
L’Insula dell’Inail ha coinvolto un campione rappresentativo, selezionato su base nazionale, di operatori Spsal* (medici, tecnici della prevenzione, assistenti sanitari, infermieri, chimici, biologi, ingegneri) ai quali è stato sottoposto un questionario per la valutazione di queste aree tematiche:
- bisogni formativi e di aggiornamento;
- attività professionale, criticità e bisogni;
- rapporti con le figure della prevenzione;
- cultura della salute e sicurezza sul lavoro.
Alla domanda rivolta ai 975 operatori Spsal coinvolti nel campione su “quali sono le difficoltà operative nello svolgimento dell’attività lavorativa”, ecco le risposte:
- scarsità di risorse economiche (7,0),
- scarsità di risorse umane dedicate (6,9) e
- scarsità di mez zi e attrezzature (6,4).
Le attività per cui si sentono più preparati sono la vigilanza (punteggio medio = 7,5), laprevenzione (punteggio medio = 7,5) e l’informazione (punteggio medio = 7,1).
Sui rapporti con le figure della prevenzione , i rapporti più collaborativi risultano con: i lavoratori (6,8), Rspp/consulenti tecnici (6,6), Rls (6,3) e datori di lavoro (DL) (6,2).
Sui rapporti con le figure della prevenzione , i rapporti più collaborativi risultano con: i lavoratori (6,8), Rspp/consulenti tecnici (6,6), Rls (6,3) e datori di lavoro (DL) (6,2).
Il 48,2% degli intervistati riferisce che l’attuale normativa facilita “abbastanza” lo svolgimento dell’attività de Servizi; ma per il 46,4% “ci sono sovrapposizione di ruoli e competenze fra i vari Organi di Vigilanza (OdV)”. Critica l’affermazione del 78,9% che sostiene che l’attività ispettiva è svolta in modo “per niente” e “poco” omogeneo sul territorio nazionale.
Le principali azioni ritenute utili a migliorare la gestione della Ssl sono:
- potenziare la formazione e l’informazione dei lavoratori (punteggio medio = 8,3);
- accrescere la qualificazione professionale delle figure responsabili della sicurezza in azienda (MC, DL, RSPP, RLS) (punteggio medio = 8,1);
- migliorare la comunicazione con le aziende (punteggio medio = 8,0).
Infine, il 48,1% degli operatori del campione intervistato, descrive il concetto di tutela della Ssl come “investimento sociale” e alla domanda se “ritiene che a seguito del TU 81/08 il livello di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sia aumentato?”, il 52,3% risponde che il livello di tutela della SSL è aumentato a seguito dell’entrata in vigore della normativa attuale.
* Il Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro è uno dei servizi del Dipartimento di prevenzione dell’Asl.
La normativa sul sistema sanitario nazionale (Ssn) negli anni, ha fra l’altro stabilito la presenza di Servizi per la Prevenzione e la Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, con nomi diversi a seconda delle normative regionali (Spsal, Spisal, Spresal, Spisll, ecc.). A questi servizi sono ancora oggi affidate le funzioni di controllo per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori (in precedenza svolte dal Ministero del Lavoro) tramite il ruolo dell’Ispettore del Lavoro.
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