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Il Registro Italiano Navale (abbreviato RINA)
nasce a Genova nel
giugno 1861,
e dopo vari cambi di denominazione e compiti assunse l'attuale titolo nel 1938.
Origini
La denominazione originaria, "Registro Italiano Navale ed
Aeronautico" (acronimo RINA) venne mutata nell'attuale "Registro
Italiano Navale" per la separazione delle attività di verifica sugli aeromobili.
L'origine delle società di classifica è legata alla necessità
per armatori e
assicuratori marittimi di nominare un soggetto terzo che valutasse con
competenza tecnica la sicurezza delle navi e di conseguenza la loro
affidabilità e rischiosità per l'assicuratore.
Il RINA è il terzo registro di classificazione navale al mondo per
data di fondazione, dopo il Lloyd's Register inglese (1764) ed il Bureau
Veritas francese (1828); inoltre è socio
fondatore dell'IACS (Associazione
Internazionale delle Società di Classificazione), che raccoglie le dieci più
affidabili società di classifica. Gli altri principali registri mondiali
sono American Bureau of Shipping (ABS), Der Norske
Veritas (DNV),Germanischer Lloyd (GL).
La denominazione
Il primo istituto per la classificazione delle navi mercantili
in Italia fu
costituito in Genova nel 1861 con il nome
di Registro Italiano. Venne riformato nel 1910 con la
denominazione di Registro Nazionale Italiano, modificato con Regio
Decreto del 18 novembre 1917 in Registro
Navale Italiano. Dopo la fusione con il Veritas Austroungarico il 9 giugno 1921, riprese il vecchio
nome di Registro Italiano. Dal 1927 venne conferito
all’Istituto anche il servizio di classificazione degli aeromobili destinati al
servizio civile assumendo la denominazione di Registro Italiano Navale
ed Aeronautico (R.I.N.ed A.). Dal 24 novembre 1938 è stato istituito
separatamente il Registro Aeronautico Italiano mettendolo alle
dipendenze dell’allora Ministero
dell’Aeronautica e pertanto l’Istituto riprese la vecchia
denominazione di Registro Italiano Navale (R.I.NA.).
Attività
Il Rina è una fondazione di diritto privato operante
principalmente nella classificazione di navi. Il certificato di
classificazione è il documento confermante che una nave è stata progettata e
costruita in conformità con i regolamenti/criteri previsti dalla Società di
Classificazione stessa (a loro volta conformi ai principi fissati
internazionalmente dall'Organizzazione Marittima
Internazionale), e pertanto è autorizzata all'attività per la quale
è stata concepita. Per mantenere la sua classe mentre è in servizio, la nave
deve essere sottoposta ad ispezioni periodiche (di solito annuali) ed a verifiche
più approfondite e dettagliate che avvengono ogni cinque anni. Tali ispezioni
diventano sempre più severe con l'invecchiamento delle navi.
La classificazione di una nave è essenziale per la progettazione
strutturale e tecnica, per il funzionamento delle navi ed influisce sulla
costruzione navale, sulla manutenzione e la riparazione, sul nolo marittimo,
sul brokeraggio assicurativo nonché sull'attività bancaria. Il mancato
rispetto delle normative previste o la mancata osservanza delle raccomandazioni
in seguito ad un'ispezione per la classificazione, può provocare la sospensione
o il ritiro della classe, la cosiddetta declassificazione. Ne consegue che la
certificazione a norma di legge emessa in base alla classificazione, sarà
invalidata.
Le autorizzazioni più comuni sono collegate alle convenzioni
Internazionali Load Line, SOLAS, MARPOL e Tonnage. In queste convenzioni sono contenuti i
Codici obbligatori che comprendono il trasporto delle merci pericolose, come i
Codici internazionali per il gas e
le sostanze chimiche nonché le conseguenti procedure per il "safe
management".
La maggior parte delle polizze assicurative trasporti comprende
una Clausola di Classificazione, che stabilisce che il carico trasportato con
navi classificate dai membri dell'International Association of Classification
Societies (IACS), senza alcuna modifica, subordinatamente ad alcune
restrizioni, sarà classificato secondo le tariffe concordate nella Polizza. I
membri dell'IACS svolgono l'attività istituzionale per conto dei singoli stati membri
dell'Organizzazione Marittima Internazionale (IMO). Oltre 100 governi in tutto
il mondo delegano
questa autorità ai membri dello IACS.
Statuto
ed Organi direttivi
Il Rina rientra tra gli "enti" assoggettati alla
vigilanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, così come l'ENAC (Ente Nazionale
per l'Aviazione Civile) ANAS (Ente
Nazionale per le Strade) ecc.
Gli organi direttivi della Fondazione sono nominati da diversi
soggetti appartenenti al settore marittimo, ovvero Ministero dei Trasporti, associazioni di
categoria di armatori, assicurazioni navali, cantieri navali.
In particolare si distinguono:
§
il Consiglio di amministrazione, formato da 28 membri in carica
per quattro anni;
§
il Comitato tecnico, costituito da 7 membri in carica per quattro
anni;
§
il Collegio dei revisori dei conti, formato da tre membri in
carica per tre anni.
Lo Statuto della Fondazione è stato emanato da ultimo sulla base delle
disposizioni dell’art.13 del D.Lgs. 314/1998, ed approvato con decreto 18
maggio 1999; con quest'ultima riforma è stato disposto lo scorporo, sotto il
controllo dell'Ente, di una struttura operativa in forma di Società per Azioni
(RINA SpA) con sede a Genova.
Evoluzione
Il Rina ha operato fino al 1999 in regime
di monopolio sul
naviglio italiano; in seguito alla liberalizzazione applicata entro l'Unione Europea,
è oggi in competizione con gli altri principali registri mondiali. L'Ente ha
inoltre diversificato le proprie attività, estendendole alla certificazione
di Qualità (standard ISO in campo
aziendale, di processo, ambientale,
etico ecc.) ed industriale (piattaforme offshore, impianti petroliferi,
immobiliare). Con particolare riferimento alla questione ambientale, il RINA ha
creato pochi anni fa una notazione di classe proprio per la tutela
dell’ambiente: il Green Plus. Esso rappresenta un indice di performance
ambientale degli yacht; si tratta di una normativa volontaria ossia è libertà
di armatori e costruttori progettare uno yacht secondo regole ecosostenibili.
Il quadro normativo prevede qualsiasi soluzione tecnica in grado di abbattere
il rischio di impatto ambientale. In occasione del Monaco Boat Show nel
Settembre 2009, sono stati consegnati tre certificati di notazione Green Plus a
tre megayacht costruiti in Italia mentre in Cina, il Green Voyager,
è il primo yacht di 45m ibrido che ha richiesto la certificazione Green Plus.
RINA opera anche nel settore ferroviario dove è stato accreditato
dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Italiano come Ente
Notificato per la Direttiva Europea 2008/57/CE relativa all'Interoperabilità
ferroviaria su linee ad Alta Velocità e Convenzionali. RINA ha sviluppato il
Laboratorio di Certificazione Ferroviaria sito in Genova dove è in grado di eseguire
i test per la verifica di conformità alle Specifiche Tecniche di
Interoperabilità (STI) della Direttiva Europea 2008/57/CE di prodotti
ferroviari EUROBALISE, ETCS, GSM-R ed EUROLOOP.
Collegamenti esterni
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