Cos’è che rende difficile ai napoletani
accettare l’adozione del DPI e le norme di comportamento per
tutelarsi
contro la diffusione del Corona VIRUS
che sta diventando di casa
ed indispensabile per manifestare
il loro malessere contro chi
li vuole addomesticare ad un comportamento consono alla vita di tutti i giorni
e alle emergenze che non finiscono mai
come il virus
che necessariamente
va estirpato dalla nostra vita,
come il colera degli anni passati
e le altre epidemia
che abbiamo attraversato.
VEDI NAPOLI E POI MUORI
diceva e scriveva il grande Goethe, ma non bisogna
necessariamente dargli ragione fino in fondo.
Le disposizioni impartite non vietano di vivere, ma ci dicono di adattarci alle necessità del momento adottando necessariamente le misure di protezione delle vie respiratorie, quella di lavarci le mani e di limitare la nostra esposizione al rischio che determina la nostra presenza fuori di casa.
La necessità di adottare queste elementari prescrizioni sono dettate dalla necessità di evitare al VIRUS nel penetrare nel nostro corpo per evitare di infettarci e di metterci nelle condizioni estreme di vita.
Nonostante l'età avanzata voglio vivere un altro poco che al momento non do definire, Vorrei ancora provare il picere d'amore che procura un rapporto sessuale e godermi gli occhi felici di chi mi sta accanto.
Chi vuole giocare alla roulette russa scelga almeno un ritiro specifico dove potersi ammalare senza propagare la malattia ai consanguinei e agli miaci vicni, Così se è un negazionista proverà sulla sua pelle la necessita di prendere coscienza e chiedere aiuto se ne ha ancora voglia e la faccia per farlo-
Gioacchino R
La pizza della sera la si può orinare e acquistarla qualche ora prima
dell’inizio del Lock down non facendo mancare il lavoro e il guadagno al
pizzaiolo che potrebbe rifugiarle in un
armadio tiepido umido per le consegne nelle ore appresso fino all’ora consentita per
tornare a casa.
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