuto il riconoscimento dei benefici previdenziali di cui alla L. 326/2003, possono presentare domanda all’INPS per il riconoscimento della maggiorazione secondo il regime vigente al tempo in cui l’esposizione si è realizzata”.
Regime sperimentale donna. Sempre per effetto della Legge di stabilità 2016, art. 1, c. 281, allo scopo di portare a conclusione la sperimentazione di cui alla L. 243/2004**, “la facoltà prevista… è estesa anche alle lavoratrici che hanno maturato i requisiti …, adeguati agli incrementi della speranza di vita… entro il 31 dicembre 2015 ancorché la decorrenza del trattamento pensionistico sia successiva a tale data, fermi restando il regime delle decorrenze e il sistema di calcolo delle prestazioni applicati al pensionamento di anzianità di cui alla predetta sperimentazione”.
Così, conclude la circolare dell’Inps, “la data del 31 dicembre 2015 è da considerarsi quale termine entro il quale devono essere soddisfatti i soli requisiti contributivi e anagrafici per il diritto alla pensione di anzianità in regime sperimentale donna”.
* La proroga è disposta dall’arti.1, c. 279 dalla L. 208/2015 – Legge Stabilità 2016”.
** Prevede che, in via sperimentale, fino al 31 dicembre 2015, le lavoratrici possono conseguire il diritto all’accesso al trattamento pensionistico di anzianità, ove in possesso dei prescritti requisiti anagrafici e contributivi, optando per la liquidazione del trattamento medesimo secondo le regole di calcolo del sistema contributivo.
Info: circolare Inps n.45 29 febbraio 2016
Commento: Il sottoscritti si è interessato dal 1978 di amianto, facendo procedure operative per il settore 56 della Regione Lazio e per l?ASL RM 13 presso la quale ha prestato il suo servizio come ispettore del Lavoro. ha provveduto all'esame di piani di lavoro amianto e ad effettuare ispezione nei cantieri dove l'amianto veniva rimosso per gli accertamenti richiesti per la tutela dei lavoratori e quella ambientale. Nonostante le leggi in vigore mai nessun responsabile di servizio si è preoccupato di far sottoporre il personale ispettivo ai controlli sanitari previsti per gli operatori. E' vero che partecipavamo al cantiere in atto nel momenti ispettivi e quindi non accumulavamo tempi di esposizione elevati, ma un mesoltelioma ci poteva scappare come è capitato alle casalinghe che lavavano i panni dei mariti o come e successo ad alcune di esse che si sono messe in casa apparecchiature imbottite di amianto.
Questa è la mia testimonianza a tredici anni dall'andat in pensione.
Tutelare la salute è il compito della riforma sanitaria dentro e fuori degli ambienti di lavoro, ma i miei colleghi se ne guardarono bene di farsi attribuire l'incarico. G. Ruocco
Commento: Il sottoscritti si è interessato dal 1978 di amianto, facendo procedure operative per il settore 56 della Regione Lazio e per l?ASL RM 13 presso la quale ha prestato il suo servizio come ispettore del Lavoro. ha provveduto all'esame di piani di lavoro amianto e ad effettuare ispezione nei cantieri dove l'amianto veniva rimosso per gli accertamenti richiesti per la tutela dei lavoratori e quella ambientale. Nonostante le leggi in vigore mai nessun responsabile di servizio si è preoccupato di far sottoporre il personale ispettivo ai controlli sanitari previsti per gli operatori. E' vero che partecipavamo al cantiere in atto nel momenti ispettivi e quindi non accumulavamo tempi di esposizione elevati, ma un mesoltelioma ci poteva scappare come è capitato alle casalinghe che lavavano i panni dei mariti o come e successo ad alcune di esse che si sono messe in casa apparecchiature imbottite di amianto.
Questa è la mia testimonianza a tredici anni dall'andat in pensione.
Tutelare la salute è il compito della riforma sanitaria dentro e fuori degli ambienti di lavoro, ma i miei colleghi se ne guardarono bene di farsi attribuire l'incarico. G. Ruocco