lunedì 29 gennaio 2018

Incidenti ferroviari






Per quante procedure si possono redigere e per quanti controlli si possono mettere in atto sono convinto che, alla luce dell’ultimo incidente ferroviario verificatosi qualche giorno fa, ci sarà sempre il cretino di turno che le disattenderà o qualche dispositivo elettronico che non annoterà le malefatte nella maniera giusta da essere interpretate correttamente fino a quando non costruiremo una macchina in grado di impuntarsi e di rimuovere quello che l’uomo ha messo in atto non correttamente avvalendosi di tolleranze che superato il momento ammissibile si trasformerà in un innesco che provocherà incidenti mortali, fermate necessarie per riallineare la risoluzione ai termini di sicurezza per spingerli fin dove è possibile senza creare arresti inevitabili e intollerabili del traffico.

Il treno mostrato che effettua i controlli periodici non capisco se non se ne è accorto o non c’è mai passato.
E il conduttore del treno dov’era ? Ma un suo intervento su un tren con una parte di esso fuori controllo cosa poteva fare di buono ?
Questi i miei pensieri!
La prevenzione non deve essere effettuata una tantum specialmente sulle tratte dove le situazioni ambientali possono scardinarla ogni momento.
Bisognerà aumentare i controlli per annullare le improvvisazioni e le magagne nascoste che possono renderli vani assieme al lavoro di quelli efficienti.
Mi si diceva anni fa che i dispositivi di sicurezza dovevano essere realizzati a prova di cretino che, stranamente, a differenza delle persone logiche, seguono traettorie che sconfinando nell’assurdità degli atteggiamenti riescono qualche voltaa  scardinare quello che gli altri trovano invalicabile.

Gioacchino Ruocco

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