martedì 13 marzo 2018

Attrezzature: Utensili Manuali di Uso comune


ATTREZZATURA: UTENSILI MANUALI DI USO COMUNE

Si intendono per utensili "manuali" quelli azionati direttamente dalla forza del relativo operatore.
Gli attrezzi manuali (picconi, badili, martelli, tenaglie, cazzuole, frattazzi, chiavi, scalpelli, ecc.), presenti in tutte le fasi lavorative, sono sostanzialmente costituiti da una parte destinata all'impugnatura, in legno o in acciaio, ed un'altra, variamente conformata, alla specifica funzione svolta.
PRESCRIZIONI PRELIMINARI
Nel caso degli utensili e degli attrezzi manuali le cause più frequenti di infortunio derivano dall'impiego di utensili difettosi o usurati e dall'uso improprio o non conforme alla buona pratica.
Quindi, la prima regola da seguire è la scelta e la dotazione di attrezzi appropriati al lavoro da svolgere, sia dal punto di vista operativo, sia, specialmente, da quello dei rischi ambientali presenti sul luogo di lavoro.
Gli attrezzi utilizzati debbono essere anche in buono stato di conservazione e di efficienza, non va trascurato, quando si tratti di lavori di riparazione o manutenzione, di fare ricorso ad attrezzature che consentano di effettuare i lavori nelle migliori condizioni di sicurezza. Di conseguenza, gli attrezzi devono essere sempre controllati prima del loro uso e, se non sono in buone condizioni di efficienza, devono essere sostituiti con altri o sottoposti ad idonea manutenzione. Per impedire, durante l'esecuzione di lavori in altezza (su scale, ad es.), che gli utensili non utilizzati possano cadere e recare danno alle persone sottostanti, questi debbono essere conservati in apposite guaine o tenuti assicurati al corpo in altri modi.
Un corretto impiego degli attrezzi a mano spesso richiede di essere integrato anche con l'uso di accessori di sicurezza (mezzi per l'accesso e la permanenza in sicurezza sui luoghi di intervento, scale, piattaforme ed altre opere) oppure con il ricorso sistematico a mezzi personali di protezione (ad es. per cacciavite, punteruoli, coltelli, lame, asce, ecc.), si devono impiegare mezzi di protezione per le mani, e debbono essere disponibili apposite custodie ove riporli quando non adoperati).

·        Valutazione e Classificazione Dei Rischi
Descrizione
Liv. Probabilità
Entità danno
Classe
o  Proiezione di schegge materiale
Possibile
Modesto
Accettabile
o  Ferite, tagli, abrasioni
Possibile
Modesto
Accettabile
o  Lesioni dovute a rottura dell'utensile
Possibile
Modesto
Accettabile

·        Interventi/Disposizioni/Procedure per ridurre i rischi
A seguito della valutazione dei rischi sono riportati, in maniera non esaustiva, gli interventi/disposizioni/procedure volte a salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori:
·         Controllare a vista lo stato di efficienza degli utensili e delle attrezzature in dotazione individuale
·         Evitare l'utilizzo di martelli, picconi, pale e, in genere, attrezzi muniti di manico o d'impugnatura se tali parti sono deteriorate, spezzate o scheggiate o non siano ben fissate all'attrezzo stesso
·         Rimuovere le sbavature della testa di battuta degli utensili (es. scalpelli) per evitare la proiezione di schegge
·         Utilizzare sempre l'apposita borsa porta attrezzi
·         Utilizzare l'utensile o l'attrezzo solamente per l'uso a cui è destinato e nel modo più appropriato
·         Non prolungare con tubi, o altri mezzi di fortuna, l'impugnatura delle chiavi
·         Utilizzare mezzi adeguati, quali chiavi a battere, nel caso di dadi di difficile bloccaggio
·         Spingere, e non tirare verso di se, la lama del coltello spelatavi
·         Non tenere piccoli pezzi nel palmo della mano per serrare o allentare viti: il pezzo va appoggiato o stretto in morsa
·         Azionare la trancia con le sole mani
·         Non appoggiare un manico al torace mentre con le due mani si fa forza sull'altro
·         Non appoggiare cacciaviti, pinze, forbici o altri attrezzi in posizione di equilibrio instabile
·         Riporre entro le apposite custodie, quando non utilizzati, gli attrezzi affilati o appuntiti (asce,roncole,accette,ecc.) Per punte e scalpelli utilizzare idonei paracolpi ed eliminare le sbavature dalle impugnature
·         Sostituire i manici che presentino incrinature o scheggiature
·         Distanziare adeguatamente gli altri lavoratori
·         Non abbandonare gli utensili nei passaggi ed assicurarli da una eventuale caduta dall’alto.
  • Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti (Art.75–78 del D.Lgs. n.81/08)

·        DPI
In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è riportata la descrizione ed i riferimenti normativi:
RISCHI EVIDENZIATI
DPI
DESCRIZIONE
NOTE
Urti, colpi, impatti e compressioni
Guanti di protezione
Guanti di protezione meccanica da utilizzare nei luoghi di lavoro caratterizzati dalla presenza di materiali e/o attrezzi che possono causare fenomeni di abrasione/taglio/
perforazione delle mani
Rif. Normativo
Art 75 – 77 – 78 D.Lgs. n.81/08
Allegato VIII D.Lgs. n.81/08 punto 3, 4 n.5 come modificato dal D.Lgs. n.106/09
UNI EN 388(2004)
Guanti di protezione contro rischi meccanici
Lesioni per contatto con le attrezzature
Scarpe antinfortunistiche
Puntale rinforzato in acciaio contro schiacciamento/
abrasioni/perforazione/
ferite degli arti inferiori e suola antiscivolo e per salvaguardare la caviglia da distorsioni
Rif. Normativo
Art 75 – 77 – 78 D.Lgs. n.81/08
Allegato VIII D.Lgs. n.81/08 punti 3, 4 n.6 come modificato dal D.Lgs. n.106/09
UNI EN ISO 20344 (2008)
Dispositivi di protezione individuale – Metodi di prova per calzature.
Proiezione di schegge
Tuta di protezione
Da utilizzare nei luoghi di lavoro caratterizzati dalla presenza di materiali e/o attrezzi che possono causare fenomeni di abrasione e/o taglio
Rif. Normativo
Art 75 – 77 – 78 D.Lgs. n.81/08
Allegato VIII D.Lgs. n.81/08 punti 3,4 n.7 come modificato dal D.Lgs. n.106/09
UNI EN 340 (2004)
Indumenti di protezione. Requisiti generali


Nessun commento:

Posta un commento