Draghi:
"Contagiato 1 italiano su 20 ma via d'uscita non lontana"
Il premier Mario Draghi ha fatto il punto
sulla pandemia in Italia e sul tema relativo alla parità dei sessi in occasione
della Festa delle donnerzo,
Mario Draghi, in apertura della Conferenza ‘Verso una Strategia Nazionale sulla parità
di genere’ (tenutasi oggi 8 marzo in occasione della Festa delle donne), ha
parlato anche della situazione italiana relativa al perdurare della pandemia
di coronavirus.
“Ci troviamo tutti di fronte, in questi giorni, a un nuovo peggioramento
dell’emergenza sanitaria. Ognuno deve fare la propria parte nel contenere la
diffusione del virus. Ma soprattutto il governo deve fare la sua. Anzi deve
cercare ogni giorno di fare di più”, ha esordito il premier.
“La pandemia – ha aggiunto – non è ancora sconfitta ma si
intravede, con l’accelerazione del piano dei vaccini, una via d’uscita non
lontana. Voglio cogliere questa occasione per mandare a tutti un segnale vero
di fiducia. Anche in noi stessi. Ringrazio, ancora una volta, i cittadini per
la loro disciplina, la loro infinita pazienza, soprattutto coloro che soffrono
le conseguenze anche economiche della pandemia”.
E ancora: “Ringrazio gli studenti, le famiglie e gli insegnanti che sopportano
il peso della chiusura delle scuole. Ringrazio gli operatori sanitari, le forze
dell’ordine, le forze armate, la Protezione Civile e tanti altri lavoratori in
prima linea per la loro incessante opera. Sono anche questi esempi di
responsabilità civica e professionale, di cittadinanza italiana attiva che
impongono al governo di moltiplicare ogni sforzo”.
L’ex numero uno della Bce ha quindi spiegato che si è “solo all’inizio”.
“Il nostro compito — e mi riferisco a tutti i livelli istituzionali — è quello
di salvaguardare con ogni mezzo la vita degli italiani e permettere al più
presto un ritorno alla normalità. Ogni vita conta. Non perdere un attimo, non
lasciare nulla di intentato, compiere scelte meditate, ma rapide”.
“Non voglio promettere nulla che non sia veramente realizzabile – ha
puntualizzato il presidente del Consiglio -. Le mie preoccupazioni sono le
vostre preoccupazioni. Il mio pensiero costante è diretto a rendere efficace ed
efficiente l’azione dell’esecutivo nel tutelare la salute, sostenere chi è in
difficoltà, favorire la ripresa economica, accelerare le riforme”.
Draghi ha quindi riflettuto sui dodici mesi di pandemia: “Il 10 marzo di un
anno fa l’Italia si chiudeva diventando per la prima volta, una grande zona
rossa. Un nostro concittadino su venti è stato contagiato —
secondo i dati ufficiali che, come è noto, sottostimano la diffusione del virus. Mai avremmo pensato
che un anno dopo ci saremmo trovati a fronteggiare un’emergenza analoga e che
il conto ufficiale delle vittime si sarebbe avvicinato alla terribile soglia
dei centomila morti. Dobbiamo al rispetto della memoria dei tanti cittadini che
hanno perso la vita il dovere del nostro impegno”.
“Nel piano di vaccinazioni, che nei prossimi giorni sarà decisamente
potenziato, si privilegeranno le persone più fragili e le categorie a rischio.
Aspettare il proprio turno è un modo anche per tutelare la salute dei nostri
concittadini più deboli. Questo non è il momento di dividerci o di riaffermare
le nostre identità”, ha dichiarato il premier che ha poi sottolineato la
necessità di combattere le disuguaglianze: “Ma è il momento di dare una
risposta alle tante persone che soffrono per la crisi economica, che rischiano
di perdere il posto di lavoro, di combattere le disuguaglianze“.
“In un solo anno il numero di italiani che vivono in una situazione di
povertà assoluta è aumentato di oltre un milione, mentre si sono acuite altre
disparità, prima fra tutte quella tra donne e uomini”, ha sottolineato.
Draghi sulla parità dei sessi: “Abbiamo moltissimo da fare”
“È anche per questo che oggi, Giornata Internazionale della Donna, voglio
che il mio saluto accompagni la presentazione della Strategia Nazionale per la parità
di genere, elaborata dalla Ministra Elena Bonetti, a conclusione di un
lavoro che ha visto partecipi personalità a cui va il mio caloroso
ringraziamento”, ha spiegato Draghi.
“A fronte dell’esempio di molte italiane eccezionali in tutti i campi – ha
proseguito -, anche nella normalità familiare, abbiamo molto, moltissimo da
fare per portare il livello e la qualità della parità di genere alle medie
europee. La mobilitazione delle energie femminili, un non solo simbolico
riconoscimento della funzione e del talento delle donne, sono essenziali per la
costruzione del futuro della nostra nazione”.
“Azioni mirate e profonde riforme sono necessarie per coinvolgere
pienamente le donne nella vita economica, sociale e istituzionale del Paese –
ha riflettuto il premier -. Ma dobbiamo prima di tutto cambiare noi stessi
nella quotidianità della vita familiare”.
“Lo Stato e gli enti territoriali ha
continuato – dovranno assistere le famiglie, specie le più giovani, anche
quando questa fase di emergenza sarà terminata. Gli strumenti che dobbiamo
impiegare sono vari, penso tra gli altri ai congedi parentali, penso al numero
dei posti negli asili nido che ci vede inferiori agli obbiettivi europei, e
sulla loro distribuzione territoriale che va resa ben più equa di quanto non
sia oggi. Tutto ciò è obbiettivo di questo governo”.
“Non voglio qui ripetere le bellissime parole di oggi del Presidente della Repubblica
sulla condizione femminile. Voi sapete bene quanto sia dolorosa. Sul femminicidio e
su ogni forma di violenza di genere, sono da condividere le proposte della
Commissione parlamentare d’inchiesta”.
E ancora: “Oggi, per le vittime dei troppi femminicidi e anche come
reazione prodotta dalla pandemia, sembra formarsi una nuova consapevolezza che
trova un’opportunità straordinaria nel programma NextGeneration EU per
diventare realtà nell’azione di governo, del mio governo. Tra i vari criteri
che verranno usati per valutare i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza ci sarà anche il loro contributo alla parità di genere”.
“È con questo spirito di fiducia nel nostro, nel vostro, futuro e con
l’impegno di questo governo a conquistarsela, che vi auguro buon 8 marzo”, ha
concluso Draghi.
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