Copertura previdenziale e assicurativa lavoratori domestici, il rapporto Ilo
SCRITTO DA CORRADO DE PAOLIS IL
GINEVRA – Il 90% dei lavoratori domestici nel mondo non ha accesso ad alcuna forma di protezione sociale, donne l’80% della forza lavoro, in Italia il 60% dei domestici non ha alcuna copertura previdenziale e assicurativa.
Pubblicato ieri da Ilo il rapporto Social protection for domestic workers: Key policy trends and statistics – Protezione sociale per i lavoratori domestici: evoluzione delle politiche e tendenze statistiche, rapporto che ha analizzato le condizioni previdenziali e assicurative nelle quali si trovano i 67 milioni di lavoratori domestici di tutto il mondo.
Dei 67 milioni calcolati, 60 non godono di alcuna tutela. Le maggiori criticità vengono segnalate da Ilo per quanto riguarda i paesi in via di sviluppo, Asia e America Latina dove si trova il 68% di tali lavoratori e per i lavoratori migrati nei paesi industrializzati (11,5 milioni).
In alcune aree in via di sviluppo sta emergendo una tendenza verso la copertura assicurativa e la comprensione delle reali esigenze. Mali, Senegal e Vietnam si segnalano come i paesi virtuosi da questo punto di vista..
Per quanto riguarda gli industrializzati il comunicato stampa di Ilo Italia riporta dati su Italia, Spagna,Francia. In Italia non risulta registrato presso enti previdenziali e assicurativi il 60% dei domestici, il 30% sia in Spagna che in Francia. I dati mostrano quindi un settore “difficile da monitorare”, con più datori di lavoro ogni singolo lavoratore, turnover, assenza di contratti, salari irregolari.
Occorrono quindi interventi di sensibilizzazione, comunicazione, incentivi istituzionali. “A causa della situazione particolarmente vulnerabile dei lavoratori domestici, la sola contribuzione obbligatoria non è sufficiente. Le strategie dovrebbero includere gli incentivi fiscali, delle iniziative per favorire la registrazione, le campagne di sensibilizzazione destinate ai lavoratori migranti e ai loro datori di lavoro, e anche meccanismi di vouchers. Il lavoro domestico dovrebbe anche essere integrato in più ampie politiche di riduzione del lavoro informale”.
Ricordiamo che Ilo nel 2011 ha adottato la Convenzione 189 sul lavoro domestico seguita poi dallaRaccomandazione sul lavoro dignitoso per le lavoratrici e i lavoratori domestici, 2011. La Convenzione è stata ratificata dall’Italia ed è in vigore dal 5 settembre 2013.
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