venerdì 12 luglio 2019

Gli inceneritori non sono nel contratto


Impianti, impianti, impianti: è la parola d’ordine nel dibattito politico di questi giorni soprattutto all’interno del governo Lega-M5S.
Il tutto inizia dalla conferenza stampa presso la Prefettura di Napoli lo scorso 15 novembre quando il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Interni, Matteo Salvini, indica la strada per la risoluzione del problema della gestione dei rifiuti in Campania: un inceneritore in ogni Provincia.
La risposta dell’altro vicepremier non si lascia attendere e, nel giro di poche ore, Luigi Di Maio dichiara: «Gli inceneritori non sono nel contratto. E poi, se parliamo di inceneritori, in Campania ce n’è già uno dei più grandi d’Europa».

Campania, da reietta a virtuosa ma dentro un imbuto

In realtà, la mancanza di strutture di trattamento è un problema nella gestione dei rifiuti in Italia e in Campania soprattutto per la carenza di impianti di:
  • compostaggio, per la trasformazione della frazione organica da raccolta differenziata in fertilizzante,
  • nobilitazione e riciclo dei materiali selezionati dai cittadini in vista del loro utilizzo industriale,
  • stabilizzazione tramite trattamento meccanico-biologico del rifiuto indifferenziato residuo.

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