venerdì 24 aprile 2015

ASFALTATORI I profili di rischio

ASFALTATORI I profili di rischio

Sicurezza    by Ing. A RuggieroCommenti chiusi

ASFALTATORI
I profili di rischio nei comparti produttivi dell’artigianato, delle piccole e medie industrie e pubblici esercizi

La pubblicazione intende fornire informazioni e dati di supporto al processo di valutazione e gestione dei rischi nelle piccole e medie imprese (PMI) del Comparto “Asfaltatori” che rientra formalmente nel più vasto settore dei lavori edili. Sono stati così analizzati i cicli di “produzione del conglomerato bituminoso” e di “asfaltatura delle strade”Pubblicazione realizzata da
INAIL
Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro ed Ambientale
AUTORI
Diego De Merich, Massimo Olori, Piero Emanuele Cirla, Irene Martinotti
COLLABORAZIONE EDITORIALE
Tiziana Belli
1 INAIL - Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro ed Ambientale, Roma
2 Centro Italiano Medicina Ambiente Lavoro, Gruppo CIMAL, Milano
3 INAIL - Direzione Centrale Prevenzione, Roma

Il presente volume intende fornire utili strumenti operativi di supporto al processo di valutazione e gestione dei rischi nelle piccole e medie imprese (PMI) del Comparto “Asfaltatori” che rientra formalmente nel più vasto settore dei lavori edili. Nel presente profilo si analizzano il ciclo di produzione del conglomerato bituminoso ed il ciclo di asfaltatura delle strade.

Generalmente le attività di asfaltatura sono svolte da aziende di piccole (da poche unità ad una decina di operai) o medie dimensioni (30-100 operai). In quest’ultimo caso, tuttavia, le attività svolte dall’impresa non sono limitate alla sola produzione dell’asfalto e pavimentazione ma coprono altri settori dell’edilizia civile: principalmente demolizioni, scavi e movimento terra, opere idrauliche, costruzioni civili (opere di urbanizzazione primaria e secondaria).

I lavoratori del comparto preso in esame sono potenzialmente esposti ad una serie di fattori di rischio così sintetizzabili:

Fattori di rischio infortunistico:
• agenti chimici - esposizioni acute per inalazione o contatto;
• agenti chimici - incendio/esplosione;
• utilizzo di macchine - investimenti, ribaltamenti, contatti, caduta di carichi movimentati ecc.;
• manipolazione di sostanze ad elevata temperatura - ustioni da contatto;
• fattori correlati alle caratteristiche degli ambienti di lavoro - microclima, spazi di lavoro,
viabilità interna ed esterna;
• movimentazione carichi manuale - cadute, urti, sforzi eccessivi.
Fattori di rischio per la salute:
• agenti chimici e cancerogeni - esposizione ad Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA);
• utilizzo di macchine - esposizione a rumore e vibrazioni;
• utilizzo di macchine - videoterminale;
• ambiente di lavoro - microclima, polveri, radiazione solare ultravioletta;
• movimentazione carichi manuale - disturbi muscolo-scheletrici;
• organizzazione del lavoro.

Per quanto riguarda il rischio infortunistico si evidenziano in particolare, dai dati relativi alle aziende prese in esame dalla presente ricerca, gli incidenti da investimento e da contatto con macchine a corpo rotante e macchine a piani mobili o con nastro trasportatore e le cadute dal mezzo d’opera.

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