Immobili
Direttiva sulla prestazione energetica degli edifici. Il Parlamento europeo propone modifiche e integrazioni
Proposta di modifica alla Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia avanzata dal Parlamento e dal Consiglio Europeo, all’esame del Senato. Per migliorare l’efficienza energetica, è quanto mai essenziale sfruttare l’elevato potenziale di risparmio energetico riveniente dal settore edilizio: gli immobili assorbono ben il 40% del consumo finale di energia e quasi il 75% del parco immobiliare esistente è inefficiente.
Con questa proposta si vuol dare una maggiore spinta alla ristrutturazione degli edifici, con conseguenti ricadute positive sull’occupazione, sull’urbanizzazione, sulla digitalizzazione, sull’energia e di conseguenza sul clima. In sintesi, vuole aggiornarsi la Direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia nei seguenti termini:
- integrare le strategie di ristrutturazione degli immobili a lungo termine, sostenere la mobilitazione e lo sblocco di finanziamenti (verranno rafforzate le connessioni di finanziamenti pubblici per la ristrutturazione con gli Attestati di Prestazione Energetica, stimolando la lotta alla povertà energetica) e offrire una visione chiara del parco immobiliare decarbonizzato entro il 2050; tutti gli Stati membri dovranno dotarsi di un piano dettagliato per la decarbonizzazione con tappa intermedia nel 2030;
- favorire l’uso di tecnologie informatiche e intelligenti per un utilizzo efficiente dell’immobile: si introdurranno sistemi di automazione e controllo in alternativa alle ispezioni fisiche, si favorirà la diffusione delle infrastrutture necessarie all’elettromobilità (dispositivi di ricarica dei veicoli elettrici) e si avvierà l’inserimento di un “indicatore di intelligenza” per valutare la capacità tecnologica dell’edificio di interagire con gli occupanti e con la rete ai fini di una gestione efficiente;
- snellire le disposizioni che non hanno dato i risultati attesi.
Aumentare la percentuale, la qualità e l’efficacia della ristrutturazione edilizia è la grande sfida dei prossimi decenni ma nello stesso tempo anche gli edifici di nuova costruzione dovranno rispondere all’obbligo di garanzia dei requisiti minimi di prestazione energetica.
Altra novità importante, gli Stati sono invitati a provvedere affinché in tutti gli edifici non residenziali di nuova costruzione e in tutti quelli non residenziali sottoposti a ristrutturazioni importanti, con più di dieci posti auto, almeno uno ogni dieci sia dotato di un punto di ricaricasulle infrastrutture per i combustibili alternativi (Dir. 2014/94)UE) e tale obbligo partirà dal 1° gennaio 2025. Per gli immobili residenziali, invece, sia di nuova costruzione che oggetto di grandi ristrutturazioni con più di dieci posti auto, dovranno prevedere infrastrutture di pre-cablaggio per l’installazione dei punti di ricarica per veicoli elettrici in ogni singolo posto auto (non vi sarà l’obbligo per gli edifici pubblici, già assoggettati alla Dir. 2014/94/UE).
Altra modifica prevista dalla proposta comunitaria è che al momento dell’installazione, o sostituzione o efficientamento di un sistema tecnico per l’edilizia, la prestazione energetica globale dovrà essere valutata, documentata e trasmessa al proprietario dell'immobile ai fini del rilascio degli APE e le stesse informazioni dovranno includersi nella banca dati nazionale degli APE. Si prevede anche l’introduzione di un “indicatore di intelligenza” che rileva le caratteristiche di flessibilità, le funzionalità migliorate e le capacità risultanti dai dispositivi intelligenti, interconnessi e integrati nei sistemi tecnici per l’edilizia tradizionali al fine di aumentare la capacità degli occupanti e dell’edificio stesso di rispondere al fabbisogno di comfort e al funzionamento continuo, sicuro ed altamente efficiente dei vari sistemi energetici e delle infrastrutture alle quali l’edificio è collegato.
Infine, relativamente alle ispezioni degli impianti di riscaldamento e condizionamento d'aria, potranno annullarsi le verifiche periodiche, introducendo sistemi di automazione e controllo:
- per gli edifici non residenziali (consumo totale di energia primaria >250 MWh), i sistemi saranno in grado di:
- monitorare, analizzare e adeguare continuamente l’uso dell’energia;
- confrontare l’efficienza energetica degli edifici, rilevare le perdite d’efficienza dei sistemi tecnici per l’edilizia e informare il responsabile delle strutture o della gestione tecnica, delle opportunità di miglioramento in termini di efficienza energetica;
- consentire la comunicazione con i sistemi tecnici per l’edilizia connessi e altre apparecchiature connesse interne all’edificio;
- per gli edifici residenziali con sistemi tecnici per l’edilizia centralizzati (potenza nominale utile cumulativa >100 kW), potranno prevedersi:
- monitoraggio elettronico continuo per la misurazione dell’efficienza dei sistemi con informazioni, per i proprietari o gli amministratori, sui cali significativi e sulla necessità di manutenzione;
- funzionalità di regolazione efficaci ai fini della generazione, distribuzione e consumo ottimali dell’energia.
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