lunedì 4 novembre 2013

Una drammatica settimana di incidenti mortali sui luoghi di lavoro - commenti

Il 30 ottobre Francesco Trabalsi, 38 anni, è morto cadendo da una tettoia. L’incidente è avvenuto a Pescina (AQ).
Il 30 ottobre a Positano (Salerno), Giovanni Celentano 55 anni, è morto cadendo da trenta metri, mentre montava una tenda in un hotel.
Il 30 ottobre a Castellaneta (Taranto), Bashtim Tola 37 anni, è morto schiacciato da un muletto mentre raccoglieva uva.
Il 29 ottobre a Beinasco (To), un operaio di 63 anni, è morto schiacciato dal pulmann che stava riparando in officina.
Il 29 ottobre a Manfredonia Giuseppe Troiano, 39 anni, pescatore, è morto annegato tra le reti dopo essere stato colpito da un cavo d’acciaio.
Il 27 ottobre a Modica (RG), Vincenzo Cicero, 42 anni, è morto schiacciato dal proprio trattore.
Il 27 ottobre Domenico Albertini, 49 anni, di Roma, è morto a Massa D’Albe (Aq),travolto dal cedimento di un terreno per il quale era in fase di realizzazione un muro di contenimento.
Il 25 ottobre a Milano, un operaio di 40 anni è morto cadendo da 15 metri, precipitando dal cestello elevatore mentre sistemava un cartellone pubblicitario.
Il 24 ottobre Silvio Favazzo, 60 anni è morto a Sinagra (Messina) schiacciato dal proprio trattore.
Il 24 ottobre a Poncarale (BS), Agron Morina operaio di 35 ani è morto nel corso di lavori su strada, investito da un collega.
COMMENTO
Di chi la colpa ? Molte volte del morto stesso che stava facendo un lavoro 
sfidando le leggi della gravità, 
quelle sulla prevenzione infortuni nei luoghi di lavoro 
le disposizioni impartite con le procedure operative inserite nel DVR
o le stesse mai rese attive con adeguata formazione
per mancanza di opere provvisionali
per carente adozione dei DPI (dispositivi di protezione individuali: Funi di trattenuta)
Ancoraggi;
protezioni anticadute per lavori con dislivello superiore a 2 m.
o per DPI inadeguati al al lavoro da svolgere
o perchè gli stessi non sono stati resi operativi
o per stanchezza eccessiva dell'operatore
o per una pratica operativa non in linea con le norme , ma consolidata
o mancata formazione ed informazione
lavori in regime di sub appalto o in nero
o per insufficienza di capacità fisiche momentanee
o per carente valutazione dei rischio
o per cause dovute ad altri operatori
o per assenza di coordinamento
o per mancanza di un preposto
o per assenza di vigilanza da parte del committente che non richiedeva  alla ditta garanzie operative nello svolgimento del lavoro commissionato;
o per assenza di DUVRI per lavori minori di un certo importo
o perchè le attrezzature adoperate non erano adeguate al lavoro da svolgere.
Le cause sono tante, tra le più tragiche l'insufficiente vigilanza sulla formazione delle ditte in maniera periodica e costante.
Tra le lamentele più ricorrenti c'è quella che prima non si vede nessuno e poi sono in tanti a correre con uno spreco di soldi e di competenze che potrebbero essere utilizzati in maniera più fattiva.

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