RISCHI, INFORTUNI, MANCATI
INFORTUNI E INDICATORI DI PRESTAZIONE SSL - UNI 7249
L'importanza
di analizzare i "Mancati Infortuni" (UNI 7249 e OHSAS 18001) nel
contesto di prevenire il verificarsi di infortuni e nell'impostare un
Indicatore di Prestazione per un SSL: esempio.
Il presente
Focus, partendo dalle definizioni della UNI 7249 "Statistiche degli
infortuni sul lavoro", mette in evidenza l'importanza di analizzare i
"Mancati Infortuni" (Near Miss), al fine di prevenire il
verificarsi di infortuni, inoltre l'analisi degli stessi è necessaria per la
definizione degli Indicatori per la misura delle prestazioni di un SSL.
1.1. Definizioni
La
definizione di rischio riportata nel D. Lgs 81/08 e s.m.i., all'Art. 2 lettera
s) è la seguente:
Rischio:
Probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni
di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro
combinazione. In forma matematica con la funzione:
Si considera
infortunio ogni evento avvenuto per causa violenta in occasione di lavoro, da
cui sia derivata la morte o un'inabilità permanente al lavoro, assoluta o
parziale, ovvero un'inabilità temporanea assoluta che comporti l'astensione dal
lavoro per più di 3 giorni (art. 2, c. 1, D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124
"Testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro
gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali"). Occorre però
precisare che tale definizione è valida solo a fini assicurativi: infatti
devono essere comunicati all'INAIL, ex art.18 c.1 lettera r) D.lgs 81/2008, gli
infortuni che provocano una assenza dal lavoro di almeno un giorno escluso
quello in cui si è verificato l'evento [e quindi vanno considerati come
infortuni].
Con la
pubblicazione del Regolamento (UE) 349/2011 in cui, è definito Infortunio
sul luogo di lavoro all’Art. 1:
Infortunio sul luogo di lavoro:
Un evento fortuito nel corso del lavoro che conduce ad una lesione fisica o
mentale.
L’espressione «nel corso del lavoro» significa «mentre la persona è occupata in
un’attività professionale» oppure «durante il tempo trascorso al lavoro».
Ciò include i casi di incidenti stradali nel corso del lavoro; esclude, invece,
gli infortuni in itinere, ossia gli infortuni verificatisi sul tragitto da e
verso il posto di lavoro.
Le
definizioni che seguono, e che sono utili per la comprensione delle formule
presentate nel seguito, sono tratte dalla norma UNI 7249 "Statistiche
degli infortuni sul lavoro".
2. UNI 7249 "STATISTICHE
DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO"
Rischio infortunistico:
probabilità
per il lavoratore di subire per causa violenta un danno consistente in una
lesione psicofisica derivante eziologicamente dall’attività lavorativa
svolta.
Infortunio sul lavoro:
evento lesivo avvenuto per causa violenta, in occasione di lavoro, da cui sia
derivata la morte o un’inabilità permanente al lavoro assoluta o parziale
ovvero un’inabilità temporanea assoluta per un tempo maggiore della rimanente
parte della giornata o del turno nel quale si è verificato.
Infortunio/medicazione:
evento lesivo che comporta medicazione con ripresa immediata del lavoro o con
abbandono del lavoro per la rimanente parte della giornata o del turno nel
quale si è verificato.
Mancato infortunio (incidente):
qualunque evento non soggetto al controllo dell’operatore che avrebbe potuto
causare un infortunio di varia gravità oppure avrebbe potuto, o ha causato
danni a cose e che, per pura casualità, si è concluso senza conseguenze
significative per le persone presenti fatto salvo una eventuale inabilità
temporanea assoluta per un tempo corrispondente alla rimanente parte della
giornata o del turno nel quale si è verificato.
I Mancati Infortuni, per quanto sopra indicato
sono proporzionalmente molto più numerosi degli infortuni veri e propri e
pertanto vanno considerati, al pari di questi ultimi, come indicatori di
rischio.
Stessa
importanza deve essere data anche a quegli infortuni che non hanno causato
giorni di assenza dal lavoro (assenza superiore a un giorno oltre a quello del
verificarsi dell'evento), perché magari hanno avuto conseguenze lievi e che
quindi non vengono indicati nell'apposito registro né compresi nella raccolta
di dati ai fini della commisurazione degli indici.
Proprio in
virtù della natura stessa del Near Miss o Mancato Infortunio, non è possibile stabilire
a priori se un evento può rientrare in tale categoria.
Definizione di near miss da OHSAS 18001
...
3.9 Incident
An incident is a work related event
during which:
1. injury, ill health, or fatality actually
occurs, or
2. injury, ill health, or fatality could
have occurred.
An accident is
a type of incident. It is a work-related event during which injury,
ill health, or fatality actually
occurs. Is a type of incident (see 1, above).
A close
call, near miss, near hit, or dangerous occurrence
is also a type of incident. It is a work-related event during
which injury, ill health, or fatality could have occurred,
but didn’t actually occur (see 2, above).
La
definizione di Mancato Infortunio mette
in risalto un concetto fondamentale, legato alla valutazione dei rischi, che è
quello di valutare la potenzialità di danno associata all'evento stesso e
al pericolo (Definito
all'Art.2 del Dlgs. 81/08 e s.m.i. come "Proprietà o qualità intrinseca di
un determinato fattore avente il potenziale di causare danni")
Analizzare
i mancati infortuni è importante per prevenire il verificarsi di incidenti
gravi e/o mortali.
Inoltre, in base a quanto disposto dall'Art. 20 comma 2 del D.lgs. 81/08 e
s.m.i. il lavoratore ha l'obbligo di segnalare, al proprio Datore di lavoro,
Dirigente o Preposto, qualsiasi condizione di pericolo di cui venga a
conoscenza.
Ogni evento
incidentale infatti può essere causato da varie circostanze tra cui ad esempio:
- messa in atto di comportamenti pericolosi;
- mancato rispetto di
prescrizioni e/o procedure di lavoro;
- carenze strutturali,
organizzative e tecniche.
Tuttavia ad
oggi non c'è l'obbligo, per i datori di lavoro, di annotare i Mancati Infortuni
e non sussiste più neppure quello di tenuta del Registro Infortuni così come
sancito dal D.M. 12/09/1958, modificato dal D.M. del 05/12/1996 e dal D.L.vo
151 /2015 che ne ha abrogato l’obbligo di tenuta.
C'è da
notare però che omettere, nella valutazione, dei rischi i dati relativi
ai Near Miss significa non
considerare il pericolo e il suo potenziale di causare danni e di conseguenza
ciò comporta una sottostima del rischio che da esso deriva.
Quest'ultima
circostanza è grave e produce inevitabilmente una valutazione dei rischi erronea
che si potrebbe ripercuotere pericolosamente sulla salute e sulla sicurezza dei
lavoratori.
3. INDICATORI DI PRESTAZIONE
NEL CAMPO DELLA S&SL
Gli indici
di frequenza definiscono appunto con che frequenza si verificano gli infortuni
che interessano una certa popolazione (gli addetti all’agricoltura, i
metalmeccanici, l’insieme dei dipendenti della mia azienda, ecc.).
Essi si ottengono dividendo il numero di infortuni verificatisi in un dato
periodo, di norma un anno, per il numero totale di ore lavorate nello stesso
periodo dalla popolazione in esame.
Allo scopo di ottenere tendenzialmente numeri interi, questo rapporto viene poi
moltiplicato per 1.000.000. In tal modo l’indice misura il numero di infortuni
avvenuti ogni milione di ore lavorate.
La formula
dell’Indice di frequenza IF è
quindi la seguente:
Nelle
statistiche ufficiali, gli infortuni nel numeratore della formula sono quelli
indennizzabili dall’INAIL e "definiti" entro il 31 dicembre dell’anno
successivo a quello di accadimento (solitamente il 95% dei casi).
Per infortunio "definito" si intende quello di cui si è concluso
amministrativamente l’iter burocratico per la concessione o meno
dell’indennizzo. I denominatori degli indici di frequenza degli infortuni sono
ottenuti come stime a partire dal monte-salari annuo.
A livello
aziendale, e adottando un criterio di aggregazione per competenza, il numero di
infortuni sarà anzitutto quello deducibile dal registro infortuni.
E’ chiaro
che ciò influenza negativamente la possibilità di confronti precisi con dati
generali, ma riflette meglio la realtà aziendale, ed evita doppie “contabilità”
del fenomeno infortunistico.
Per quanto
riguarda le ore (effettivamente) lavorate, si tratta di un dato che, a livello
aziendale, dovrebbe essere facilmente disponibile.
Naturalmente,
se si vuole, si possono costruire diversi indici riferibili a particolari
tipologie di infortuni, ad esempio:
- Indice di frequenza degli infortuni mortali;
- Indice di frequenza degli infortuni notificati
all’Istituto assicuratore;
- Indice di frequenza degli infortuni
riconosciuti dall’Istituto assicuratore;
Un caso
particolare, coerente con l’applicazione del sistema gestionale della S&SL
derivante dalla specifica OHSAS 18001, consiste nel tenere conto dei “mancati
infortuni”.
Un incidente
senza lesioni, malattie o incidenti mortali può anche essere definito
"quasi-infortunio", "quasi-accadimento", "situazione
pericolosa" (OHSAS 18001).
Si può
quindi costruire un Indice di frequenza dei
Mancati Infortuni (IFMI):
o un Indice
di frequenza totale (IFI + MI), riferito alla somma degli Infortuni e dei Mancati Infortuni:
segue
Elaborato Certifico Srl - IT Rev. 00 2016
Fonti:
UNI 7249:2007 Statistiche degli infortuni sul lavoro
ALI Manuale del Sistema di Gestione Integrato
Ambiente & Sicurezza per PMI