1.1. - Definizioni e termini di efficacia
1.1.1. Ai fini del presente allegato si intendono per:
a) scelte progettuali ed organizzative: insieme di scelte
effettuate in fase di progettazione dal progettista dell'opera in
collaborazione con il coordinatore per la progettazione, al fine di garantire
l'eliminazione o la riduzione al minimo dei rischi di lavoro. Le scelte
progettuali sono effettuate nel campo delle tecniche costruttive, dei materiali
da impiegare e delle tecnologie da adottare; le scelte organizzative sono
effettuate nel campo della pianificazione temporale e spaziale dei lavori;
b) procedure: le modalità e le sequenze stabilite per
eseguire un determinato lavoro od operazione;
c) apprestamenti: le opere provvisionali necessarie ai fini
della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in cantiere;
d) attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio,
utensile o impianto destinato ad essere usato durante il lavoro;
e) misure preventive e protettive: gli apprestamenti, le
attrezzature, le infrastrutture, i mezzi e servizi di protezione collettiva,
atti a prevenire il manifestarsi di situazioni di pericolo, a proteggere i
lavoratori da rischio di infortunio ed a tutelare la loro salute;
f) prescrizioni operative: le indicazioni particolari di
carattere temporale, comportamentale, organizzativo, tecnico e procedurale, da
rispettare durante le fasi critiche del processo di costruzione, in relazione
alla complessità dell'opera da realizzare;
g) cronoprogramma dei lavori: programma dei lavori in cui
sono indicate, in base alla complessità dell'opera, le lavorazioni, le fasi e
le sottofasi di lavoro, la loro sequenza temporale e la loro durata;
h) PSC: il piano di sicurezza e di coordinamento di cui
all'articolo 100;
i) PSS: il piano di sicurezza sostitutivo del piano di
sicurezza e di coordinamento, di cui all'articolo 131, comma 2, lettera b) del
D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche;
l) POS: il piano operativo di sicurezza di cui all'articolo
89, lettera h, e all'articolo 131, comma 2, lettera c), del D.Lgs. 163/2006 e
successive modifiche;
m) costi della sicurezza: i costi indicati all'articolo 100,
nonché gli oneri indicati all'articolo 131 del D.Lgs. 163/2006 e successive
modifiche.
2. PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO
2.1. - Contenuti minimi
2.1.1. Il PSC é specifico per ogni singolo cantiere
temporaneo o mobile e di concreta fattibilità; i suoi contenuti sono il
risultato di scelte progettuali ed organizzative conformi alle prescrizioni
dell'articolo 15 del presente decreto.
2.1.2. Il PSC contiene almeno i seguenti elementi:
a) l'identificazione e la descrizione dell'opera,
esplicitata con:
1) l'indirizzo del cantiere;
2) la descrizione del contesto in cui é collocata l'area di
cantiere;
3) una descrizione sintetica dell'opera, con particolare
riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche;
b) l'individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza,
esplicitata con l'indicazione dei nominativi del
responsabile dei lavori, del coordinatore per la sicurezza in fase di
progettazione e, qualora già nominato, del coordinatore per la sicurezza in
fase di esecuzione ed a cura dello stesso coordinatore per l'esecuzione con
l'indicazione, prima dell'inizio dei singoli lavori, dei nominativi dei datori
di lavoro delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi;
c) una relazione concernente l'individuazione, l'analisi e
la valutazione dei rischi in riferimento
all'area ed all'organizzazione dello specifico cantiere, alle lavorazioni
interferenti ed ai rischi aggiuntivi rispetto a quelli specifici propri
dell’attività delle singole imprese esecutrici o dei lavoratori autonomi;
d) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le
misure preventive e protettive, in riferimento:
1) all'area di cantiere, ai sensi dei punti 2.2.1. e 2.2.4.;
2) all'organizzazione del cantiere, ai sensi dei punti
2.2.2. e 2.2.4.;
3 alle lavorazioni, ai sensi dei punti 2.2.3. e 2.2.4.;
e) le prescrizioni operative, le misure preventive e
protettive ed i dispositivi di protezione individuale, in riferimento alle
interferenze tra le lavorazioni, ai sensi dei punti 2.3.1., 2.3.2. e 2.3.3.;
f) le misure di coordinamento relative all'uso comune da
parte di più imprese e lavoratori autonomi, come scelta di pianificazione
lavori finalizzata alla sicurezza, di apprestamenti, attrezzature,
infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva di cui ai punti 2.3.4.
e 2.3.5.;
g) le modalità organizzative della cooperazione e del
coordinamento, nonché della reciproca informazione, fra i datori di lavoro e
tra questi ed i lavoratori autonomi;
h) l'organizzazione prevista per il servizio di pronto
soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori, nel caso in cui il
servizio di gestione delle emergenze é di tipo comune, nonché nel caso di cui
all'articolo 104, comma 4; il PSC contiene anche i riferimenti telefonici delle
strutture previste sul territorio al servizio del pronto soccorso e della
prevenzione incendi;
i) la durata prevista delle lavorazioni, delle fasi di
lavoro e, quando la complessità dell'opera lo richieda, delle sottofasi di
lavoro, che costituiscono il cronoprogramma dei lavori, nonché l'entità
presunta del cantiere espressa in uomini-giorno;
l) la stima dei costi della sicurezza, ai sensi del punto
4.1.
2.1.3. Il coordinatore per la progettazione indica nel PSC,
ove la particolarità delle lavorazioni lo richieda, il tipo di procedure
complementari e di dettaglio al PSC stesso e connesse alle scelte autonome
dell'impresa esecutrice, da esplicitare nel POS.
2.1.4. Il PSC é corredato da tavole esplicative di progetto,
relative agli aspetti della sicurezza, comprendenti almeno una planimetria e,
ove la particolarità dell'opera lo richieda, un profilo altimetrico e una breve
descrizione delle caratteristiche idrogeologiche del terreno o il rinvio a
specifica relazione se già redatta.
2.1.5. L'elenco indicativo e non esauriente degli elementi
essenziali utili alla definizione dei contenuti del PSC di cui al punto 2.1.2.,
è riportato nell'allegato XV.1.
2.2. - Contenuti minimi del PSC in riferimento all'area di
cantiere, all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni.
2.2.1. In riferimento all'area di cantiere, il PSC contiene
l'analisi degli elementi essenziali di cui all'allegato XV.2, in relazione:
a) alle caratteristiche dell'area di cantiere, con
particolare attenzione alla presenza nell'area del cantiere di linee aeree e
condutture sotterranee;
b) all'eventuale presenza di fattori esterni che comportano
rischi per il cantiere, con particolare attenzione:
b1) a lavori stradali ed autostradali al fine di garantire
la sicurezza e la salute dei lavoratori impiegati nei confronti dei rischi
derivanti dal traffico circostante,
b 2) al rischio di annegamento;
c) agli eventuali rischi che le lavorazioni di cantiere
possono comportare per l'area circostante.
2.2.2. In riferimento all'organizzazione del cantiere il PSC
contiene, in relazione alla tipologia del cantiere, l'analisi dei seguenti
elementi:
a) le modalità da seguire per la recinzione del cantiere,
gli accessi e le segnalazioni;
b) i servizi igienico-assistenziali;
c) la viabilità principale di cantiere;
d) gli impianti di alimentazione e reti principali di
elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo;
e) gli impianti di terra e di protezione contro le scariche
atmosferiche;
f) le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto
dall'articolo 102;
g) le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto
dall'articolo 92, comma 1, lettera c);
h) le eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura
dei materiali;
i) la dislocazione degli impianti di cantiere;
l) la dislocazione delle zone di carico e scarico;
m) le zone di deposito attrezzature e di stoccaggio
materiali e dei rifiuti;
n) le eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo
d'incendio o di esplosione.
2.2.3. In riferimento alle lavorazioni, il coordinatore per
la progettazione suddivide le singole lavorazioni in fasi di lavoro e, quando
la complessità dell'opera lo richiede, in sottofasi di lavoro, ed effettua
l'analisi dei rischi aggiuntivi, rispetto a quelli specifici propri
dell’attività delle imprese esecutrici o dei lavoratori autonomi, connessi in
particolare ai seguenti elementi:
a) al rischio di investimento da veicoli circolanti
nell'area di cantiere;
b) al rischio di seppellimento da adottare negli scavi;
c) al rischio di caduta dall'alto;
d) al rischio di insalubrità dell'aria nei lavori in
galleria;
e) al rischio di instabilità delle pareti e della volta nei
lavori in galleria;
f) ai rischi derivanti da estese demolizioni o manutenzioni,
ove le modalità tecniche di attuazione siano definite in fase di progetto;
g) ai rischi di incendio o esplosione connessi con
lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati in cantiere;
h) ai rischi derivanti da sbalzi eccessivi di temperatura.
i) al rischio di elettrocuzione;
l) al rischio rumore;
m) al rischio dall'uso di sostanze chimiche.
2.2.4. Per ogni elemento dell'analisi di cui ai punti
2.2.1., 2.2.2., 2.2.3., il PSC contiene:
a) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le
misure preventive e protettive richieste per eliminare o ridurre al minimo i
rischi di lavoro; ove necessario, vanno prodotte tavole e disegni tecnici
esplicativi;
b) le misure di coordinamento atte a realizzare quanto
previsto alla lettera a).
2.3. - Contenuti minimi del PSC in riferimento alle
interferenze tra le lavorazioni ed al loro coordinamento
2.3.1. Il coordinatore per la progettazione effettua
l'analisi delle interferenze tra le lavorazioni, anche quando sono dovute alle
lavorazioni di una stessa impresa esecutrice o alla presenza di lavoratori
autonomi, e predispone il cronoprogramma dei lavori. Per le opere rientranti
nel campo di applicazione del D.Lgs. n. 163 del 12 aprile 2006 e successive
modifiche, il cronoprogramma dei lavori ai sensi del presente regolamento,
prende esclusivamente in considerazione le problematiche inerenti gli aspetti
della sicurezza ed é redatto ad integrazione del cronoprogramma delle
lavorazioni previsto dall'articolo 42 del decreto del Presidente della
Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554.
2.3.2. In riferimento alle interferenze tra le lavorazioni,
il PSC contiene le prescrizioni operative per lo sfasamento spaziale o
temporale delle lavorazioni interferenti e le modalità di verifica del rispetto
di tali prescrizioni; nel caso in cui permangono rischi di interferenza, indica
le misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale,
atti a ridurre al minimo tali rischi.
2.3.3. Durante i periodi di maggior rischio dovuto ad interferenze
di lavoro, il coordinatore per l'esecuzione verifica periodicamente, previa
consultazione della direzione dei lavori, delle imprese esecutrici e dei
lavoratori autonomi interessati, la compatibilità della relativa parte di PSC
con l'andamento dei lavori, aggiornando il piano ed in particolare il
cronoprogramma dei lavori, se necessario.
2.3.4. Le misure di coordinamento relative all'uso comune di
apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione
collettiva, sono definite analizzando il loro uso comune da parte di più
imprese e lavoratori autonomi.
2.3.5. Il coordinatore per l'esecuzione dei lavori integra
il PSC con i nominativi delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
tenuti ad attivare quanto previsto al punto 2.2.4 ed al punto 2.3.4 e, previa
consultazione delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi interessati,
indica la relativa cronologia di attuazione e le modalità di verifica.
3. PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO E PIANO
OPERATIVO DI SICUREZZA
3.1. - Contenuti minimi del piano di sicurezza sostitutivo
3.1.1. Il PSS, redatto a cura dell'appaltatore o del
concessionario, contiene gli stessi elementi del PSC di cui al punto 2.1.2, con
esclusione della stima dei costi della sicurezza.
3.2. - Contenuti minimi del piano operativo di sicurezza
3.2.1. Il POS é redatto a cura di ciascun datore di lavoro
delle imprese esecutrici, ai sensi dell’articolo 17 del presente decreto, e
successive modificazioni, in riferimento al singolo cantiere interessato; esso
contiene almeno i seguenti elementi:
a) i dati identificativi dell'impresa esecutrice, che
comprendono:
1) il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i
riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere;
2) la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in
cantiere dall'impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari;
3) i nominativi degli addetti al pronto soccorso,
antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle
emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato;
4) il nominativo del medico competente ove previsto;
5) il nominativo del responsabile del servizio di
prevenzione e protezione;
6) i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del
capocantiere;
7) il numero e le relative qualifiche dei lavoratori
dipendenti dell'impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere
per conto della stessa impresa;
b) le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in
cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall'impresa esecutrice;
c) la descrizione dell'attività di cantiere, delle modalità
organizzative e dei turni di lavoro;
d) l'elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di
altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli
impianti utilizzati nel cantiere;
e) l'elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati
nel cantiere con le relative schede di sicurezza;
f) l'esito del rapporto di valutazione del rumore;
g) l'individuazione delle misure preventive e protettive,
integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando previsto, adottate in
relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere;
h) le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal
PSC quando previsto;
i) l'elenco dei dispositivi di protezione individuale
forniti ai lavoratori occupati in cantiere;
l) la documentazione in merito all'informazione ed alla
formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere.
3.2.2. Ove non sia prevista la redazione del PSC, il PSS,
quando previsto, é integrato con gli elementi del POS.
4.1. - Stima dei costi della sicurezza
4.1.1. Ove é prevista la redazione del PSC ai sensi del
Titolo IV, Capo I, del presente decreto, nei costi della sicurezza vanno
stimati, per tutta la durata delle lavorazioni previste nel cantiere, i costi:
a) degli apprestamenti previsti nel PSC;
b) delle misure preventive e protettive e dei dispositivi di
protezione individuale eventualmente previsti nel PSC per lavorazioni
interferenti;
c) degli impianti di terra e di protezione contro le
scariche atmosferiche, degli impianti antincendio, degli impianti di
evacuazione fumi;
d) dei mezzi e servizi di protezione collettiva;
e) delle procedure contenute nel PSC e previste per
specifici motivi di sicurezza;
f) degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e
richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni
interferenti;
g) delle misure di coordinamento relative all'uso comune di
apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione
collettiva.
4.1.2. Per le opere rientranti nel campo di applicazione del
D.Lgs. n. 163 del 12 aprile 2006 e successive modifiche e per le quali non é
prevista la redazione del PSC ai sensi del Titolo IV Capo I,del presente
decreto, le amministrazioni appaltanti, nei costi della sicurezza stimano, per tutta
la durata delle lavorazioni previste nel cantiere, i costi delle misure
preventive e protettive finalizzate alla sicurezza e salute dei lavoratori.
4.1.3. La stima dovrà essere congrua, analitica per voci
singole, a corpo o a misura, riferita ad elenchi prezzi standard o
specializzati, oppure basata su prezziari o listini ufficiali vigenti nell'area
interessata, o sull'elenco prezzi delle misure di sicurezza del committente;
nel caso in cui un elenco prezzi non sia applicabile o non disponibile, si farà
riferimento ad analisi costi complete e desunte da indagini di mercato. Le
singole voci dei costi della sicurezza vanno calcolate considerando il loro
costo di utilizzo per il cantiere interessato che comprende, quando
applicabile, la posa in opera ed il successivo smontaggio, l'eventuale
manutenzione e l'ammortamento.
4.1.4. I costi della sicurezza così individuati, sono
compresi nell'importo totale dei lavori, ed individuano la parte del costo
dell'opera da non assoggettare a ribasso nelle offerte delle imprese
esecutrici.
4.1.5. Per la stima dei costi della sicurezza relativi a
lavori che si rendono necessari a causa di varianti in corso d'opera previste
dall'articolo 132 del D.Lgs. n. 163 del 12 aprile 2006 e successive modifiche,
o dovuti alle variazioni previste dagli articoli 1659, 1660, 1661 e 1664,
secondo comma, del codice civile, si applicano le disposizioni contenute nei
punti 4.1.1, 4.1.2 e 4.1.3. I costi della sicurezza così individuati, sono
compresi nell'importo totale della variante, ed individuano la parte del costo
dell'opera da non assoggettare a ribasso.
4.1.6. Il direttore dei lavori liquida l'importo relativo ai
costi della sicurezza previsti in base allo stato di avanzamento lavori, previa
approvazione da parte del coordinatore per
l'esecuzione dei lavori quando previsto.
Allegato XV.1
Elenco indicativo e non
esauriente degli elementi essenziali utili alla definizione dei contenuti
del PSC di cui al punto 2.1.2.
1. Gli apprestamenti comprendono: ponteggi; trabattelli;
ponti su cavalletti; impalcati; parapetti; andatoie; passerelle; armature delle
pareti degli scavi; gabinetti; locali per lavarsi; spogliatoi; refettori;
locali di ricovero e di riposo; dormitori; camere di medicazione; infermerie;
recinzioni di cantiere.
2. Le attrezzature comprendono: centrali e impianti di
betonaggio; betoniere; grù; autogrù; argani; elevatori; macchine movimento
terra; macchine movimento terra speciali e derivate; seghe circolari;
piegaferri; impianti elettrici di cantiere; impianti di terra e di protezione
contro le scariche atmosferiche; impianti antincendio; impianti di evacuazione
fumi; impianti di adduzione di acqua, gas, ed energia di qualsiasi tipo;
impianti fognari.
3. Le infrastrutture comprendono: viabilità principale di
cantiere per mezzi meccanici; percorsi pedonali; aree di deposito materiali,
attrezzature e rifiuti di cantiere.
4. I mezzi e servizi di protezione collettiva comprendono:
segnaletica di sicurezza; avvisatori acustici; attrezzature per primo soccorso;
illuminazione di emergenza; mezzi estinguenti; servizi di gestione delle
emergenze.
Allegato
XV.2.
Elenco indicativo e non
esauriente degli elementi essenziali ai fini dell'analisi dei rischi connessi
all'area di cantiere, di cui al punto 2.2.1.
1. Falde; fossati; alvei
fluviali; banchine portuali; alberi; manufatti interferenti o sui quali
intervenire;infrastrutture quali strade, ferrovie, idrovie, aeroporti; edifici
con particolare esigenze di tutela quali scuole, ospedali, case di riposo,
abitazioni; linee aeree e condutture sotterranee di servizi; altri cantieri o
insediamenti produttivi; viabilità; rumore; polveri; fibre; fumi; vapori; gas;
odori o altri inquinanti aerodispersi; caduta di materiali dall'alto.
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