martedì 26 gennaio 2016

Arriva la ‘Kill Pill’, eutanasia legale per chi ha compiuto 70 anni

Da QF Qui Finanza
Addio ticket sanitario: le 203 prestazioni mediche che pagheremo
Entra in vigore la stretta sulle prescrizioni di visite, prestazioni mediche ed esami
È entrato in vigore il cosiddetto Decreto Appropriatezza, la normativa che prevede il taglio del ticket per 203 prestazioni sanitarie. Per le prestazioni comprese tra le 203 della lista, in pratica, si può fruire del ticket soltanto dietro apposita prescrizione medica, in caso contrario il cittadino è obbligato a pagare di tasca l’intero costo.
La norma prevede anche una stretta sui medici perché il principio che ispira la razionalizzazione è che bisogna frenare il fenomeno della cosiddetta “medicina difensiva”: medici che per mettersi a riparo da eventuali vertenze giudiziarie, “elargiscono” con facilità analisi e controlli. Da oggi chi sbaglia subirà un taglio allo stipendio.
Il Decreto ha inevitabilmente dato via ad accese polemiche, poiché metterebbe a repentaglio la salute dei cittadini, negando l’accesso ad esami fondamentali e terapie. Il Governo, al contrario, sostiene di non aver leso il diritto alla salute, poiché le prestazioni possono essere coperte dal ticket qualora siano rispettate le condizioni di erogabilità previste dal Decreto.
Le aree a cui appartengono le 203 prestazioni “fuori ticket” sono:
  • odontoiatria;
  • genetica;
  • radiologia diagnostica;
  • esami di laboratorio;
  • dermatologia allergologica;
  • medicina nucleare.
Per ciascuna delle prestazioni riportate nel Decreto, appartenenti agli elencati settori, le condizioni di erogabilità devono essere valutate in base allo stato personale e clinico del beneficiario ed alla finalità terapeutica, diagnostica, prognostica o di monitoraggio.
Le prestazioni odontoiatriche gratuite, ad esempio, verranno limitate (stante che è garantito a tutti i cittadini il trattamento delle urgenze odontostomatologiche) ai bambini da 0 a 14 anni in condizioni di “vulnerabilità sanitaria” (ovvero, si specifica nel documento, “condizioni di tipo sanitario che rendono indispensabili o necessarie le cure odontoiatriche») o di “vulnerabilità sociale” (ovvero “condizioni di svantaggio sociale ed economico che impediscono l’accesso alle cure odontoiatriche a pagamento per gli elevati costi presenti nelle strutture private”).
Le risonanze magnetiche saranno garantite gratuitamente solo in particolari condizioni, legate ad esempio a patologie oncologiche o traumatiche.



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