sabato 17 marzo 2018

FRANTOI


FASE DI LAVORO: FRANTOI

Scheda generale
L'attività consiste nella lavorazione delle olive, dall'arrivo in frantoio di queste alla estrazione e separazione dell'olio di vegetazione. I frantoi possono essere suddivisi in due tipologie : il frantoio di tipo tradizionale e di tipo continuo.
Il frantoio in esame è di tipo continuo dove le varie fasi di lavorazione procedono autonomamente, senza l'intervento dell'operatore.
L'attività prevede le seguenti fasi di lavorazione :
Pesatura
La pesatura della partita di olive può avvenire tramite trasferimento manuale dei contenitori (sacchi, cassette) su bilance o con la pesatura complessiva tramite pese o tramogge a ponte o elettroniche. Il trasferimento dei contenitori di olive può essere interamente manuale oppure con l'impiego di nastri trasportatori, carrelli, ecc.
Lavaggio
Trattasi della pulizia delle olive, che scaricate in tramogge (tramogge di carico) di diversa capacità e dislocazione (sopraelevate rispetto al pavimento, con l'apertura a filo del pavimento, ecc.), vengono sottoposte alla pulizia mediante aspirazione delle foglie e lavaggio con acqua. Di seguito una coclea o un nastro trasportatore alimenta l'impianto di macinazione.
Frangitura
Trattasi della macinazione delle olive. L'impianto di frangitura può essere costituito da frangitori a cilindri o martelli.
Gramolatura
La pasta ottenuta con la macinazione passa in una o più serie di gramole dove avviene l'affioramento dell'olio sulla pasta stessa, a seguito di un continuo "massaggio" prodotto dalle pale montate su di un'asta ruotante.
Spremitura o estrazione
Trattasi dell'estrazione dell'olio dalla pasta tramite l'estrattore centrifugo, capace di separare, per effetto della forza centrifuga impressa alla pasta, la parte liquida costituita da acqua ed olio dalla parte solida (sansa )
Separazione
Il mosto ottenuto dagli impianti di estrazione viene inviato ai separatori o centrifughe a dischi al fine di separare l'acqua dall'olio.

·         Macchine/Attrezzature
Nella fase di lavoro oggetto della valutazione sono utilizzate le seguenti Attrezzature/Macchine:
o    Molazza
o    Gramolatrice
o    Pressa
o    Impianto lavaggio olive        

·         Valutazione e classificazione dei rischi
Descrizione
Liv. Probabilità
Entità danno
Classe
o  Stritolamento, afferramento, strappo (mancata protezione degli organi di trasmissione delle macchine)
Possibile
Significativo
Notevole
o  Elettrocuzione
Possibile
Significativo
Notevole
o  Rumore
Possibile
Significativo
Notevole
o  Scivolamenti (per pavimenti (lisci o sconnessi)
Possibile
Modesto
Accettabile
o  Cadute a livello (presenza di eventuali aperture)
Possibile
Modesto
Accettabile



·         Interventi/Disposizioni/Procedure per ridurre i rischi
A seguito della valutazione dei rischi sono riportate le seguenti misure di prevenzione volte a salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori:
·         Effettuare da parte del datore di lavoro la valutazione dei rischi per la salute dei lavoratori derivanti dall’utilizzo di attrezzature necessarie a svolgere le mansioni lavorative ed attuare le misure necessarie per eliminare o ridurre rischi (Art. 71 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
·         Attuare la formazione e l’informazione dei lavoratori sulle corrette modalità di esecuzione delle attività e di utilizzo delle attrezzature (Art. 71 comma 7 lettera a) del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
·         Effettuare la sorveglianza sanitaria preventiva dei lavoratori con periodicità annuale oppure con periodicità stabilita di volta in volta dal medico, mirata al rischio specifico (Art. 41 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
·         Tutti i lavoratori devono essere informati e formati in particolare modo su: il peso dei carichi, il centro di gravità o il lato più pesante, le modalità di lavoro corrette ed i rischi in caso d'inosservanza (Art. 18 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
·         Gli impianti di aspirazione devono essere progettati secondo i criteri di buona tecnica e devono essere separati dagli impianti di produzione
·         I condotti dove si trovano le coclee devono essere chiusi
·         Le aperture di carico e scarico delle coclee devono essere protette contro il contatto con organi pericolosi in moto (Allegato V del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
·         I frangitori a martelli devono avere i dispositivi di protezione (carter) fissati saldamente alla struttura con viti e bulloni rimovibili con speciali attrezzi. In alternativa i carter devono essere dotati di un dispositivo di sicurezza che, nel caso di loro rimozione, provochi l'arresto della macchina ed impedisca l'avviamento di questa finché la protezione non è stata rimessa
·         L'interruttore principale deve essere dotato di mezzi per prevenire l'avviamento accidentale (Allegato V parte I punto 2 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
·         Provvedere al certificato di conformità con applicazione della targa "CE"
·         Controllare l'efficienza della strumentazione
·         Interdire la zona di lavoro con apposite segnalazioni
·         Nei vari piani dell'impianto devono essere realizzati appositi parapetti normali e devono essere rese accessibili tutte le zone in cui è necessario intervenire in manutenzione
·         Le buche e sporgenze pericolose, talvolta non eliminabili (presenza di nastri trasportatori, ecc), devono essere accuratamente segregate ed adeguatamente segnalate
·         Controllare l'integrità delle parti elettriche visibili (Art. 86 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
·         Le canalizzazioni devono essere realizzate con materiali che limitano la propagazione del suono (es. sostituzione di canale metallico con canale in materiale plastico)
·         Le aperture di carico e scarico dei trasportatori in genere devono essere protette contro la caduta di persone e contro il contatto con organi pericolosi in moto
·         Tutti gli organi ed elementi di trasmissione del moto devono essere segregati, in particolare le cinghie e pulegge e le zone di rimando dei nastri trasportatori
·         Le zone sottostanti i nastri trasportatori devono essere inaccessibili o segregate
·         Le tramogge di carico dei trasportatori in genere devono essere protette contro la caduta di persone e contro il contatto con organi pericolosi in moto. La zona di scarico dei trasportatori in genere deve essere protetta contro il contatto con organi pericolosi in moto
·         Per eliminare il pericolo di raggiungere con le mani gli organi lavoratori delle macine e dei raschiatori, è necessario che la vasca di contenimento sia protetta da uno schermo bloccato opportunamente per tutto il perimetro della vasca e di altezza idonea
·         Anche il portello di scarico della pasta deve essere protetto in modo da impedire che gli stessi organi in movimento siano raggiungibili dal lavoratore
·         Relativamente all'estrattore centrifugo: le zone relative ai meccanismi di trasmissione del moto ed alle parti rotanti devono essere protette da ripari fissi
·         Divieto di effettuare, con organi in movimento, operazioni di pulizia o manutenzione (Allegato V parte I punto 11 del D.Lgs. n.81/08 come modificato dal D.Lgs. n.106/09)
·         Utilizzare cassette di minori dimensioni, che portano conseguentemente ad una riduzione del peso trasportabile
·         Ridurre la distanza tra punti di scarico e di caricamento delle bilance e delle tramogge
·         Adottare sistemi di ausiliazione ( es.piattaforme di sollevamento e discesa a servizio dei mezzi di trasporto, transpallet a conduzione manuale, ecc.) (Art. 168 del D.Lgs. n.81/08)
·         Indossare i necessari dispositivi di protezione individuale verificandone preventivamente l’integrità e/o lo stato di efficienza seguendo quanto specificato sul manuale d'uso e manutenzione (Art. 75 - 78 del D.Lgs. n. 81/08)
·         Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante (Art. 77 del D.Lgs. n.81/08)

·         DPI
In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è riportata la descrizione ed i riferimenti normativi:
RISCHI EVIDENZIATI
DPI
DESCRIZIONE
NOTE
Per proteggere il lavoratore
Tuta di protezione
Tuta di protezione
Da utilizzare nei luoghi di lavoro caratterizzati dalla presenza di materiali e/o attrezzi che possono causare fenomeni di abrasione /taglio/perforazione
Rif. Normativo
Art 75 – 77 – 78 D.Lgs. n.81/08
Allegato VIII D.Lgs. n.81/08 punto 3, 4 n.7 come modificato dal
D.Lgs. n.106/09
UNI EN 340 (2004)
Indumenti di protezione. Requisiti generali
Lesioni per contatto con organi mobili durante le lavorazioni e gli interventi di manutenzione
Guanti

Da utilizzare nei luoghi di lavoro caratterizzati dalla presenza di materiali e/o attrezzi che possono causare fenomeni di abrasione
/taglio/perforazione delle mani
Rif. Normativo
Art 75 – 77 – 78 D.Lgs. n.81/08
Allegato VIII D.Lgs. n.81/08 punti 3,4 n.5 come modificato dal
D.Lgs. n.106/09
UNI EN 388(2004)
Guanti di protezione contro rischi meccanici
Scivolamenti e cadute a livello
Calzature antiscivolo
ICO_DPI_calzatura_antinfort_antiscivolo
Calzature con  suola antiscivolo e per salvaguardare la caviglia da distorsioni
Rif. Normativo
Art 75 – 77 – 78 D.Lgs. n.81/08
Allegato VIII D.Lgs. n.81/08 punti 3, 4 n.6 come modificato dal
 D.Lgs. n.106/09
UNI EN 13287-2(2008)
Dispositivi di protezione individuale - Calzature - Metodo di prova per la resistenza allo scivolamento
Ridurre i rischi da rumore
Cuffie antirumore
I modelli attualmente in commercio consentono di regolare la pressione delle coppe auricolari, mentre i cuscinetti sporchi ed usurati si possono facilmente sostituire
Rif. Normativo
Art 75 – 77 – 78 D.Lgs. n.81/08
Allegato VIII D.Lgs. n.81/08 punti 3,4 n.3 come modificato dal
D.Lgs. n.106/09
EN 352-1 (2004)
Protettori auricolari -Requisiti di sicurezza e prove. Parte 1: cuffie


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