mercoledì 11 giugno 2014

La prevenzione "infortuni nelle abitazioni".




Nel 2010
L’ASS dipartimento di prevenzione n. 1 triestina
Con il beneplacito del Ministero della salute
E in accordo il CCM, Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie,
e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

diedero alle stampe un manuale tecnico per gli operatori della prevenzione per prevenire infortuni nelle abitazioni.

L’idea non era nuova, ma non se ne può disconoscere l’importanza e la validità per cui prendendola come riferimento proverò a percorrerla per dare alla mia “idea” l’attuazione della preven­zione che deve essere condotta all’interno delle abitazioni  non diversamente da quei luo­ghi di residenza di attività lavorative contemplate in norme specifiche fin dalla nascita della repubb­lica e dai regolamenti comunali anteguerra.

Approfitto, se mai ce ne fosse bisogno, per dare lustro ai colleghi che hanno realizzato il lavoro che sto prendendo come traccia da seguire. in quanto è sempre un bene non dimenticare il lavoro degli altri e i risultati da questi raggiunti.


Infortuni nelle abitazioni. Manuale tecnico per gli operatori della prevenzione
Coordinatore del gruppo di lavoro:
Valentino Patussi
Curatore della pubblicazione:
Roberto Michelazzi
Copertina, progetto grafico e impaginazione:
Comunicazione Sociale, Programmazione strategica.
Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 triestina
Revisione disegni:
Gianpiero Spangher
Resivione foto:
Paola Di Bella
Il logo del gruppo di lavoro è stato realizzato da Giulia Basolu.
Finito di stampare nel mese di giugno 2010
da Arti grafiche Stella - Trieste
Nomi e marchi citati nel testo sono generalmente
depositati o registrati dalle rispettive case produttrici

“Questo manuale è dedicato a Patrizio Erba,
quello che abbiamo fatto sino ad ora non
sarebbe esistito se lui non ci avesse creduto,
anche nei momenti in cui parlare di una
gestione complessiva di questi problemi
sembrava visionario,
grazie”





Nello specifico esistono manuali tecnici di natura professionale riferiti a questa o quell’altra pro­fessione che di volta in volta sono chiamati ad intervenire o per costruire o per ammodernare nel tempo  le case di abitazione.

La normativa è tanta, ma se malamente utilizzata non basterà mai.

Quello che manca è una educazione dedicata specificatamente a chi le abita nella certezza di un corretto utilizzo per se stessi e per i suoi vicini per evitare quei disastri di cui le cronache riportano gli esiti senza mai fornire gli elementi di comprensione dei fenomeni infortunistici che si verificano in quanto anche il cronista è digiuno della materia di cui scrive.


Scriveva il ministro Ferruccio Fazio  che  il lavoro “È un punto di partenza, un riferimento ad uso degli operatori delle aziende sanitarie che si occupano di prevenzione e sicurezza negli ambienti di vita prodotto sulla base dell’esperien-za  maturata negli ultimi anni.
Il testo è un punto di riferimento per progettisti, impiantisti e manutentori oltre che per gli operatori del so­ciale e i referenti degli enti locali che hanno titolo ad autorizzare e valutare i progetti edilizi, nello stesso vengono approfonditi gli aspetti dei rischi presenti nelle abitazioni,prevalentemente infortunistici e vengono proposte idonee misure di prevenzione e protezione.
Gli infortuni domestici comportano ogni anno in Italia un numero di morti superiore a quello conseguente a incidenti stradali o ad infortuni sul lavoro. Se certamente il domicilio è inviolabile per principio costituzionale,non si deve accettare che rappresenti un rischio per la salute degli individui che vi abitano.”


Cercherò con un linguaggio semplice di arrivare allo scopo che mi sono prefisso per dare in maniera chiara e semplice a chi vi abita gli elementi di comprensione per condurre la propria esistenza in condizioni di sicurezza nella propria abitazione a qualunque titolo la occupi, proprietario o inquilino, condomino o autonomo. 

Gli appuntamenti per chi vorrà seguirli saranno quindicinali.
Non rilasceremo attestati. Se mai sarete voi a darceli con la vostra frequenza.

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