venerdì 15 gennaio 2016

Troppe Leggi e poca volontà di fare seriamente.

Dal Dlgs 626/ 94 e successivamente dal DLgs 81/2008 non si era mai visto in giro tanta normativa e tanta gente che si è trasformata in formatori senza aver vissuto un minuto  di esperienza responsabile neppure nell'azienda o nell'Ente in cui ha lavorato.

Sembra di essere nel giorno in cui nacque Forza Italia e tutti con le prorpie idee che non avevano mai dimostrato di avere si presentarono dal Cavaliere per prendere parte al Banchetto che aveva preparato, questa volta, per la conquista del potere dopo che era rimasto orfano di Craxi e nessuno se lo filava più.

Manca l'esperienza e  una idea prammatica per dare al mondo del lavoro il volto e la tranquillità che merita per la produzione del benessere che è in grado di produrre a tutti i livelli di ingaggio.

L'Unione europea ci ha chiesto delle riforme strutturali che non significa una montagna di roba o come diceva Sordi una fagottata di cose.

L'Ordine richiesto e la libertà che la comunità lascia deve tradursi in semplicità, in onestà operativa senza trucchi e senza inganni assicurando tutele e garanzie per tutta la popolazione senza regredire ma portandole al massimo che il benessere e l'oculatezza tecnica e amministrativa eè in grado di realizzare.

Lasciare per strada la gente senza lavoro o un impegno sociale significa  perdere di vista il benessere di tutti, promuovere il disfacimento sociale, dimenticare il territorio all'abbandono, procurare occasioni di delinquere anche a chi la utilizza come estrema razio.

Chi si vergogna del proprio stato o condizione sociale non sa vivere della misericordia e della socialità degli altri, dell'aiuto del vicino di casa più fortunato e più provvisto che è disposto a dare il suo superfluo ma non a farselo portare via con azioni malavitose.

Dobbiamo imparare a vivere una nuova vita onesti con noi stessi e con glia altri al di là dell'impegno estremo che può farci diventare un esempio da imitare, da superare agonisticamente con il proprio sforzo e senza sottefuggi o sgambetti.

Bisogna imparare a perdere per poter vincere con glia altri che habbo una voglia di vincere più forte della nostra, una coscienza più attiva, un saper fare che li porta a raggiungere il massimo col minimo delle forze imparando ad utilizzare tutte le risorse del nostro corpo e della nostra mente.

Senza sentirmi un Marin Luter King ce la possiamo fare e ce la dobbiamo fare prima di tutto ad essere onesti con noi stessi per il benessere di tutti.

                                                                                                               Gioacchino Ruocco

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