martedì 5 ottobre 2021

Vaccino Pfizer, quanto e come cala la protezione: il nuovo studio

 

Vaccino Pfizer, quanto e come cala la protezione: il nuovo studio

Un nuovo studio ha rivelato quanto e come cala la protezione garantita dal vaccino Pfizer contro il Covid

Covid, la "classifica" dell'efficacia dei vaccini
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L’efficacia del vaccino Pfizer contro il Covid-19 è diminuita nell’arco di 6 mesi, passando dall’88% registrato un mese dopo le due dosi al 47% dopo 6 mesi. Tuttavia, l’efficacia del vaccino contro i ricoveri per tutte le varianti, inclusa la variante Delta, è rimasta alta (al 90%) per almeno 6 mesi. Questo è il dato che è emerso da uno studio realizzato dal consorzio Kaiser Permanente e da Pfizer, pubblicato su ‘The Lancet’.

In un’analisi specifica, i ricercatori hanno scoperto che queste riduzioni di efficacia contro le infezioni nel tempo sono probabilmente dovute proprio al declino dell’effetto scudo, non alla variante Delta che sfugge alla protezione del vaccino.

Gli esperti, in alcune dichiarazioni riportate dall’agenzia ‘Adnkronos’, hanno sottolineato “l’importanza di aumentare i tassi di vaccinazione in tutto il mondo e di monitorare l’efficacia del vaccino nel tempo per determinare quali popolazioni dovrebbero avere la priorità per i richiami”.

I risultati comunicati dagli autori del nuovo studio sono coerenti con i report preliminari dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) e del ministero della Salute israeliano, che hanno rilevato riduzioni nella protezione dal contagio dopo circa 6 mesi.

L’autrice principale, Sara Tartof, del Dipartimento di ricerca e valutazione della Kaiser Permanente della California meridionale, ha dichiarato: “Il nostro studio conferma che i vaccini sono uno strumento fondamentale per controllare la pandemia e rimangono altamente efficaci nella prevenzione di malattie gravi e ospedalizzazione, anche da Delta e altre varianti di preoccupazione. La protezione contro l’infezione diminuisce nei mesi successivi a una seconda dose. Sebbene questo studio fornisca la prova che l’immunità diminuisce per tutti i gruppi di età che hanno ricevuto il vaccino, il Comitato consultivo dei Cdc sulle pratiche di immunizzazione ha richiesto ulteriori ricerche per determinare se il richiamo dovrebbe essere reso disponibile a tutti i gruppi d’età idonei per questo vaccino”.

Il commento di Burioni

Su ‘Twitter’, il virologo Roberto Burioni ha condiviso lo studio pubblicato su ‘The Lancet’ e ha commentato: “Appena uscito su Lancet. L’efficacia del vaccino contro l’infezione cala nel tempo (quindi subito la terza dose per i vulnerabili e i sanitari) ma rimane altissima la protezione contro la malattia grave (quindi tranquilli e vaccinatevi)”

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