Quella volta che l'albero vinse contro il trattore
Storie di infortunio
Repertorio delle storie di infortunio Dors
Dors nasce nel 1998 per volontà della Regione Piemonte - Assessorato alla tutela della salute e sanità.
Ci rivolgiamo alle Aziende ASL e ASO, agli operatori della scuola, della ricerca, dell’associazionismo e a coloro i quali, a vario titolo, operano nel campo della Prevenzione e della Promozione della Salute.
Le competenze professionali degli operatori del Centro non attengono solo alla cultura biomedica e psicologica, ma alla conoscenza di modelli di ricerca documentale, di modelli formativi, di progettazione e di valutazione di azioni di prevenzione e promozione della salute, fino ad arrivare al marketing sociale e alla disseminazione attraverso le tecnologie dell’informazione e i nuovi media.
Dors nasce nel 1998 per volontà della Regione Piemonte - Assessorato alla tutela della salute e sanità.
Ci rivolgiamo alle Aziende ASL e ASO, agli operatori della scuola, della ricerca, dell’associazionismo e a coloro i quali, a vario titolo, operano nel campo della Prevenzione e della Promozione della Salute.
Le competenze professionali degli operatori del Centro non attengono solo alla cultura biomedica e psicologica, ma alla conoscenza di modelli di ricerca documentale, di modelli formativi, di progettazione e di valutazione di azioni di prevenzione e promozione della salute, fino ad arrivare al marketing sociale e alla disseminazione attraverso le tecnologie dell’informazione e i nuovi media.
Luogo: provincia di Torino
Data: 7 gennaio 2003
Comparto produttivo: agricoltura
Esito: un agricoltore è deceduto per il ribaltamento del trattore
Dove è avvenuto: nell’azienda di famiglia nel campo dove si coltivavano alberi da frutto. L’infortunio è avvenuto nelle campagne della pianura pinerolese, alle 15.30 circa. Nei giorni precedenti, aveva nevicato, e il terreno era ancora imbiancato, gelato in superficie. La giornata era limpida, molto fredda.
Cosa si stava facendo: due anziani agricoltori si accingevano a rimuovere degli alberelli da frutto che fiancheggiavano un campo con un trattore di proprietà del titolare dell’azienda agricola, acquistato nel 1972 e condotto dall’infortunato, che era il fratello del titolare.
Descrizione infortunio: per estirpare alcuni alberelli da frutto lungo il lato di un campo era utilizzato il trattore, che esercitava la trazione per mezzo di un cavo di acciaio lungo circa quattro metri. Il cavo veniva fissato da una parte all’albero, e dall’altra al punto di aggancio presente in alto sul retro del trattore, poco sotto al seggiolino di guida.
Dopo aver estirpato alcuni alberelli, i due uomini si accingevano a toglierne un altro, con il tronco dal diametro di circa 10 cm. Il mezzo, sprovvisto del telaio di protezione in caso di ribaltamento, durante la trazione della pianta, si è ribaltato, provocando la morte del conducente. Il ribaltamento del trattore è stato istantaneo, infatti l’infortunato non ha avuto il tempo di reagire e muoversi dalla postazione di guida, rimanendo con la testa schiacciata sotto al piantone dello sterzo e la carenatura del motore.
Come prevenire:
Dotare le macchine agricole di sistemi di protezione in caso di ribaltamento, che possono essere la cabina o il telaio, e un sistema di ritenzione del conducente, ovvero la cintura di sicurezza. Tali sistemi non impediscono il ribaltamento, ma proteggono il conducente dalle sue conseguenze.
Utilizzare sempre dispositivi di protezione individuali adatti al tipo di lavorazione. In questo caso, un paio di scarpe dotate di suola antiscivolo avrebbe forse potuto fare una presa maggiore sul pedale, impedendo lo scatto intempestivo del mezzo. Infatti, è plausibile che il lavoratore possa accidentalmente aver schiacciato eccessivamente il pedale dell’acceleratore, oppure aver perso il controllo del pedale della frizione, determinando un repentino balzo in avanti del mezzo. Controllare che il punto utilizzato per l’aggancio del cavo al trattore non si trovi più in alto dell’assale delle ruote posteriori, per far si che le forze esercitate su di esso non tendano a far sollevare la parte anteriore del mezzo. Probabilmente, se il lavoratore avesse utilizzato il gancio inferiore, posto 50 cm sotto al sedile, le forze in gioco avrebbero provocato il semplice slittamento del mezzo, invece che il ribaltamento. La lunghissima esperienza dei due agricoltori coinvolti nella dinamica infortunistica non li ha protetti dal compiere una drammatica leggerezza quale quella di agganciare troppo in alto il cavo.
Un aspetto altrettanto importante a fini prevenzionistici è che il ribaltamento è avvenuto su terreno perfettamente pianeggiante, contravvenendo al pensiero comune secondo il quale in pianura non esiste il rischio legato al ribaltamento.
Data: 7 gennaio 2003
Comparto produttivo: agricoltura
Esito: un agricoltore è deceduto per il ribaltamento del trattore
Dove è avvenuto: nell’azienda di famiglia nel campo dove si coltivavano alberi da frutto. L’infortunio è avvenuto nelle campagne della pianura pinerolese, alle 15.30 circa. Nei giorni precedenti, aveva nevicato, e il terreno era ancora imbiancato, gelato in superficie. La giornata era limpida, molto fredda.
Cosa si stava facendo: due anziani agricoltori si accingevano a rimuovere degli alberelli da frutto che fiancheggiavano un campo con un trattore di proprietà del titolare dell’azienda agricola, acquistato nel 1972 e condotto dall’infortunato, che era il fratello del titolare.
Descrizione infortunio: per estirpare alcuni alberelli da frutto lungo il lato di un campo era utilizzato il trattore, che esercitava la trazione per mezzo di un cavo di acciaio lungo circa quattro metri. Il cavo veniva fissato da una parte all’albero, e dall’altra al punto di aggancio presente in alto sul retro del trattore, poco sotto al seggiolino di guida.
Dopo aver estirpato alcuni alberelli, i due uomini si accingevano a toglierne un altro, con il tronco dal diametro di circa 10 cm. Il mezzo, sprovvisto del telaio di protezione in caso di ribaltamento, durante la trazione della pianta, si è ribaltato, provocando la morte del conducente. Il ribaltamento del trattore è stato istantaneo, infatti l’infortunato non ha avuto il tempo di reagire e muoversi dalla postazione di guida, rimanendo con la testa schiacciata sotto al piantone dello sterzo e la carenatura del motore.
Come prevenire:
Dotare le macchine agricole di sistemi di protezione in caso di ribaltamento, che possono essere la cabina o il telaio, e un sistema di ritenzione del conducente, ovvero la cintura di sicurezza. Tali sistemi non impediscono il ribaltamento, ma proteggono il conducente dalle sue conseguenze.
Utilizzare sempre dispositivi di protezione individuali adatti al tipo di lavorazione. In questo caso, un paio di scarpe dotate di suola antiscivolo avrebbe forse potuto fare una presa maggiore sul pedale, impedendo lo scatto intempestivo del mezzo. Infatti, è plausibile che il lavoratore possa accidentalmente aver schiacciato eccessivamente il pedale dell’acceleratore, oppure aver perso il controllo del pedale della frizione, determinando un repentino balzo in avanti del mezzo. Controllare che il punto utilizzato per l’aggancio del cavo al trattore non si trovi più in alto dell’assale delle ruote posteriori, per far si che le forze esercitate su di esso non tendano a far sollevare la parte anteriore del mezzo. Probabilmente, se il lavoratore avesse utilizzato il gancio inferiore, posto 50 cm sotto al sedile, le forze in gioco avrebbero provocato il semplice slittamento del mezzo, invece che il ribaltamento. La lunghissima esperienza dei due agricoltori coinvolti nella dinamica infortunistica non li ha protetti dal compiere una drammatica leggerezza quale quella di agganciare troppo in alto il cavo.
Un aspetto altrettanto importante a fini prevenzionistici è che il ribaltamento è avvenuto su terreno perfettamente pianeggiante, contravvenendo al pensiero comune secondo il quale in pianura non esiste il rischio legato al ribaltamento.
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