lunedì 21 agosto 2017

ACQUA RAGIA; Rischi e procedure di utilizzo in sicurezza

SOSTANZA: ACQUA RAGIA

L’acqua ragia è una miscela di idrocarburi ricavati dalla distillazione frazionata del petrolio, aromatizzata con trementina ed essenze, che trova impiego come diluente e come smacchiatore. Viene utilizzata, prevalentemente, come solvente per la diluizione di vernici e smalti sintetici, oleo-sintetici, cere, polish ed antiruggini. L'acquaragia, infatti, grazie al suo forte potere solvente, conferisce una perfetta dilatazione del film e quindi un’ottima brillantezza delle superfici verniciate, aumentando la resa della vernice stessa.
Può venire utilizzata, inoltre, per semplici operazioni di lavaggio e sgrassaggio, come decerante e desiliconizzante di tutte le superfici anche verniciate.

·         Valutazione e Classificazione Dei Rischi
Descrizione
Liv. Probabilità
Entità danno
Classe
o  Dermatiti irritative da contatto (eczemi ed arrossamenti locali)
Possibile
Grave
Notevole
o  Irritazione delle vie digerenti per ingestione
Possibile
Grave
Notevole
o  Irritazione dell’apparato respiratorio per inalazione prolungata
Possibile
Grave
Notevole
o  Irritazione delle mucose oculari
Possibile
Grave
Notevole
o  Esplosione ed incendio (per presenza di fiamme libere, scintille, ecc.)
Possibile
Grave
Notevole

·         Interventi/Disposizioni/Procedure per ridurre i rischi
A seguito della valutazione dei rischi sono riportati, in maniera non esaustiva, gli interventi/disposizioni/procedure volte a salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori:
  • Attenersi scrupolosamente alle istruzioni riportate nelle schede di sicurezza dei prodotti impiegati
  • Il datore di lavoro valuta i rischi per la salute dei lavoratori derivanti dalla  presenza di agenti chimici ed attua le misure necessarie per eliminare o ridurre tali rischi (Art 223, 224, 225 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • Conoscere le caratteristiche delle sostanze utilizzate (es. infiammabilità, incompatibilità),  nello specifico le concentrazioni, le modalità d'uso ed i tempi di contatto (Art 227, comma 1 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • Conservare il prodotto in ambienti freschi adeguatamente areati e in locali a norma per prodotti infiammabili (Allegato IV Punto 2.1 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • Conservare il prodotto lontano da calore, fiamme libere, scintille o altre sorgenti di accensione (Allegato IV Punto 4.1. del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • Non fumare durante la manipolazione (Allegato IV Punto 4.1.1. del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • Se si opera in ambienti ristretti o scarsamente ventilati ridurre al minimo il tempo di esposizione anche attraverso l'attivazione di impianti di aspirazione localizzati (Allegato IV Punto 2.1 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • Aerare gli ambienti durante l’uso (Allegato IV Punto 2.1 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • Durante l'uso di sostanze del tipo in esame, non devono essere consumati cibi e bevande, perché possono favorire un maggior assorbimento del prodotto tossico
  • Utilizzare sostanze dotate della minore tossicità possibile ed attivare, ove possibili, lavorazioni in ciclo chiuso
  • Impedire il più possibile l'eventuale evaporazione inutile dei prodotti organici usandone la quantità minima per il lavoro, mantenendo i coperchi sui contenitori e usando contenitori sigillati.
  • L'uso e la conservazione dei prodotti devono avvenire sempre secondo quanto riportato sull'etichetta
  • Non lasciare in giro indumenti contaminati dalle sostanze chimiche.
  • Nel caso di contatto cutaneo con tale sostanza ai lavoratori viene raccomandato di utilizzare le sostanze specifiche indicate per la detersione e di lavarsi con abbondante acqua e sapone. In caso di persistenza dell’irritazione, consultare il medico
  • In caso di contatto accidentale con gli occhi, lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua per almeno 15 minuti e consultare il medico
  • In caso di inalazione, portare il soggetto all’aria fresca e consultare il medico
  • In caso di ingestione accidentale, consultare immediatamente il medico
  • Effettuare la sorveglianza sanitaria con periodicità annuale o con periodicità diversa decisa dal medico competente con adeguata motivazione (Art 229 del D.lgs. n. 81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • Poiché il prodotto è facilmente infiammabile, tenere lontano da fonti di calore, eliminare tutte le fiamme libere e le possibili fonti di ignizione e vietare di fumare (Allegato IV Punto 4 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • Utilizzare misure antincendio e mezzi di estinzione idonei, quali CO2, schiuma, o polvere chimica per liquidi infiammabili (Allegato IV Punto 4.1 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • Verificare la presenza di impianti elettrici di sicurezza (Art. 80 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • Vietare severamente di versare in fogna e seguire le disposizioni locali per lo smaltimento
  • Utilizzare il prodotto secondo le buone pratiche lavorative evitando di disperderlo nell'ambiente
  • Avvisare le autorità competenti nel caso che il prodotto si versi accidentalmente in corsi d'acqua o fognature o nel caso contamini il suolo o la vegetazione
  • Indossare i necessari dispositivi di protezione (guanti, tute impermeabili, maschere respiratorie con filtri e grado di protezione adeguato al rischio, occhiali protettivi, stivali) individuale verificandone preventivamente l’integrità e/o lo stato di efficienza seguendo quanto specificato sul manuale d'uso e manutenzione (Art. 75 - 78 del D.lgs. n. 81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)
  • Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante (Art. 77 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

·         DPI
In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è riportata la descrizione ed i riferimenti normativi:

RISCHI EVIDENZIATI
DPI
DESCRIZIONE
RIF.NORMATIVO
Contatto con prodotti chimici
Guanti di protezione
Guanti in gomma pesante o neoprene, resistenti ad agenti chimici aggressivi ed irritanti
Art 75 – 77 – 78, Allegato VIII-punti 3, 4 n.5 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09 
UNI EN 374(2004)
Guanti di protezione contro prodotti chimici e microrganismi.  
Parte, 1,2 e 3
Esposizione ad aerosol di gas, fumi e vapori
Maschera con filtri per vapori organici

Semimascherina FFABE1P3 in gomma ipoallergenica completa di due filtri intercambiabili per vapori organici, gas vapori inorganici, gas acidi e polveri, con valvola di espirazione.
Art 75 – 77 – 78, Allegato VIII-punto 3, 4 n.4 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09
UNI EN 149(2003)
Apparecchi di protezione delle vie respiratorie.
Semimaschera filtrante contro particelle. Requisiti, prove, marcatura
Schizzi di prodotti chimici
Occhiali di protezione
Con lente unica panoramica in policarbonato trattati anti graffio, con protezione laterale
Art 75 – 77 – 78, Allegato VIII-punto 3, 4 n.2 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09
UNI EN 166 (2004)
Protezione personale degli occhi - Specifiche.
Esposizione a prodotti chimici
Tuta protettiva
Tuta in materiale antiacido in modo da evitare che il prodotto venga a contatto con la pelle
Art 75 – 77 – 78, Allegato VIII-punto 3, 4 n.7 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09
UNI EN 943-1 (2003)
Indumenti di protezione contro prodotti chimici liquidi e gassosi, inclusi aerosol liquidi e particelle solide - Requisiti prestazionali per tute di protezione chimica, ventilate e non ventilate, a tenuta di gas (Tipo 1) e non a tenuta di gas (Tipo 2).

Schizzi di prodotti chimici

Stivali di protezione



Stivali in PVC antiacido con suola antiscivolo resistente agli agenti aggressivi

Art 75 – 77 – 78, Allegato VIII-punto 3, 4 n.6 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09
UNI EN 13832-1(2007)
Calzature di protezione contro agenti chimici - Parte 1: Terminologia e metodi di prova

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