sabato 8 agosto 2015

Perdere il tram...

Persi il tram per diventare un nome da ricordare nel mondo della prevenzione ambientale mentre ero ancora in servizio alla ASL RMD.

Avevo pensato all'eliminazione di tutto l'amianto che era presente in opera sul nostro territorio per mezzo di stanziamenti delle ragioni che avrebbero dovuto sopportare il 50% a fondo perduto delle operazione e il rimanente a carico dell'utenza anche con piani di finanziamento per la rateizzazione per i meno abbienti.
Conoscevo un onorevole e gli chiesi un incontro per chiarirgli la mia proposta che avevo approntato in un articolato con quel poco di presunzione che mi animava.

Al momento dell'incontro mi chiese di rinviare il nostro appuntamento in quanto doveva recarsi in parlamento per partecipare ad una votazione.

Mi avrebbe fatto sapere Lui la data e l'ora dell'incontro. Volevo lasciargli la copia di quello che avevo scritto, ma mi dissuase rinviando tutto all'incontro che mi avrebbe fissato.

Nonostante la familiarità non riuscii più a incontrarlo. La moglie mi disse che era molto impegnato, ma che non si era dimenticato del mio progetto.

Per l'occasione avevo approntato anche una proposta di modifica della legge 46/90 per evitare ai periti un tirocinio più lungo di quello che un operaio sosteneva per i scriversi alla camera di commercio per svolgere attività prettamente artigianali.

Successivamente mi rivolsi ad un consigliere provinciale il quale mi rispose, dopo avermi ascoltato a suo dire attentamente ed aver trovato le mie due proposte degne di attenzione, che era meglio andarsi a fare un piatto di spaghetti che avventurarsi negli argomenti che gli proponevo che sicuramente gli avrebbero procurato un'attenzione politica nell'ambito del suo partito.

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