venerdì 25 gennaio 2013

Vaccinarsi nel mondo del lavoro è ancora necessario


NEL MONDO DEL LAVORO VACCINARSI E’ ANCORA  NECESSARIO.


 Non tutti gradiscono vaccinarsi. Le vaccinazioni sono viste come un fastidio e basta, ma nella maggior parte dei casi possono veramente allungare la vita. Ho incominciato a vaccinarmi ancora bambino, alla fine della Seconda guerra mondiale, e ho smesso di farlo quando non ho più navigato.  Vaccinarsi  non deve apparire soltanto un obbligo, é un dovere da assolvere per garantirsi o garantire, in modo particolare a chi svolge una qualsiasi attività lavorativa, una sicurezza in più per la sopravvivenza.

Le proprietà terapeutiche della vaccinazione furono scoperte da E. Jenner nel  1796, il quale dimostrò come una lieve infezione, prodotta dal virus del vaiolo vaccino, fosse in grado di proteggere da quella, molto più grave, prodotta dal virus del vaiolo umano. 

Nel 1880 Luigi Pasteur dimostrò che lo stesso principio era valido per instaurare nell’organismo la resistenza contro le infezioni batteriche utilizzando colture attenuate contro l’infezione  causata dalla forma virulenta della stessa specie batterica . Queste colture le chiamò “vaccino” ed il termine col tempo finì con l’estendersi a tutte le colture idonee a essere iniettate negli animali e nell’uomo.

Il tetano è tra le malattie tossiinfettive più letali per l’uomo e per alcuni animali, tra cui il cavallo, l’asino, meno frequentemente per le pecore e le capre, eccezionalmente per i bovini, i cani ed i gatti. Causata dalla contaminazione di ferite da parte del Clostridium tetani è caratterizzata da ipertono locale o generale della muscolatura striata e da spasmi e convulsioni dolorose.

La vaccinazione antitetanica é indispensabile per gli stallieri,  i contadini, i pastori, gli allevatori di animali, i fantini, i conciatori di pelle, per i sorveglianti e gli addetti ai lavori di sistemazione e preparazione delle piste negli ippodromi, per gli spazzini, i cantonieri, gli sterratori, i minatori, i fornaciai, gli operai e i manovali addetti all’edilizia, asfaltisti straccivendoli, ecc.

Devono risultare vaccinati contro il tetano anche gli sportivi all’atto dell’affiliazione al CONI.

L’infezione da tetano è condizionata dalle caratteristiche della ferita, come la profondità, la presenza di tessuti necrotici, di coaguli, di corpi estranei o la concomitanza di altri agenti infettivi necessari per la moltiplicazione del bacillo. La tossina elaborata dal Clostridium tetani, dopo quella botulinica , è la più potente e nella forma precoce  porta il paziente alla morte nel giro di 5/10 giorni.

La vaccinazione antitetanica per i lavoratori agricoli é diventata obbligatoria  con la Legge  n° 292 del 5 marzo 1963, comma a) (Vaccinazione antitetanica) pubblicata sulla G. U. n° 83 del 27 marzo 1963 ed aggiornata con la legge 20 marzo 1968 n° 419 e per l’art. 3 la vaccinazione dei soggetti compresi nelle categorie di cui alla lettera a) e b) dell’art. 1 deve essere “eseguita a cura e a spesa degli enti tenuti per legge alle prestazioni sanitarie.

Col Regolamento di esecuzione della Legge 5 marzo 1963, n° 292 concernente la vaccinazione antitetanica obbligatoria. (DPR 1301 del 7 settembre 1965 – G.U. n° 302 del 3/12/1965) sono considerati lavoratori  i lavoratori dipendenti, gli associati, gli autonomi e gli apprendisti che svolgono un’attività lavorativa tra quelle previste dall’art. 1 Legge  n° 292 del 5 marzo 1963, comma a).


Modificazioni alla legge 5 marzo 1963, n° 191, recante provvedimenti per la vaccinazione antitetanica obbligatoria. – G.U. n° 100 del 19 aprile 1968.
Estensione dell’obbligo della vaccinazione antitetanica ad altre categorie di lavoratori.   DM 22 marzo 1975 – GU n° 85 del 29 marzo 1975.
Estensione dell’obbligo della vaccinazione antitetanica ai marittimi ed ai lavoratori portuali. DM 16 settembre  1975 – GU n° 280 del 22 ottobre 1975

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