l presidente del Consiglio Mario Draghi ha tutta l’intenzione di far ripartire speditamente la somministrazione del vaccino anti Covid AstraZeneca nel caso in cui l’Ema si esprimesse con un parere positivo a riguardo. La decisione è arrivata a seguito di un colloquio telefonico con il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron.
I due leader, fanno sapere fonti di Palazzo Chigi sentite da Ansa, “hanno avuto uno scambio di vedute sulla decisione presa in molti paesi europei, tra cui l’Italia e la Francia, di sospendere la somministrazione del vaccino AstraZeneca“. Il siero, va ricordato, è sospeso da lunedì 15 marzo nel nostro Paese.
“Si tratta di una misura temporanea e cautelativa che durerà fino a giovedì 18 marzo, in attesa della conclusione dell’analisi supplementare condotta dall’Agenzia Europea per i Medicinali”, hanno spiegato da Palazzo Chigi.
In caso di conclusione positiva dell’analisi dell’Ema, che potrebbe seguire la linea anticipata durante la conferenza stampa dell’agenzia, i due leader sarebbero pronti a far ripartire speditamente la somministrazione del vaccino AstraZeneca.
“A seguito della sospensione temporanea delle somministrazioni di AstraZeneca, nella giornata odierna sono stati effettuati approfondimenti da parte della struttura del Commissario straordinario per l’emergenza Covid Figliuolo“, ha avvertito ancora la fonte sentita dall’Ansa.
“La durata della sospensione è stimabile in 4 giorni complessivi, fino al pronunciamento dell’Ema e quindi dell’Aifa”, si è ribadito.
In merito ai tempi di recupero del ritardo accumulato, nel “caso di ripresa delle somministrazioni di AstraZeneca a partire dal 18 marzo, il rallentamento potrà essere riassorbito nell’arco di un paio di settimane, anche grazie all’incremento della quantità del vaccino Pfizer stimato in 707.850 dosi”, secondo le stime di Palazzo Chigi.
VirgilioNotizie | 17-03-2021 06:00
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