lunedì 15 marzo 2021

 

… come un monumento

 

No so se chiamato a decidere

sovrapporrei la mia sicumera

alle mie paure, alle mie incertezze

sicuro di far bene.

Voglio ancora esistere

senza aspettare i lasciti del tempo.

 

Le mie radici ancora stagionali

hanno poca voglia di trovarsi

scoperte al sole

col rischio di seccarsi.

I campi arsi di ieri

mi danno ancora sostanze

per un andirivieni

di mani pronte a cogliere

i frutti maturati

che dall’aspetto

sembrano migliori.

 

La pace ritrovata

sta nella certezza

del rinnovo delle stagioni

che non son tutte arse

ne come concime

ne come stanchezza.

 

Le piante appena nate

hanno l’ebbrezza

della rinascita del mondo,

delle specie ancora immacolate

pronte a darci una nuova vita,

un nuovo mestiere

di essere.


Lavandomi le mani

non ho mai pensato

di lavarmele per non avere colpe

ma di evitare contagi oltraggiosi

alla mia specie

lasciando le arroganze

alle intemperanze del momento

di cui faccio ammenda

anche per me

per non pormi

come un monumento

alla mia infelicità

e alla vostra

che mi passa a fianco…

 

Gioacchino Ruocco

Ostia Lido   15.03.2021  h 08.00

Nessun commento:

Posta un commento