Sicurezza in ospedale, la prima valutazione con una scheda di controllo generale

In funzione della quanto più corretta ed efficace predisposizione delle misure di prevenzione e protezione, nella nuova edizione 2012 di La sicurezza in ospedale – Strumenti di valutazione e gestione del rischio, l’Inail pubblica anche una lista di controllo generale come mezzo di analisi all’interno di ogni struttura ospedaliera, da attivarsi proprio nella fase di primo approccio della valutazione dei rischi,  indipendentemente dalla suddivisone in unità operative.
La verifica viene fatta allo scopo di accertare che:
  1. le figure della sicurezza siano state individuate ed abbiano i dovuti titoli,
  2. le analisi basilari su taluni rischi generali siano state affrontate e che corrispondano ai requisiti di legge;
  3. l’organizzazione della sicurezza sia adeguata;
  4. la formazione ed informazione siano erogate;
  5. gli impianti, le apparecchiature di lavoro e le macchine siano costantemente controllati.
La lista è stata organizzata per sezioni:
Una parte generale (GEN I gen), relativa principalmente al Datore di lavoro, all’organizzazione del servizio di prevenzione e protezione, al medico competente, all’esperto qualificato di radiazioni, al rappresentante dei lavoratori, alla valutazione dei rischi, alla riunione periodica ed alle ditte esterne.
Una parte più specifica e relativa alle diverse problematiche presenti nella struttura ospedaliera, quali:
  • Antincendio: GEN I an;
  • Ascensori e montacarichi: GEN I asc;
  • Attrezzature, apparecchiature e macchine: GEN I aa;
  • Rischio chimico: GEN I ch;
  • Radiazioni ionizzanti GEN I rad;
  • Impianti: GEN I imp;
  • Deposito sostanze infiammabili: GEN I dep inf;
  • Dispositivi di protezione individuale: livello I GEN I dpi;
  • Dispositivi di protezione individuale: livello II GEN II dpi;
  • Ditte esterne GEN I de;
  • Informazione e formazione: GEN I inf;
  • Rifiuti sanitari GEN I rif;
  • Fumo: livello I GEN I fum;
  • Fumo: livello II GEN II fum;
  • Luoghi di lavoro: GEN I ll;
  • Segnaletica: GEN I seg;
  • Pronto soccorso: GEN I ps;
  • Stress lavoro correlato GEN I stress.
Le norme cui si è riferita la pubblicazione dell’Inail sono, oltre al TU 81/08, il D.M. 10 /03/1998*, il DPR 37/1998**, il D.M. 18/09/2002***, il DPR 151/2011****.
* Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro.
** Regolamento con la disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi.
*** Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private.
**** Regolamento per la semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi.
Continua venerdì 26 luglio…
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NOTA .

Prima del DLgs 626/94 non era richiesto al Datore di lavoro di valutare i rischi presenti nella sua azienda.
Solamente il DPR 303/56 all'art. 35 per ottenere l'allungamento del periodo delle visite prevede che il datore di lavoro deve dimostrare di aver messo in atto provvedimenti capaci di ridurre il rischio per il quale è necessario visitare il dipendente. Successivamente è arrivato il DLgs. 277/91  per la tutela dei lavoratori dell'amianto, contro il rumore e la piombemia.

Pensavo che fosse chiaro che un Ospedale  è un coacervo di pericoli e di rischi, è un porto franco dove può arrivare di tutto, un luogo non tutelato nelle parti critiche se non da procedure e provvedimenti che dovrebbero realizzare le garanzie necessarie per affrontare operazioni di qualsiasi tipologia.

Tra le tante figure fin qui inventate non si è ancora provveduto a nominare un garante dell'ammalato durante la sua degenza per cui il soggetto dell'assistenza e cura resta alla mercè dei tanti che decidono ma che non sono nell'immediato responsabili dell'andamento e della buona riuscita della permanenza dell'ammalato nell'ospedale o casa di cura.

Le garanzie sono poste all'interno dell'organizzazione ospedaliera, ma le tante figure operative finiscono quasi sempre per superare le procedure che prevedono comportamenti omologati che se non sono validi, una volta verificati, vanno eliminati e sostituiti.

Il garante dell'ammalato, come il buon padre di famiglia, deve tutelare 24 ore su 24 la correttezza degli interventi e delle terapie; verificare che il personale in servizio non disattenda le consegne ricevute e assuma comportamenti di aiuto e sostegno professionale ed umano nei confronti dell'assistito.

Inoltre provvede a controlli periodici sulle apparecchiature e sulla struttura, sui controlli e sulla bontà di essi
che vanno affidati a verifiche incrociate, ecc. ecc.

Sono sicuro che realizzando un apparato di controllo all'interno della struttura è possibile arrivare a comportamenti che garantiscono non soltanto la cura dell'assistito, ma alla riuscita dell'impresa nella sicurezza che tutto il possibile è stato fatto senza dimenticare o tralasciare.