HELSINKI – Pubblicata da Echa la relazione finale della seconda edizione dell’indagine Reach En-Force 2, indagine condotta in 29 Stati membri e paesi del See, tra il maggio 2011 e il marzo 2012, per verificare la corretta applicazione dei regolamenti Reach e Clp da parte degli utilizzatori e di chi tratta miscele.
Il programma ha coinvolto 1181 aziende, la maggior parte delle quali di piccole o medie dimensioni, e per più della metà oltre ad essere utilizzatori, anche produttori, importatori, distributori e rappresentanti esclusivi.
L’ispezione ha rilevato che il 67 % delle aziende ispezionate non era conforme a una o più disposizioni del Reache Clp .
Le violazioni più frequenti hanno riguardato le procedure di pre-registrazione Reach (8%) , l’obbligo di notifica Clp (15%), carenze riguardo l’archiviazione delle informazioni (20%) e misure inadeguate di gestione del rischio (12%).
Solo il 3 % delle aziende non era provvista di Schede di sicurezza in azienda ma il 52% degli ispezionati ha mostrato carenze nella loro redazione.
Nonostante rimanga alta la percentuale di SDS non redatte correttamente gli ispettori hanno comunque notato un miglioramento nei formati utilizzati rispetto ai controlli precedenti.
Alla luce di questa ulteriore verifica, data la complessità delle nuove legislazioni sulle sostanze chimiche, si conferma che l’industria deve ancora passare attraverso una fase di apprendimento, migliorare l’uso delle SDS e raggiungere una piena conformità rispetto a quanto previsto dalla legge.
La relazione stessa fornisce alcune indicazioni su come raggiungere questo obiettivo e risponder pienamente ai requisiti di legge.
Per approfondire: Final report of the second Reach enforcement project published.
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