CORSO GROSSETO
Barriere anti-camion beffa. L’accesso al ponte è libero
Le porte che dovevano impedire l’accesso sono aperte
Continuano le polemiche attorno al cavalcavia di corso Grosseto. Dopo il secondo crollo di calcinacci in due mesi – l’ultimo episodio risale a lunedì sera – è suonato l’allarme per quei divieti imposti dall’amministrazione comunale ma evidentemente non rispettati. Ieri mattina, per esempio, le porte montate in corso Grosseto per impedire l’accesso ai mezzi di peso complessivo superiore a 3,5 tonnellate e di altezza superiore a 2 metri e 70 risultavano completamente spalancate. Tanto da far gridare allo scandalo. «Non ne eravamo a conoscenza – spiega il presidente della circoscrizione Cinque, Marco Novello -. Ma attiveremo i vigili per capire cosa stia succedendo».
Il crollo di lunedì non ha causato feriti, solo una macchina è rimasta vittima del cedimento strutturale. Alcuni calcinacci si sono staccati dal ponte, colpendo il veicolo e costringendo i vigili del fuoco ad un intervento riparatore. E come era facile ipotizzare residenti e commercianti di zona hanno di nuovo cominciato a mugugnare. Se rilevare le velocità dei mezzi che percorrono il cavalcavia non è semplice – è stato recentemente istituito il limite di 30 all’ora – differente è la situazione per le porte anticamion. «Noi le abbiamo viste in funzione soltanto un giorno – rincara Vito Gioia, presidente dell’associazione commercianti di via Stradella -. Così sicuramente non servono a molto. Senza contare che i pericoli continueranno anche con i divieti, bisogna abbattere quella struttura».
Sotto le campate, anche negli spazi utilizzati come posteggio, si trovano parti di laterizio di dimensioni ragguardevoli precipitati dalla struttura. «È evidente il pericolo per gli automobilisti e i pedoni – concludono i consiglieri dei Moderati, Silvio Magliano e Alberto Masera . Serve un confronto con i cittadini, chiesto e ancora in fase di attuazione, e tempi certi sui prossimi lavori».
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