lunedì 3 maggio 2021

EN ISO 374-1:2016 - Revisione della norma sui guanti protettivi contro agenti chimici

 Norme e direttive

Naturalmente i nostri prodotti soddisfano tutte le norme e gli standard necessari e non solo: noi chiediamo sempre di più. Per quella sicurezza in più che i nostri clienti si aspettano, giustamente, da noi.

EN ISO 374-1:2016 - Revisione della norma sui guanti protettivi contro agenti chimici

I guanti protettivi contro agenti chimici devono soddisfare i requisiti della norma europea EN ISO 374-1. Questa norma è stata sottoposta a modifiche fondamentali per quanto riguarda la certificazione.

La parte 1 (terminologia e requisiti di prestazione per rischi chimici) contiene delle novità fondamentali:

  • Ampliamento degli agenti chimici di prova da 12 a 18
  • Eliminazione del vetro dei bicchieri per "guanti protettivi resistenti all'acqua con ridotta protezione contro i pericoli chimici"
  • Tipizzazione dei guanti protettivi nel tipo A, B o C
  • Modifica della marcatura sul prodotto: Pittogramma della beuta di Erlenmeyer con numero diverso di lettere per agenti chimici di prova a seconda del tipo

Nuova marcatura dei guanti protettivi:

Resistenza alla permeazione di tipo A: min. 30 minuti per almeno 6 agenti chimici di prova.

Resistenza alla permeazione di tipo B: min. 30 minuti per almeno 3 agenti chimici di prova.

Resistenza alla permeazione di tipo C: min. 10 minuti per almeno 1 agente chimico di prova.

Ampliamento degli agenti chimici di prova: in base alla nuova norma il catalogo di prova è stato ampliato.

Oggi come ieri, la consulenza all'uso dei produttori ha una grande importanza. La protezione concreta deve essere determinata nell'ambito di una valutazione dei rischi delle attività effettive sui luoghi di lavoro e tenendo conto delle condizioni d'impiego specifiche. I requisiti individuali devono essere definiti dall'utilizzatore o dagli esperti di sicurezza sul lavoro competenti e la protezione concreta dei guanti protettivi deve essere chiesta al produttore. Con l'uvex Chemical Expert System, uvex offre una piattaforma multilingue online per la ricerca di tempi di permeazione individuali. Inoltre, in loco e presso il centro di competenza per guanti protettivi di Lüneburg sono a disposizione collaboratori esperti, pronti a fornire consulenza per tutte le questioni riguardanti guanti di protezione dai rischi chimici.

DIN EN 388:2003 - Guanti di protezione dai rischi meccanici

La norma europea DIN EN 388:2003 descrive i requisiti, le procedure di prova e le marcature dei guanti di protezione dai rischi meccanici durante l'esecuzione di lavori. Le procedure di prova stabilite possono essere applicate anche a protezioni per il braccio (vale a dire su parti degli indumenti di protezione, che non sono collegati saldamente al guanto o agli indumenti protettivi).

Analogamente ai risultati di prova, i guanti protettivi vengono classificati con un livello di prestazioni in riferimento a ognuno dei singoli pericoli meccanici. I rispettivi valori (numeri da 0 a 5; con 4 o 5 come valore migliore) possono essere letti accanto al pittogramma del guanto.

I rischi e le sollecitazioni meccaniche o le relative procedure di prova sono definiti come segue nella norma DIN EN 388:2003:

  • Resistenza all'abrasione:
    Per la prova della resistenza all'abrasione del guanto protettivo, il materiale viene lavorato con carta abrasiva sotto pressione. Il numero di cicli necessari per creare un foro nel materiale funge da misura di riferimento.
    (Livello di prestazione massimo 4 = 8.000 cicli)
  • Resistenza al taglio:
    Per verificare la resistenza al taglio di un guanto di sicurezza viene utilizzato un coltello circolare rotante, che taglia il guanto con velocità costante. Come misura di riferimento viene utilizzato il confronto con un materiale di riferimento e un indice risultante.
    (Livello di prestazione massimo 5 = indice 20)
  • Resistenza allo strappo:
    Per verificare la resistenza allo strappo, il materiale del guanto protettivo viene dapprima inciso. Come misura di riferimento viene utilizzata la forza necessaria per lacerare il materiale.
    (Livello di prestazione massimo 4 = 75 Newton)
  • Resistenza alla perforazione:
    Per verificare la resistenza alla perforazione il guanto viene perforato con un chiodo (misura prestabilita). La forza applicata a tal fine funge da misura di riferimento.
    (Livello di prestazione massimo 4 = 150 Newton)
LIVELLO DI PRESTAZIONE12345
Indice≥ 1,2≥ 2,5≥ 5≥ 10≥ 20

EN 388:2016 - Revisione della norma per guanti di protezione al taglio

Finora in Europa la classificazione dei guanti di protezione al taglio era effettuata in base alla norma DIN EN 388:2003. Il costante perfezionamento dei materiali tecnici (le cosiddette fibre ad alte prestazioni) richiede un adattamento delle prove e della classificazione di questi prodotti ed è stato attuato nella norma DIN EN 388:2016.

Procedure di prova in base alla norma EN 388:2016/ISO 13997

  • Riguarda i guanti di protezione al taglio, i cui materiali fanno spuntare le lame (ad es. fibre di vetro e di acciaio).
  • Procedure di test aggiuntive secondo la norma ISO 13997: Determinazione della resistenza del guanto rispetto a un oggetto a spigolo vivo con un solo contatto sotto un'elevata forza
  • A tal fine, una lunga lama diritta si muove una volta sopra al provino. Qui viene misurata la forza minima per il taglio del provino dopo 20 millimetri.
  • Il risultato viene indicato in Newton (N) e viene associato a una classe di protezione al taglio.
LIVELLO DI PRESTAZIONEABCDEF
Valore in Newton≥ 2≥ 5≥ 10≥ 15≥ 22≥ 30

Video: Prova della resistenza al taglio dei guanti protettivi in base alle norme EN 388 e ISO 13997

DIN EN 407 - Guanti di protezione dai rischi termici

La norma europea DIN EN 407 disciplina i requisiti minimi e procedure di prova specifiche per guanti protettivi in riferimento a rischi termici. I guanti protettivi certificati in base a questa norma proteggono chi li indossa ad esempio dal calore di contatto, dal calore irradiato e da piccoli schizzi di metallo fuso.

Questo, tuttavia, non riguarda l'uso specifico di guanti di protezione dal calore, come ad esempio per la lotta antincendio o la saldatura. I guanti di protezione dal calore devono soddisfare le seguenti caratteristiche in base alla norma DIN EN 407:

  • scarsa infiammabilità o propagazione della fiamma
  • ridotta trasmissione di calore (azione protettiva da calore radiante, convettivo e da contatto)
  • elevata resistenza termica

La norma DIN EN 407 classifica e controlla i guanti protettivi in base ai seguenti criteri:

  • Protezione dall'accensione:
    Il guanto protettivo viene esposto a una fiamma di gas per 15 secondi. Quindi viene misurato il tempo dopo il quale il materiale del guanto smette di bruciare o ardere.
    (Livello di prestazione massimo 4 = tempo di persistenza della fiamma 2 secondi; tempo di incandescenza residua 5 secondi)
  • Protezione dal calore da contatto:
    misurazione della temperatura (da 100 °C a 500 °C) alla quale il guanto protegge per 15 secondi, senza un riscaldamento del lato interno di oltre 10 °C.
    (Livello di prestazione massimo 4 =+500 °C)
  • Protezione dal calore convettivo (calore che penetra lentamente):
    misurazione dell'intervallo di tempo nel quale il guanto può rallentare un aumento della temperatura del lato interno, attraverso la penetrazione del calore di fiamme libere, di oltre 24 °C. 
    (Livello di prestazione massimo 4)
  • Protezione dal calore radiante:
    il guanto protettivo viene sottoposto a radiazione termica. Misurazione del tempo dopo il quale un determinato calore è penetrato all'interno del guanto.
    (Livello di prestazione massimo 4 = almeno 150 secondi)
  • Protezione dal gocciolamento di metallo fuso:
    misurazione del numero di gocce di metallo fuso necessarie per aumentare la temperatura tra il materiale del guanto e la pelle di 40 °C.
    (Livello di prestazione massimo 4 = oltre 35 gocce)
  • Protezione da metallo fuso:
    misurazione della quantità di ferro fuso in grammi necessario per danneggiare una pelle artificiale in PVC (fissata sul lato interno del guanto).
    (Livello di prestazione massimo 4 = 200 grammi) 

    In base alla prova secondo la norma DIN EN 407, i guanti protettivi vengono classificati con un livello di prestazione in riferimento a ognuno dei singoli pericoli termici (numeri da 1 a 4; con 4 come valore migliore). L'importante è che il guanto non possa venire a contatto con fiamme libere se durante la prova della resistenza al fuoco non soddisfa il livello di prestazione 3.

DIN EN 511 - Protezione dal freddo

I requisiti minimi per i guanti protettivi in riferimento alla protezione dal freddo sono specificati nella norma DIN EN 511. I guanti certificati in base a tale norma devono proteggere chi li indossa sia dal calore convettivo (freddo che penetra) sia dal freddo da contatto (contatto diretto).

Come nel caso della protezione da rischi termici e meccanici, il guanto protettivo viene classificato in diversi livelli di prestazione per i singoli aspetti. I livelli di prestazione vengono indicati con un numero da 1 a 4 accanto al pittogramma, dove 4 sta per il livello di prestazione massimo.

Determinazione dei livelli di prestazione per guanti di protezione dal freddo:

  • Freddo convettivo:
    Misurazione della quantità di energia necessaria per mantenere la temperatura di un modello di mano riscaldato (da 30 a 35 °C) con un guanto protettivo rispetto alla temperatura ambiente costante. (Calcolo delle proprietà di isolamento termico sulla base della temperatura del modello di mano, della temperatura ambiente e dell'energia necessaria per mantenere la temperatura.)
  • Freddo da contatto (Prova secondo ISO 5085):
    Determinazione della resistenza termica dei guanti protettivi mediante una piastra fredda e una calda. Il materiale dei guanti viene posizionato come isolante fra entrambe le piastre e la variazione della caduta della temperatura funge da misura di riferimento (confronto con standard di riferimento).

Inoltre, è possibile verificare l'impermeabilità all'acqua del guanto in base alla norma EN ISO 15383. Se nel guanto non è penetrata acqua per oltre 30 minuti, la prova risulta superata (nessun livello di prestazione specifico).

DIN EN 16350:2014 - Guanti di protezione, proprietà elettrostatiche

Per le aree di lavoro a rischio di incendio e di esplosione, per la prima volta con la norma DIN EN 16350:2014 esiste una norma europea che stabilisce le condizioni di prova e i requisiti minimi per le proprietà elettrostatiche dei guanti protettivi:

  • La resistenza elettrica attraverso un materiale deve essere inferiore a 1,0 × 108 Ohm (Rv< 1,0 × 108 Ω).</>i>
  • Atmosfera di prova: temperatura dell&apos;aria di 23 ± 1 °C, umidità relativa di 25 ± 5%.

Importante! I guanti protettivi conduttivi di cariche elettrostatiche sono efficaci solo se chi li indossa è collegato a terra tramite una resistenza inferiore a 108 Ohm.

I nostri prodotti vengono testati in base alla norma DIN EN 16350:2014 e sono adatti sia per la protezione del prodotto che per la protezione sul lavoro.

A cosa deve prestare attenzione l&apos;utilizzatore?
La vecchia classificazione in base alla norma DIN EN 1149-1:2006 non è più ammessa. La resistenza di superficie così testata indica solo il trasferimento di carica alla superficie del materiale e non è sufficiente per garantire una protezione efficace.

Per cosa possono essere utilizzati i guanti testati in base alla norma DIN EN 16350:2014?
I guanti protettivi che sono stati testati con successo in base alla norma DIN EN 16350:2014 possono essere utilizzati in aree di lavoro a rischio di incendio e di esplosioni (ad esempio nelle raffinerie) e formano un elemento essenziale nella catena di messa a terra (guanti - indumenti di protezione - calzature - terreno). In relazione alle proprietà elettrostatiche, spesso anche la scarica elettrostatica ("electrostatic discharge", in breve "ESD") viene presa in considerazione nell&apos;ambito della protezione dei prodotti. I guanti protettivi testati in base alla norma DIN EN 16350:2014 possono essere utilizzati per tutte le applicazioni della protezione dei prodotti ESD. 

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