BRUXELLES – Pubblicato da Etui il saggio The Janus face of the New Ways of Work – Rise, risks and regulation of nomadic work (L’altra faccia delle Nuove forme di lavoro – Sviluppo, rischi e regolamentazione del lavoro mobile) a cura di Jan Popma, ricercatore senior dell’Università di Amsterdam.
Internet e l’utilizzo di computer portatili, telefoni cellulari e tablet hanno introdotto nuovi modi di lavoro: le tecnologie della comunicazione permettono oggi di poter lavorare da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, anche senza la necessità di recarsi sul posto di lavoro e di rispettare un orario predefinito.
Questa modalità può portare a una maggiore autonomia e una maggiore flessibilità per i lavoratori, ma può comportare anche rischi sia fisici chepsicosociali.
Jan Popma nel suo saggio illustra i pericoli nascosti in questi nuovi modi di lavorare.
La crescita del lavoro mobile è stata stimolata dall’arrivo sul mercato di nuove tecnologie per la comunicazione e ha visto un incremento esplosivo negli ultimi anni. I benefici di questa rivoluzione tecnologica sono:
- un più facile e rapido accesso alle informazioni necessarie per effettuare di lavoro;
- la possibilità di rispondere più prontamente alle richieste da parte di clienti, colleghi o superiori;
- l’abbattimento dei tempi di spostamento;
- la diminuzione del traffico e delle emissioni di CO2;
- un possibile miglioramento dell’equilibrio tra vita privata e professionale .
Eppure questi cambiamenti comportano anche rischi: tecno-stress, tecno-dipendenza, offuscamento dei confini tra lavoro e vita privata, burn-out e stanchezza eccessiva, problemi ergonomici.
In primo luogo proprio la distinzione tra sfera privata e professionale può diventare sfocata se si lavora da casa e in orari atipici. Inoltre, così come gli smartphones offrono ai lavoratori la possibilità di raggiungere chiunque in qualsiasi momento , possono allo stesso tempo diventare uno strumento per cui il lavoratore si sente in obbligo di essere raggiungibile in ogni momento e nel modo più veloce possibile.
Ancora, questa forma di lavoro, può implicare l’esposizione ai possibili effetti delle onde Gsm o a problemi muscolo scheletrici dovuti all’assunzione di posizioni non corrette e al lavoro svolto da postazioni non ergonomiche.
Per approfondire: New ways of work.
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