martedì 30 maggio 2017

La sorveglianza dei lavoratori al VDT, non solo la visita oculistica





SCRITTO DA  IL

Per il lavoratore che utilizza il computer per almeno 20 ore complessive settimanali è previsto l’obbligo della sorveglianza sanitaria obbligatoria (c. 1, art. 176 TU 81/08). La sua idoneità lavorativa non va, peraltro, valutata in relazione ai soli problemi oculo-visivi* ma anche ai rischi connessi ai danni all’apparato muscolo-scheletrico (disturbi ostearticolari della colonna vertebrale e del sistema spalla-braccio-avambraccio-mano).
Dovrà considerarsi, quindi, da parte del medico competente, la prescrizione di approfondimenti mirati con l’esecuzione di eventuali visite specialistiche ed esami strumentali del rachide cervicale che escludano ipotesi di non idoneità all’uso dei VDT.
Sarà il medico competente, sulla scorta dei risultati degli approfondimenti diagnostici, a esprimere l’idoneità al lavoro del soggetto interessato oppure a prescrivergli indicazioni (es. pause posturali periodiche) se gli esami hanno dato esito di sofferenze sintomatiche come l’ernia discale.
L’art. 41, c. 2. lett. c)** consente al lavoratore di richiedere una visita medica “qualora sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi professionali o alle sue condizioni di salute, suscettibili di peggioramento a causa dell’attività lavorativa svolta, al fine di esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica”.
Oltre alla esecuzione delle visite mediche e alle eventuali prescrizioni integrative a favore del lavoratore addetto ai vdt, il Medico competente deve valutare nell’ambiente di lavoro, la congruità:
  • della distribuzione dei videoterminali;
  • dell’orario delle mansioni lavorative;
  • dell’illuminazione dell’ambiente;
  • della postazione di lavoro rispetto alle norme ergonomiche di riferimento.
Le visite mediche sono prescritte con cadenza biennale:
  1. per i soggetti che hanno ricevuto un giudizio d’idoneità (con prescrizioni o con limitazioni);
  2. per i soggetti che hanno compiuto il cinquantesimo anno di età.
In tutti gli altri casi la cadenza delle visite è quinquennale.
* Il datore di lavoro fornisce a sue spese ai lavoratori i dispositivi speciali di correzione visiva, in funzione dell’attività svolta, quando l’esito delle visite… ne evidenzi la necessità e non sia possibile utilizzare i dispositivi normali di correzione.
** A proposito dell’ art. 41(Sorveglianza sanitaria) vanno richiamati il Decreto attuativo interministeriale 27 marzo 2013 Semplificazione in materia di informazione, formazione e sorveglianza sanitaria dei lavoratori stagionali del settore agricolo e la Circolare 0010748 del 10 maggio 2013 Tutela della salute nei luoghi di lavoro: Sorveglianza sanitaria – Accertamenti pre-assuntivi e periodici sieropositività HIV – Condizione esclusione divieto effettuazione.


Che cos’è il VoIP?

Che cos’è il VoIP?

Voice over IP (Voce tramite protocollo Internet), acronimo VoIP, è una tecnologia che rende possibile effettuare una conversazione telefonica sfruttando una connessione Internet o un'altra rete dedicata che utilizza il protocollo IP. 
Più specificamente con VoIP si intende l'insieme dei protocolli di comunicazione di strato applicativo che rendono possibile tale tipo di comunicazione. Con il VoIP è possibile effettuare telefonate anche verso la rete telefonica tradizionale (PSTN). Il vantaggio principale di questa tecnologia sta nel fatto che essa elimina l'obbligo di riservare della banda per ogni telefonata (commutazione di circuito), sfruttando l'allocazione dinamica delle risorse, caratteristica dei protocolli IP (commutazione di pacchetto). Vengono instradati sulla rete pacchetti di dati contenenti le informazioni vocali, codificati in forma digitale, e ciò solo nel momento in cui sia necessario, cioè quando uno degli utenti collegati sta parlando.

Le conversazioni VoIP non devono necessariamente viaggiare su Internet, ma possono anche usare come mezzo trasmissivo una qualsiasi rete privata basata sul protocollo IP, per esempio una LAN all'interno di un edificio o di un gruppo di edifici.

Uno dei vantaggi di questa tecnologia è che permette di fare leva su risorse di rete preesistenti, consentendo una notevole riduzione dei costi in ambito sia privato che aziendale, specialmente per quanto riguarda le spese di comunicazione interaziendali e tra sedi diverse. Una rete aziendale, infatti, può essere sfruttata anche per le comunicazioni vocali, permettendo di semplificare l’installazione e il supporto e di aumentare il grado di integrazione di uffici dislocati sul territorio, ma collegati tramite l’infrastruttura di rete. Il cliente, utilizzando un collegamento ad Internet a banda larga (ad alta velocità e sempre attivo), può effettuare e ricevere chiamate telefoniche, contando su tariffe molto economiche, soprattutto per le chiamate internazionali. 

La tecnologia VoIP introduce inoltre nuove possibilità per l’offerta del servizio telefonico, quali: eliminare la distinzione tra chiamate locali e a lunga distanza, mantenere diversi numeri telefonici su un solo collegamento, salvare messaggi vocali sul proprio computer, permettere telefonate completamente gratuite tra utenti dello stesso fornitore. 


Quali sono i Vantaggi del VoIP?


La convergenza delle comunicazioni porta evidenti vantaggi in termini di risparmio costi e miglioramento dell'operatività.

  • Risparmio immediato sui costi – l’implementazione di soluzioni voice over IP riduce nella maggior parte dei casi i costi reali della comunicazione.
  • Risparmio sui costi a lungo termine – oltre ai risultati di breve periodo, la telefonia IP può ridurre i costi aziendali di lungo termine.
  • Team virtuali – la comunicazione integrata permette a persone dislocate su sedi diverse di lavorare insieme come fossero nello stesso ufficio con notevole risparmio di tempo e di costi.
  • Miglioramento dei contatti con i clienti – le soluzioni per i contact-center migliorano il contatto con i clienti garantendo che tutte le informazioni e le applicazioni rilevanti siano disponibili nel luogo e nel momento in cui si rendono necessarie.
  • Evoluzione tecnologica - una singola infrastruttura per le comunicazioni voce e dati permette un percorso semplificato per lo sviluppo tecnologico.
  • Multi chiamata - Più di una chiamata telefonica può essere trasmessa dalla stessa linea telefonica a banda larga. In questo modo, il voice over IP può facilitare l’aggiunta di linee telefoniche all’azienda.
  • I Servizi opzionali- Le caratteristiche che sono solitamente fornite come extra dalle compagnie telefoniche, come il trasferimento di chiamata, la visualizzazione del numero di chi chiama (caller ID) o il richiamo automatico, sono semplici con la tecnologia voice over IP.
  • Le comunicazioni unificate (Unified Communications) - Sono garantite con la tecnologia VoIP, come pure l’integrazione con altri servizi disponibili su internet come la video-conversazione, la messaggistica, etc.
  • Globalizzazione - Avere un numero con la tecnologia VoIP significa che con la presenza di una connessione a internet e poco più avete il vostro numero pronto a ricevere ed effettuare chiamate. Non siete quindi più vincolati a un cavo di rame che esce dal muro. Facciamo un esempio: siete in vacanza in un posto dove avete una connessione Wi-Fi? Con un telefono che, oltre a funzionare da normale cellulare, ha anche la connessione Wi-Fi e un client SIP portate con voi il numero di telefono di casa.
  • Trasferimento di chiamata - Se invece volete solo essere certi di ricevere delle chiamate che attendete potete deviarle su un cellulare o su un altro telefono fisso. Si paga il costo delle chiamate ricevute come se le si stesse effettuando, quindi a prezzi economici.
  • Versatilità - Funzionalità avanzate come chiamata in attesa, chiamata a tre, deviazione di chiamata, audio conferenza sono facilmente fornite dai software VoIP. Ma il fatto più importante è che risulta addirittura banale arricchirle con nuove funzioni, semplicemente installando moduli software addizionali o effettuando un upgrade dei moduli esistenti. L'operazione risulta rapida, economica, effettuabile anche da remoto e reversibile. Ma in fondo non è questa la vera novità, anche i centralini hardware avevano il software aggiornabile. L'innovazione principale del VoIP sta nel fatto che diventano possibili, o economicamente praticabili, funzioni innovative come l'integrazione fra segreteria telefonica ed e-mail (i messaggi arrivano via mail come allegati), i pulsanti “chiamami” integrati direttamente nelle pagine Web (un clic e parte la telefonata), l'attribuzione di un numero virtuale in un altro Paese, con redirezione via Internet verso l'Italia delle chiamate in arrivo su quel numero, e così via: a rendere possibile tutto questo sono, da un lato, l'innesto del servizio telefonico nel contesto informatico, dall'altro la particolare struttura di costo flat tipica delle comunicazioni via Internet.

  • Possibilità di Number Portability - Passando alla tecnologia VoIP non è detto che si debba perdere il proprio numero telefonico, perché, grazie alla Number Portability il numero resta tale e quale!
    La N.P. è una procedura che permette di trasferire numeri telefonici da un operatore all'altro. Si potranno quindi trasferire i numeri esistenti sulle nuove linee VoIP (così come è possibile fare già da un po' di tempo con i vari gestori di telefonia mobile), risparmiando, ovviamente, sui canoni fissi delle linee esistenti.

  • Maggiore privacy - Le chiamate tramite VoIP sono più sicure delle normali chiamate, anche se non vengono criptate o cifrate. Per riuscire a intercettare una comunicazione VoIP si deve aver accesso agli apparati che costituiscono la rete VoIP e/o la Rete Internet. L'autenticazione che invece permette di identificare chi effettua le chiamate è protetta tramite un protocollo di hashing, molto difficile da ingannare.

  • Il vero plus: l'integrazione - I reali vantaggi del VoIP non sono quelli citati poco sopra, ma uno ancora di là da venire e dall'impatto potenzialmente altissimo: la convergenza e l'integrazione delle comunicazioni vocali nel sistema informativo. Soprattutto per le aziende, questo rappresenta sicuramente il maggior punto di forza del VOIP. Nel momento in cui tutto diventa parte di uno stesso sistema, ovviamente, diventa più facile gestire il tutto, secondo procedure e metodi unici e già affermati. Che cosa cambierà? Intanto l'infrastruttura su cui viaggiano i dati e le comunicazioni vocali sarà unico: un unico sistema di cablaggio per telefono e Pc vorrà dire prima di tutto dimezzare i costi di manutenzione e aggiornamento delle reti (che faranno capo, a tutti gli effetti al dipartimento IT). I diversi uffici dislocati sul territorio avranno costi di comunicazione aboliti o abbattuti. Le varie postazioni potranno essere gestite in modo più efficace, perché l'infrastruttura telefonica, oggi piuttosto rigida, sarà estremamente flessibile e, in sostanza, parificata a quella informatica. Con l'adozione di sistemi wireless, nemmeno i cavi saranno più un problema. I servizi telefonici potranno integrarsi con il sistema informativo con modalità nuove. L'integrazione con il Pc e Internet potrà favorire l'attivazione di ulteriori finestre informative con l'interlocutore, comprensive di audio e video conferenza, e di condivisione real-time di documenti. La messaggistica sarà, veramente, unificata. Le chiamate, la casella vocale, l'inoltro di telefonate o le chiamate in conferenza o a più utenti, la deviazione di chiamata su altri apparecchi (non più soltanto su altri telefoni, ma su qualsiasi dispositivo collegato, sia esso un altro telefono, il cellulare, il Pc o il laptop): tutto sarà gestibile tramite Web e l'interfaccia sarà unica per tutti i messaggi. Potranno essere archiviate altrettanto facilmente le e-mail, i messaggi istantanei, i fax, i messaggi in segreteria e le telefonate.

Operaio cade durante manutenzione alla Mopar Fca






Sul posto i vigili del fuoco e il 118

DRAMMA LAVORO. Operaio cade durante manutenzione alla Mopar Fca: è grave

Il trenenne lavorava su un traslatore, poi un volo di circa 3 metri. Ha riportato diverse fratture
Dramma sul lavoro nello stabilimento di ricambi della Mopar Fca a Volvera. Un operaio di 30 anni, durante un intervento di manutenzione di una ditta esterna, è precipitato da circa tre metri.
L’uomo stava lavorando a un traslatore, macchinario che serve a spostare gli oggetti nel magazzino, quando per circostanze ancora da chiarire ha perso l’equilibrio.
Sul posto sono intervenuti gli uomini del 118 e i vigili del fuoco. L’operaio è rimasto vigile durante tutto il tempo, ma ha riportato diverse fratture.
Questo il commento del segretario generale della Fiom Federico Bellomo. “Non ci si può abituare nè accettare che il lavoro comporti il mettere a rischio l?incolumità o la vita di nessuno. Siamo certi che gli organi preposti, intervenuti sul posto, accerteranno le responsabilità di quanto accaduto. Anche le grandi aziende non sono esenti da episodi gravi come quello di oggi”.


Altra testata

L'operaio, dipendente di una ditta esterna, si è ferito mentre sostituiva le corde di un traslatore: ricoverato al Cto
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Incidente sul lavoro questo pomeriggio a Volvera nello stabilimento della Mopar, del gruppo Fca di Volvera. Ne è rimasto vittima un operaio che lavora per Spac-Cen srl, azienda che si occupa di manutenzione dei macchinari. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri e degli ispettori Spresal, che stanno facendo
 i rilievi nell’azienda di Largo Senatore Agnelli, l’uomo, 30 anni, si è ferito mentre stava sostituendo le corde di un traslatore, un macchinario che serve a spostare gli oggetti nel magazzino. E’ caduto da un cestello, compiendo un volo di circa 3 metri che gli ha provocato diverse fratture. Quando è stato soccorso dai vigili del fuoco di Grugliasco e dagli uomini del 118 era cosciente. E’ stato trasportato in elicottero al Cto di Torino.

lunedì 29 maggio 2017

Educazione fisica a scuola, Italia fanalino di coda tra i Paesi Ue

Educazione fisica a scuola, Italia fanalino di coda tra i Paesi Ue

Programmi fumosi, voti assolutamente indicativi, poche ore soprattutto alle elementari e nessuna linea guida per la pratica degli sport. A lanciare lʼallarme ginnastica un rapporto elaborato da Eurydice

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Educazione fisica a scuola, Italia fanalino di coda tra i Paesi Ue
Tra le priorità nei programmi di studio di molti Paesi europei, trascurata in quelli italiani. L’educazione fisica, per il nostro sistema scolastico, è quasi un oggetto misterioso. Soprattutto ai livelli inferiori (scuole elementari su tutte), quelli fondamentali nella crescita dei ragazzi. È in quegli anni che si gettano le basi per lo sviluppo del corpo, oltre che dela mente. Eppure nel nostro Paese si fa poco o nulla per potenziare la presenza della ginnastica a scuola. A lanciare l’allarme il rapporto “Educazione fisica e sport a scuola in Europa”, elaborato da Eurydice, la rete europea per l’informazione sull’istruzione. Lo scrive il sito Skuola.net.
In Francia si superano le cento ore l’anno, in Italia non si sa 
Un dato basterebbe a certificare il livello di arretratezza dell’Italia sul tema. La nostra è una delle pochissime nazioni dell’Unione europea che, pur avendo indicato l’educazione fisica come materia obbligatoria, nelle scuole primarie ha consentito la completa flessibilità di orario. Ciò significa che gli insegnanti hanno facoltà di far svolgere attività fisiche ai bambini quando e come credono. Peccato che questo si traduca molto spesso in una corsetta o in qualche esercizio a corpo libero. Se non addirittura in una partitella a calcio o pallavolo, come se si fosse all’oratorio. Solo per fare un paragone: in Irlanda l’orario medio minimo annuo raccomandato per le scuole primarie si attesta attorno alle 37 ore, in Francia si arriva a più di 100 (occupando circa il 10% della didattica). Una materia che, dunque, assume pari dignità rispetto a tutte le altre.

Alla fine delle elementari mancano all’appello centinaia di ore di ginnastica 
Facendo un rapido calcolo, gli studenti italiani arrivano alla fine delle scuole elementari avendo accumulato un ritardo decisivo rispetto, ad esempio, ai loro colleghi tedeschi (per loro le ore ogni anno sono più di 80) e danesi (l’educazione fisica occupa 70 ore di lezione all’anno). Sommando mese dopo mese, il gap stimato può sfiorare anche le 500 ore. E non basta che le cose migliorino alle scuole medie e superiori. Qui, infatti, le ore obbligatorie di educazione fisica sono in media 66 all’anno, permettendoci di superare nazioni come la Spagna (ferma a quota 24). Restiamo comunque inesorabilmente indietro rispetto ai Paesi più virtuosi (Francia, Austria, Polonia Germania) dove anche i ragazzi più grandi devono svolgere circa 100 ore di sport per ogni anno scolastico.

Nessuna linea guida sui tipi di sport in cui far allenare i ragazzi 
Ma il problema non è solo di quantità. È anche di metodo. In Italia non ci sono linee guida precise che un insegnante deve seguire. L’ora di educazione fisica assomiglia più a una scampagnata che a un momento di sforzo ed esercizio. Altrove, invece, ci sono attività precise indicate come obbligatorie per i ragazzi. A farla da padrone la ginnastica a corpo libero e i giochi (generalmente con la palla), ma non è escluso che uno studente debba cimentarsi con l’atletica, col nuoto e persino con la danza (succede in tantissime nazioni, tra cui Belgio, Francia, Germania, Austria e Ungheria).

Il voto non ha alcun riscontro oggettivo 
Infine c’è la questione voti. Da noi non è obbligatoria la cosiddetta ‘valutazione sommativa’, frutto del giudizio del docente e dei risultati di test fisici o esami teorici. I professori danno il voto a proprio piacimento, senza un riscontro oggettivo di quanto riportato nella pagella. Tutt’altra storia nella maggior parte delle altre nazioni europee, dove gli sport vengono valutati singolarmente e in alcuni casi alla pagella si allega un report sulle abilità fisico-sportive dei ragazzi

Assegnazione ore sostegno disabili, Consiglio di Stato: dirigente scolastico responsabile

Assegnazione ore sostegno disabili, Consiglio di Stato: dirigente scolastico responsabile

di redazione
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L’assegnazione del numero di ore di sostegno previste nei Piani educativi individualizzati è, in moltissimi casi, sacrificata ad esigenze di finanza pubblica.
La mancata assegnazione di tutte le ore necessarie a realizzare il progetto formativo, predisposto per l’allievo disabile, pertanto, finisce spesso in tribunale, dove i giudici hanno più volte ribadito che il diritto allo studio non può essere subordinato ad esigenze di bilancio, obbligando conseguentemente l’amministrazione a garantire la copertura di tutte le ore indicate nel PEI.
Nonostante le numerose sentenze, il Miur ha proseguito in questi anni per la sua strada, costringendo le famiglie a fare ricorso.
Una recente sentenza del Consiglio di Stato, come apprendiamo da ItaliaOggi, ha stabilito un principio del tutto nuovo, ossia la responsabilità del dirigente scolastico nel caso di parziale assegnazione delle ore di sostegno rispetto a quelle indicate dal Gruppo di lavoro sull’handicap.
La sentenza in questione è la n. 2023/2017, sulla base della quale il dirigente deve assegnare tutte le ore indicate nel PEI, anche contro l’Ufficio Scolastico regionale, garantendo così il diritto allo studio dell’allievo disabile. All’USR, inoltre, il DS deve avanzare la richiesta di ulteriori assunzioni in deroga e di reperimento delle risorse.
In tal modo, proseguono i giudici, in caso di contenzioso il dirigente può denunciare alla Corte dei Conti le mancanze dell’USR e del Ministero delle finanze.

Dopo aver mangiato la pizza.. di notte


INFORTUNIO

Infortunio
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

L'infortunio è la conseguenza di un incidente fisico, ovvero un evento dannoso e imprevedibile. L'infortunio è un evento violento, fortuito ed esterno che produce lesioni obiettivamente constatabili e che produca come effetto inabilità temporanea, invalidità permanente, oppure morte.
Il termine infortunio è usato per descrivere un evento che colpisce il corpo di una persona. Nelle assicurazioni, ove il fenomeno acquista particolare rilevanza, esso è definito un evento fortuito, esterno e violento che provoca lesioni constatabili aventi come conseguenza la morte, l'inabilità temporanea o l'invalidità permanente del soggetto che ne è vittima.
Dal punto di vista medico, l'infortunio è causa di danni fisici (come fratturecontusioniabrasionicrampilussazioni eccetera) che sono temporanei o permanenti.
Infortunio stradale
Un particolare tipo di infortunio è quello derivante da incidenti stradali. Nel 2002 in Italia gli incidenti stradali hanno provocato 7.075 morti (circa il 78 per cento di sesso maschile) e migliaia di feriti. Tra la popolazione giovanile, l'incidente rappresenta la causa più frequente di decesso: il 46% dei decessi registrati tra i 15 e i 25 anni avviene in seguito ad un incidente stradale (1.421 decessi su 3.077 totali). La percentuale scende con l'avanzare dell'età (fascia 25-34: 27%; fascia 35-44: 9%). Con l'età scende anche il numero assoluto dei decessi per incidente stradale: ad esempio nella fascia 45-54 anni ci sono annualmente 752 decessi, praticamente la metà del numero registrato tra i ragazzi giovani (fonte ISTAT - cause di morte - dati 2002 - tavola 3). Per i dati aggiornati si veda, tramite Internet, CRI [1]
Infortunio domestico
Sono numerosi anche i casi di infortunio che avvengono nell'ambito domestico (abitazione e pertinenze).
Infortunio sul lavoro
Si tratta di danni subiti dalla persona per una causa violenta sul luogo di lavoroINAIL[2] e CRI [3] pubblicano periodicamente statistiche ed informazioni relativi agli incidenti sul lavoro.
Quando si verifica un infortunio sul lavoro, ne va immediatamente fornita comunicazione al datore il quale ha l'obbligo di denunciare entro due giorni (dal momento in cui riceve la documentazione del dipendente) l'accaduto all'INAIL.
Secondo i dati diffusi da INAIL, per ogni anno dal 2009 al 2013 la prima causa di morte sul lavoro è data dagli incidenti stradali[1].
Altri significati
Il termine può riferirsi anche ad altri eventi quali ad esempio un infortunio finanziario.o
Collegamenti esterni
·         Salute

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·         Diritto del lavoro