domenica 21 giugno 2020

Coronavirus, perché si diffonde nei mattatoi: i nuovi focolai

Il focolaio nel mattatoio tedesco ha raggiunto livelli preoccupanti. Ma perché questi ambienti di lavoro sembrano favorire la diffusione del virus?

Ma quello di Guetersloh non è l’unico mattatoio dove si è vista l’origine di nuovi focolai: la stessa situazione, ma in misura minore, si è verificata anche in altri mattatoi di Germania, Irlanda, Francia, Regno Unito, Olanda, Spagna, Canada e Stati Uniti.

Coronavirus, perché si diffonde nei mattatoi

Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, ci sono una serie di circostanze che favoriscono la diffusione del virus proprio negli stabilimenti di lavorazione della carne. Uno dei motivi è da ricondurre ai turni di lavoro lunghi, che costringono molti lavoratori a stare in prossimità tra loro, con l’evidente impossibilità di rispettare il distanziamento sociale. Questo perché la lavorazione della carne avviene in grande velocità e gli operai sono costretti a stare molto vicini per seguire tutti i processi.
La velocità che impone questa catena di montaggio spesso affatica gli operai per i quali risulta ancor più complicato respirare con la mascherina. A questo si aggiunge la necessità, da parte degli operai, di comunicare urlando per sovrastare il rumore delle macchine; questo rappresenta un ulteriore metodo di contagio, in quanto il virus viaggia sulle goccioline emesse quando le persone parlano.
A compromettere ancor di più la sicurezza di questi ambienti di lavoro sono le basse temperature, necessarie per conservare al meglio la carne; temperature che, stando a quanto osservato fino ad oggi, sembrano favorire la proliferazione del virus.
A queste motivazioni si aggiunge anche il fatto che molti dei dipendenti dei mattatoi sono provenienti da contesti socio-economici svantaggiati, e sono spesso sottopagati; di conseguenza molti di loro vivono in appartamenti sovraffollati dove è impossibile rispettare la distanza.
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