lunedì 6 agosto 2018

PICCOLO MANUALE DI PRIMO SOCCORSO

PICCOLO MANUALE DI PRIMO SOCCORSO

Le Manovre semplici per salvare una vita vanno eseguite prima ancora della CHIAMATA di soccorso.

Il problema

Gli eventi traumatici continuano a verificarsi con una certa frequenza negli ambienti di lavoro, nonostante la sempre più precisa definizione di norme di sicurezza e l'opera continua di prevenzione; tali infortuni sono gravati da costi umani, sociali ed economici considerevoli, anche in conseguenza delle possibili limitazioni funzionali residue.

Perche' il primo soccorso
È importante che il trattamento corretto cominci fin dal momento dell'evento traumatico, con un intervento di Primo Soccorso, prestato dal compagno di lavoro o dall'infortunato stesso, per proseguire, con un adeguato intervento di Pronto Soccorso, fino al trattamento definitivo specialistico, nei casi di particolare gravità o impegno terapeutico.

Cosa significa Primo Soccorso
La correttezza della prima fase temporale dell'intervento, cioè del Primo soccorso, è fondamentale per avviare positivamente l'iter terapeutico; essa si basa su interventi semplici e facilmente eseguibili anche da occasionali soccorritori: tali interventi non comportano l'uso di attrezzature speciali e devono mirare, soprattutto, ad evitare manovre ed azioni sbagliate, che potrebbero aggravare la lesione o ritardare la guarigione.

In caso di ferita agli arti


1. Lavare accuratamente la ferita sotto un abbondante getto d'acqua di rubinetto (Fig.1) o con Soluzione Fisiologica; eventualmente utilizzare una soluzione saponosa antisettica, disponibile nella cassetta di Primo Soccorso, da applicare intorno alla ferita; evitare l'applicazione di antisettici all'interno della ferita; il lavaggio con getto d'acqua è il provvedimento di Primo Soccorso più importante anche in caso di ustione termica o chimica;
Figure 1.
Figura 1

2.Cercare di asportare meccanicamente il materiale contaminante, eventualmente ancora presente;

3.Controllare l'eventuale sanguinamento (già presente o secondario alle manovre di pulizia sopra descritte), con una compressione locale manuale, con un fazzoletto pulito o un asciugamano o con altro materiale analogo disponibile (Fig.2), (se questa manovra non dovesse risultare sufficiente, utilizzare la tecnica del torcitoio, descritta nella pagina successiva).
Figure 2.
Figura 2

4.In caso di ferita larga applicare inizialmente la compressione locale parallelamente alla ferita (Fig.3).
Figure 3.
Figura 3

5.In caso di corpo estraneo infisso, esso non va rimosso, ma solo, ove occorra, accorciato per agevolare il trasporto, purché ciò sia facilmente eseguibile senza arrecare dolore o danno aggiuntivo e senza provocare eccessivo ritardo per l'intervento sanitario; in caso di corpo estraneo infisso, che sporga eccessivamente dalla pelle, preparare un tampone ad anello o reperire un oggetto cilindrico cavo, abbastanza pulito, di altezza poco superiore alla sporgenza del corpo estraneo, da usare come strumento di compressione circolare sulla pelle e sulle parti molli circostanti alla ferita (Fig.4).
Figure 4.
Figura 4

6.In caso di sanguinamento persistente dopo le manovre di compressione locale già descritte, applicare una compressione aggiuntiva sulla sede della ferita, predisponendo un tampone costituito da un pezzo di stoffa arrotolata, sulla quale viene esercitata una pressione graduabile mediante il sistema del torcitoio (Fig.5), avendo l'accortezza di applicare il grado di compressione minimo sufficiente a far cessare il sanguinamento;
Figure 5
Figura 5
se questa manovra non dovesse essere risolutiva, eseguire la compressione manuale nella parte del decorso arterioso a monte della ferita (Fig.6), ricorrendo, eventualmente all'applicazione del torcitoio, negli stessi punti, per mantenere più comodamente la compressione e poter, così, dedicare la propria attenzione al trattamento di altre lesioni o provvedere a chiamare soccorso, qualora ciò non sia già stato fatto da altri.
Figure 6
Figura 6
Un'applicazione di tale laccio arterioso a monte della ferita, va, preferibilmente, riservata alla responsabilità di personale qualificato, per il rischio di provocare lesioni aggiuntive a carico dei vasi e dei nervi periferici.

Cosa fare nell'emergenza?

A conclusione si riportano alcuni concetti fondamentali da tenere presente nelle emergenze. Gli errori che più comunemente vengono fatti nel soccorrere un infortunato, dipendono dalla spinta emotiva che fa compiere azioni che mettono a repentaglio la vita dell'unico potenziale soccorritore, con il solo risultato di aumentare il numero di feriti o dei morti.
1. Evitare ogni inutile allarmismo sul luogo del trauma, durante il trasporto ed il trattamento in Pronto Soccorso; la paura del sangue, molto spesso, fa perdere la testa agli occasionali soccorritori, provocando comportamenti irrazionali e corse automobilistiche disperate del tutto ingiustificate e, soprattutto molto pericolose.
2. Tenere sempre disponibile tra i documenti personali, la tessera di vaccinazione antitetanica, e la documentazione di eventuali stati allergici a farmaci.
3. La cassetta di Primo Soccorso deve contenere materiali utili a migliorare l'intervento. Si potrà, così, utilizzare una soluzione saponosa antisettica per il lavaggio all'esterno della ferita, nonché compresse di garza sterile e bende per la medicazione asciutta; va, invece, evitato l'uso di antisettici/disinfettanti, eccetto che nelle semplici abrasioni, per i rischi di un effetto dannoso, come in caso di penetrazione della sostanza all'interno della ferita.

Situazioni da verificare

Il ferito parla, è cosciente? Respira? (alita?, muove il torace?) Il cuore batte? Ci sono emorragie?
Se è cosciente chiediamogli se ha dolore alla schiena o al collo e vediamo se è capace a muovere la punta dei piedi, valutando l'opportunità di evitare spostamenti pericolosi e, poi, dopo aver accertato la stabilità delle sue condizioni, diamo l'allarme, fornendo le informazioni secondo questo schema:
  • Località dell'evento
  • Quanti sono gli infortunati
  • I feriti sono coscienti o no
  • Vi sono infortunati incastrati nei macchinari
  • Esistono problemi di contaminazione ambientale da diffusione di sostanze tossiche?


  • Condizioni disagiate

    Ricordate che il telescopio è situato a 2400 m di altezza. Se pensate possa rappresentare un problema, consultate il medico competente PRIMA della salita.
    In particolare ricordate di dichiarare al medico eventuali problemi respiratori o cardiaci, quali per esempio l'ipertensione. Dichiarate anche eventuali malattie quali il diabete o l'epilessia.

    Denuncia dell'infortunio

    In caso di infortunio ricordate la legge:
    I lavoratori, salvo impedimenti a causa di forza maggiore, sono tenuti a segnalare subito al proprio datore di lavoro, od ai propri capi, gli infortuni, comprese le lesioni di piccola entità, loro occorsi in occasione di lavoro. L’apposito Registro Infortuni si trova presso il telescopio. 

    Nessun commento:

    Posta un commento